William Anders

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William Anders
Astronauta della NASA
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Data di nascita17 ottobre 1933
Data di morte7 giugno 2024
Selezione18 ottobre 1963
(terzo gruppo NASA)
Primo lancio21 dicembre 1968
Ultimo atterraggio27 dicembre 1968
Tempo nello spazio6 giorni e 3 ore
Missioni
Data ritiroagosto 1969

William Alison Anders (Hong Kong, 17 ottobre 1933Oceano Pacifico, 7 giugno 2024) è stato un astronauta e generale statunitense.

Pilota del modulo lunare durante la spedizione Apollo 8, assieme al suo equipaggio è stato uno dei primi tre uomini a uscire dalla gravità terrestre. Durante una delle orbite della missione, Anders ha scattato la celebre fotografia Earthrise, tra le più importanti foto della storia dell'astronautica.

Inizio della carriera

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Anders frequentò la scuola d'obbligo a Denver in Colorado. In seguito studiò presso l'accademia della marina militare americana, la United States Naval Academy, ad Annapolis nel Maryland. Terminati gli studi nel 1955 ottenendo il titolo di Bachelor of science, passò all'aeronautica militare prestando servizio in una squadra di piloti per aerei caccia. Tale squadra fu appositamente addestrata ad essere in grado di pilotare gli aerei in qualsiasi condizione meteorologica. Ottenne un secondo titolo universitario nel 1962, il Master of science in fisica e tecnica nucleare presso l'Air Force Institute of Technology della Wright-Patterson Air Force Base in Ohio.

Presso un apposito laboratorio per l'evoluzione di armi, sito nel Nuovo Messico, collaborò alla ricerca di possibilità tecniche per la protezione da radiazione derivante da attacchi nucleari.

Passaggio alla NASA

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Assunzione e preparazione

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Anders, ormai capitano dell'aeronautica militare, si candidò alla NASA e venne assunto come uno dei 14 astronauti del terzo gruppo scelto dalla stessa. Venne presentato al pubblico il 18 ottobre 1963.

L'addestramento iniziò in febbraio del 1964. Come incarico speciale gli venne assegnato la dosimetria, partecipazione alla ricerca relativa ai sistemi di sopravvivenza e di calcolo degli effetti della radiazione.

Fu uno dei primi astronauti a pilotare il Lunar Landing Training Vehicle (LLTV), veicolo appositamente costruito per esercitare l'allunaggio.

Il suo primo incarico per il programma Gemini avvenne il 19 marzo 1966 con la nomina a pilota dell'equipaggio di riserva per la missione Gemini 11 programmata per settembre dello stesso anno.

Durante la missione Gemini 12, nel novembre del 1966, collaborò nel ruolo di radiofonista di contatto con la capsula - (Capcom). Il programma Gemini terminò prima che potesse volare nello spazio.

Anders dovette dunque aspettare l'evoluzione del programma Apollo per sperare in una missione nello spazio. All'atto dell'annuncio dei primi equipaggi per questo programma, Anders venne assegnato alla cosiddetta missione E. Questa missione venne programmata per portare e testare il modulo lunare in un'orbita alta intorno alla Terra. Anders venne incaricato ad essere il pilota del predetto modulo lunare.

La costruzione del modulo lunare fu però ritardata e pertanto la NASA fu costretta a cancellare la missione. L'equipaggio, composto oltre ad Anders dal comandante Frank Borman e dal pilota del modulo di comando James A. Lovell, venne incaricato di effettuare una missione Apollo verso la Luna, missione inserita tra le missioni C e D e in seguito chiamata Apollo 8. Il primo volo con il modulo lunare venne dunque programmato per la missione di Apollo 9, pertanto l'allenamento specifico di Anders per pilotare il modulo lunare non poté essere messo in pratica.

L'Apollo 8 alla vigilia di Natale del 1968 trasmise e lesse il Libro della Genesi mentre si trovava in orbita lunare

Il 22 dicembre 1966, Anders fu assegnato alla terza missione Apollo, che doveva essere comandata da Frank Borman, con il pilota del modulo di comando (CMP) Michael Collins; Neil Armstrong, Jim Lovell e Buzz Aldrin furono assegnati come squadra di riserva l'anno successivo. Collins fu sostituito da Lovell nel luglio 1968, dopo aver subito un'ernia del disco cervicale che richiese un intervento chirurgico. La missione, prevista per dicembre 1968, doveva essere un secondo test del modulo lunare (LM) in orbita terrestre media, ma la consegna del LM risultò in ritardo sulla tabella di marcia, e quando arrivò al Kennedy Space Center (KSC) nel giugno 1968, furono scoperti più di cento difetti significativi. Non c'erano prospettive che fosse pronto per il volo nel 1968. Nell'agosto 1968, ci furono rapporti, incluso uno dalla CIA, secondo cui l'Unione Sovietica stava pianificando una missione circumlunare con equipaggio prima della fine dell'anno.

Anche se il LM non sarebbe stato pronto a volare nel dicembre 1968, il modulo di comando e servizio Apollo (CSM) lo sarebbe stato, quindi sarebbe stata possibile effettuare una missione esclusivamente CSM. Potrebbe essere inviato sulla Luna, entrando nell'orbita lunare prima di tornare sulla Terra. [21] Slayton chiese a James McDivitt, il comandante designato della seconda missione, se voleva ancora pilotarlo. McDivitt rifiutò; il suo equipaggio aveva trascorso molto tempo preparandosi a testare il LM, ed era quello che voleva ancora fare. [22] Quando a Borman venne posta la stessa domanda, rispose "sì" senza alcuna esitazione. [18] Slayton decise quindi di scambiare gli equipaggi e la navicella spaziale, così la missione di Borman, Lovell e Anders, divenne l'Apollo 8. [22] [23] Anders era meno entusiasta di essere il pilota del modulo lunare di una missione senza modulo lunare.

Secondo Borman:

«L'esordiente Bill Anders aveva trentacinque anni, di corporatura esile, un devoto cattolico romano e una mentalità molto seria. Non sono sicuro che si sia mai abituato al mio rozzo senso dell'umorismo o allo spirito libero di Lovell. Ma Anders era un gran lavoratore, un tecnico eccezionale e tutto sommato un bravo ragazzo. Anders è sempre stato amichevole e collaborativo, ma ha evitato le solite sessioni di tori con gli astronauti. Alcuni ragazzi lo consideravano una versione più giovane di Frank Borman, con la sua concentrazione sul lavoro e la sua avversione per le conversazioni inutili.»

Il 21 dicembre 1968 venne dunque effettuato il lancio di Apollo 8 con a bordo Borman, Lovell e Anders; per lui fu il primo e unico volo nello spazio. Si trattò inoltre del primo lancio di un equipaggio mediante il razzo Saturn V e del primo volo nello spazio durante il quale l'equipaggio oltrepassava completamente la zona della forza di gravità della Terra.

Earthrise, foto fatta da Anders il 24 dicembre 1968

Nel dicembre 1968, Anders volò nella missione Apollo 8, la prima missione in cui gli esseri umani viaggiarono oltre l'orbita terrestre bassa, [11] e il primo volo con equipaggio a raggiungere e orbitare attorno alla Luna. [24] Quando la navicella spaziale uscì da dietro la Luna per il suo quarto passaggio sul fronte, l'equipaggio fu testimone di un "Earthrise" per la prima volta nella storia umana. Il Lunar Orbiter 1 della NASA aveva scattato la prima immagine del sorgere della Terra dalle vicinanze della Luna, il 23 agosto 1966.

Anders vide la Terra emergere da dietro l'orizzonte lunare e chiamò emozionato gli altri, scattando una foto in bianco e nero. Anders chiese a Lovell una pellicola a colori e poi riprese Earthrise, che in seguito fu scelta dalla rivista Life come una delle cento foto del secolo. [25] [27] Anders affermò che la fotografia di Earthrise "ha davvero minato le mie convinzioni religiose. L'idea che le cose ruotino attorno al papa e lassù ci sia un grande supercomputer che si chiede se Billy fosse un bravo ragazzo ieri? Non ha alcun senso... Sono diventato un grande amico di Richard Dawkins" [28] Secondo Anders:

«Siamo venuti fin qui per esplorare la Luna e la cosa più importante è che abbiamo scoperto la Terra.»

Sulla conservazione del pianeta, disse:

«Se riesci a immaginarti in una stanza buia con un solo oggetto chiaramente visibile, una piccola sfera blu-verde delle dimensioni di un ornamento per un albero di Natale, allora puoi iniziare a capire come appare la Terra dallo spazio. Penso che tutti noi inconsciamente pensiamo che la Terra sia piatta... Vi assicuro che, più che un enorme gigante, dovremmo pensarla come la fragile palla dell'albero di Natale che dovremmo maneggiare con molta cura»

.

La notte di Natale venne trasmessa la prima diretta da una capsula Apollo che ormai si trovava nell'orbita intorno alla Luna. Durante questa diretta, gli astronauti Borman, Lovell e Anders lessero i primi versi del libro della Genesi dalla Bibbia.

Il modulo di comando dell'Apollo 8 ammarò nell'Oceano Pacifico il 27 dicembre dopo un volo durato 147 ore e 42 secondi e un viaggio di 933.419 chilometri. Atterrò a soli 3,7 chilometri (2 miglia nautiche) dalla nave di recupero, la portaerei USS Yorktown. A causa della dilatazione del tempO, era invecchiato circa 300 microsecondi in meno rispetto alle persone sulla Terra.

Al rientro dalla missione, Anders venne immediatamente nominato a far parte dell'equipaggio di riserva per la missione di Apollo 11. Il suo incarico era di sostituire eventualmente il pilota del modulo di comando, Michael Collins, incaricato di questa missione. Durante la storica missione collaborò nuovamente nel ruolo di radiofonista di contatto con la capsula dal centro di controllo di Houston.

Anders lasciò la NASA il 1º agosto 1969. Si congedò anche dall'aeronautica militare con il grado di maggior generale. Già prima del suo ritiro dall'attività di astronauta, nel giugno del 1969 fu nominato dal presidente Nixon a far parte di un collegio di consulenza incaricato di sviluppare moduli per la ricerca, lo sviluppo, la programmazione e l'esecuzione di sistemi aerei e per il volo nello spazio.

Il 6 agosto 1973 Anders venne nominato a far parte della commissione per l'energia atomica, composta da cinque membri; gli venne assegnato l'incarico di responsabile per l'energia nucleare e non nucleare. Contemporaneamente fu presidente di un programma americano-sovietico per il trasferimento tecnologico nucleare.

In fase di riorganizzazione, la commissione per l'energia atomica venne sciolta nel 1975 e sostituita da un ente di governo responsabile per tecnica nucleare. Quest'ente fu responsabile per la sicurezza nucleare e per questioni di salvaguardia dell'impatto ambientale. Anders ne divenne il primo presidente.

Nel 1976 assunse l'incarico di console americano in Norvegia.

Dopo 26 anni di servizio per lo Stato, Anders passò all'industria nel settembre del 1977, diventando direttore del reparto di prodotti nucleare della General Electric Company in San Jose, California. All'inizio dell'anno 1980 passò nuovamente al campo dell'aviazione, sempre nella stessa ditta, trasferendosi comunque ad Utica (New York).

Anders lasciò la General Electric nel 1984 per passare alla Textron, dove diresse il settore aereo e di volo nello spazio. Nel 1990 passò alla General Dynamics Corporation, dove rimase prima di ritirarsi dal lavoro nel 1994.

Pensionamento e morte

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In pensione, Anders comprò una casa ad Anacortes, Washington, che si affaccia su Puget Sound e Burrows Island. Dopo aver realizzato che non gli piacevano gli inverni nel nord-ovest di Washington, acquistò una seconda casa a Point Loma, in California . [4]

Anders successivamente fondò la William A. Anders Foundation, un'organizzazione filantropica a beneficio di questioni educative e ambientali. Ha anche fondato l'Heritage Flight Museum nel 1996 a Bellingham, Washington, trasferito nel 2014 allo Skagit Regional Airport a Burlington, Washington. Il museo è gestito dalla famiglia Anders, con Anders come presidente, sua moglie Valerie come segretaria, il figlio Greg come vicepresidente, direttore esecutivo e webmaster, e il figlio Alan come vicepresidente e direttore della manutenzione. Anders è stato il presidente del museo fino al 2008.[1]

Anders è morto il 7 giugno 2024, all'età di 90 anni, in un incidente aereo tra Jones Island e Orcas Island.[2][3][4] L'aereo è stato visto tuffarsi in un piccolo canale tra le due isole e poi affondare dopo aver preso fuoco.[5] Il figlio di Anders, Greg, ha confermato che l'incidente è avvenuto mentre suo padre stava pilotando un aereo T-34 di proprietà dell'Heritage Flight Museum.[6][7] Al momento della sua morte, Anders aveva accumulato oltre 8.000 ore di volo, a partire dalla sua carriera nell'aeronautica.[8]

William Anders era sposato dal 1955 con Valerie e padre di quattro figli e due figlie.

  1. ^ (EN) "The First Earthrise" Apollo 8 Astronaut Bill Anders recalls the first mission to the Moon, in The Museum of Flight. URL consultato il 13 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  2. ^ (EN) William Anders, Apollo 8 astronaut, ID'd as pilot in San Juan Islands plane crash, in Fox 13 Seattle, 7 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Richard Goldstein, William A. Anders, Who Flew on First Manned Orbit of the Moon, Dies at 90, in The New York Times. URL consultato l'8 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2024).
  4. ^ (EN) Astronaut William Anders who took famous picture of Earth killed in small plane, su msn.com. URL consultato l'8 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2024).
  5. ^ (EN) Anthony Robledo, Apollo 8 astronaut William Anders, who took famous 'Earthrise' photo, dies in plane crash, in USA TODAY. URL consultato l'8 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2024).
  6. ^ (EN) San Juan Islands plane crash pilot identified: Who is William Anders?, in FOX 13 Seattle, 7 giugno 2024. URL consultato il 7 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2024).
  7. ^ (EN) Former astronaut William Anders who took iconic Earthrise photo has died in Washington plane crash, in AP News, 7 giugno 2024. URL consultato l'8 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2024).
  8. ^ (EN) Maj. Gen. William A. Anders, in Heritage Flight Museum. URL consultato l'11 agosto 2022 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2022).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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