'Mamohato Bereng Seeiso

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
'Mamohato Bereng Seeiso
Regina consorte del Lesotho
Stemma
Stemma
In carica
  • 4 ottobre 1966 –
    12 novembre 1990 (I)
  • 25 gennaio 1995 –
    15 gennaio 1996 (II)
PredecessoreCarica creata (I)
Successore'Masenate Mohato Seeiso (II)
Regina reggente del Lesotho
In carica
  • 5 giugno 1970 –
    5 dicembre 1970 (I)
    per il marito Moshoeshoe II
  • 10 marzo 1990 –
    12 novembre 1990 (II)
    per il marito Moshoeshoe II
  • 15 gennaio 1996 –
    7 febbraio 1996 (III)
SuccessoreLetsie III come Re (II)
Letsie III come Re (III)
Nome completoTabitha 'Masentle Lerotholi Mojela
TrattamentoSua Maestà
Altri titolisi veda sezione
NascitaTebang, Basutoland, 28 aprile 1941
MorteSt. James Hospital, Mantšonyane, Lesotho, 6 settembre 2003
Sepoltura19 settembre 2003
Luogo di sepolturaCimitero della Missione di St. Louis, Matsieng, Lesotho
Casa realeSeeiso per matrimonio
PadreThabo Lerotholi Mojela
MadreTabitha 'Masentle Mojela
Consorte diMoshoeshoe II del Lesotho
FigliMohato
Seeiso Bereng
Constance
ReligioneCattolicesimo

'Mamohato Bereng Seeiso (all'anagrafe Tabitha 'Masentle Lerotholi Mojela; Tebang, 28 aprile 1941Mantšonyane, 6 settembre 2003) è stata regina consorte del Lesotho dal 1966 al 1990 e dal 1995 al 1996, in quanto moglie di Moshoeshoe II.

Servì come reggente in tre occasioni e fu attiva a favore dei bambini svantaggiati.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione e matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Tabitha nacque nel 1941 nel distretto di Mafeteng, ultimogenita di Thabo Lerotholi Mojela (1895-1961), capo di Tebang e veterano della prima guerra mondiale, e di Tabitha 'Masentle.[2][3][4][5][6] Ebbe tre fratelli e una sorella.[2]

Frequentò gli studi elementari alla Phoqoane Primary School e poi alla Mafeteng Controlled Intermediate School.[2] Si iscrisse in seguito alla Basutoland High School e al Collegio Universitario Pio XII a Roma.[2] Studiò anche in Regno Unito, al Bath Training College of Home Economics, e seguì un corso sulle donne rurali e la tecnologia all'Università di Reading.[2][3]

Il 23 agosto 1962 sposò nella cattedrale di Maseru il capo supremo Constantine Bereng Seeiso, come lei discendente del capo Letsie I.[6] Il 4 ottobre 1966 il Basutoland ottenne l'indipendenza dall'Impero britannico, trasformandosi nel Lesotho odierno.[1]

Regina del Lesotho[modifica | modifica wikitesto]

Il ruolo ricoperto dalla regina 'Mamohato negli affari amministrativi dello Stato, durante i periodi di crisi della monarchia, fu di fondamentale importanza per l'integrità del paese.[7] Esercitò infatti la reggenza del regno durante il primo esilio del marito, dal giugno al dicembre 1970.[1] Nel 1981 rappresentò il sovrano al matrimonio di Carlo del Regno Unito e di Diana Spencer, come unica reale africana presente.[8]

Si impegnò in modo rilevante per il potenziamento dell'istruzione infantile, istituendo il Queen's National Trust Fund nel 1985 per fornire supporto ai bambini svantaggiati.[2][9] Per finalità simili creò negli anni ottanta la Fondazione Hlokomela Bana ("prenditi cura dei bambini" in sotho del sud), che sostiene i bambini più vulnerabili, come gli orfani e i disabili, e istituì un asilo nido nel villaggio reale di Matsieng.[10][11]

Praticò l'allevamento del pollame, del bestiame e anche l'agricoltura, aderendo alla tradizionale pratica del letsema, una forma cooperativa di volontariato agricolo.[2][12][13] Si fece promotrice della cultura basotho tramite i suoi interessi, che includevano la danza tradizionale e il canto popolare.[2] Nel 1990, da marzo a novembre, fu reggente del regno mentre Moshoeshoe II era in esilio.[1] Resse una terza volta il trono dal 15 gennaio 1996, quando rimase vedova, fino alla seconda salita al trono del figlio Mohato.[1]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

La regina madre morì alle 23:30 circa del 6 settembre 2003, nel St. James Hospital di Mantšonyane all'età di 62 anni.[14] La causa del decesso fu un attacco di cuore.[15] 'Mamohato soffriva già per un problema cardiaco e la sua salute peggiorò dalla morte di sua figlia Constance, nel 1994.[15][16]

Si trovava a Mantšonyane per un ritiro spirituale con la legione di Sant'Anna alla Missione di Auray.[14] Fu infatti una devota cattolica e membro attivo anche della legione di Santa Cecilia.[2] Il 19 settembre si tennero i funerali di Stato e venne tumulata nel cimitero della Missione di St. Louis a Matsieng.[7][17]

Alla sua morte la gestione degli enti che fondò fu affidata alla nuora, la regina 'Masenate.[11][18]

Patrocini[modifica | modifica wikitesto]

Commemorazione[modifica | modifica wikitesto]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

'Mamohato Bereng Seeiso e Moshoeshoe II del Lesotho ebbero due figli e una figlia:

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 28 aprile 1941 - 4 ottobre 1966: Principessa Tabitha 'Masentle Lerotholi Mojela[21]
  • 4 ottobre 1966 - 12 novembre 1990: Sua Maestà, la regina del Lesotho
    • 5 giugno 1970 - 5 dicembre 1970: Sua Maestà, la regina reggente del Lesotho
    • 10 marzo 1990 - 12 novembre 1990: Sua Maestà, la regina reggente del Lesotho
  • 12 novembre 1990 - 25 gennaio 1995: Sua Maestà, la regina madre del Lesotho
  • 25 gennaio 1995 - 15 gennaio 1996: Sua Maestà, la regina del Lesotho
  • 15 gennaio 1996 - 7 febbraio 1996: Sua Maestà, la regina reggente del Lesotho
  • 7 febbraio 1996 - 6 settembre 2003: Sua Maestà, la regina madre del Lesotho

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Letsie I Moshoeshoe Moshoeshoe I  
 
'Mamohato 'Mamabela  
Mojela Letsie  
... ...  
 
...  
Thabo Lerotholi Mojela  
... ...  
 
...  
...  
... ...  
 
...  
'Mamohato Bereng Seeiso  
... ...  
 
...  
...  
... ...  
 
...  
Thabita 'Masentle Mojela  
... ...  
 
...  
...  
... ...  
 
...  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) LESOTHO, su members.iinet.net.au. URL consultato il 18 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Queen Mother's Death, su gov.ls. URL consultato il 30 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  3. ^ a b (EN) Mary Nombulelo Ntabeni, 'Mamohato Bereng Seeiso, in oxfordreference.com, Dictionary of African Biography, 2011. URL consultato il 12 giugno 2022.
  4. ^ (EN) L. B. Machobane e Stephan Karschay, Government and Change in Lesotho, 1800–1966: A Study of Political Institutions, in books.google.it, Springer, 1990, p. 274. URL consultato il 14 giugno 2022.
  5. ^ (EN) L. B. Machobane e Stephan Karschay, The Placing of the Westminster Model, in link.springer.com, Springer, 1990, pp. 266-306. URL consultato il 14 giugno 2022.
  6. ^ a b (EN) Motlotlehi – His Majesty King Constantine Bereng Seeiso Moshoeshoe II of Lesotho, in sahistory.org.za, 14 luglio 2020. URL consultato il 14 giugno 2022.
  7. ^ a b (EN) Last Lesotho Queen Mother laid to rest, in mg.co.za, 19 settembre 2003. URL consultato il 14 giugno 2022.
  8. ^ (EN) Nchani, Queen Mamohato Bereng Seeiso of Lesotho at British royal wedding 1981, su theafricanroyalfamilies.com, 29 luglio 2021. URL consultato il 30 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Mohalenyane Phakela, Queen to host fundraising tea party, su lestimes.com, 1⁰ aprile 2016. URL consultato il 30 novembre 2023.
  10. ^ (EN) Queen challenges foundation members to do more, in gov.ls, 19 agosto 2019. URL consultato il 15 giugno 2022.
  11. ^ a b (EN) Celebrating International Women's Day, su sentebale.org, 8 marzo 2016. URL consultato il 30 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2021).
  12. ^ (EN) The Queen Mother of Lesotho, Mamohato Bereng Seeiso dies., in sahistory.org.za. URL consultato il 14 giugno 2022.
  13. ^ (EN) Kofi Poku Quan-Baffour, 'Letsema': A way of inculcating and preserving African Indigenous Knowledge in the youth through formal education in the 21st Century, su uir.unisa.ac.za, 2008. URL consultato il 1⁰ dicembre 2023.
  14. ^ a b (EN) OBITUARY: STATEMENT BY THE PRIME MINISTER FOLLOWING THE DEATH OF THE QUEEN MOTHER, su gov.ls, 7 settembre 2003. URL consultato il 30 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
  15. ^ a b (EN) Lesotho queen mother remembered, su news24.com, 17 settembre 2003. URL consultato il 14 giugno 2022.
  16. ^ (EN) Lawrence Keketso, Lesotho: Nkhono Mamohato is Late, su allafrica.com, 12 settembre 2003. URL consultato il 14 giugno 2022.
  17. ^ (EN) GOVERNMENT ESTABLISHES COMMITTEE FOR QUEEN MOTHER'S FUNERAL, su gov.ls, 12 settembre 2003. URL consultato il 30 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
  18. ^ (EN) ’Makhotso Rakotsoane, Expanding the frontiers of freedom, su thepost.co.ls, 23 marzo 2018. URL consultato il 30 novembre 2023.
  19. ^ (EN) Our History, su leboha.org.ls. URL consultato il 30 novembre 2023.
  20. ^ (EN) Danielle Brennan, Prince Harry visits Lesotho for children's center opening, wins our hearts, su today.com, 26 novembre 2015. URL consultato il 30 novembre 2023.
  21. ^ (EN) David Zuber, King Moshoeshoe II (1938-1996), in blackpast.org, 31 maggio 2022. URL consultato il 14 giugno 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Biografie