Patricia Espinosa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Patricia Espinosa Cantellano

Segretaria degli Affari Esteri
Durata mandato1º dicembre 2006 –
30 novembre 2012
PresidenteFelipe Calderón
PredecessoreLuis Ernesto Derbez
SuccessoreJosé Antonio Meade Kuribreña

Dati generali
Partito politicoPartito Azione Nazionale
Titolo di studioLaurea in relazioni internazionali
UniversitàEl Colegio de México di Città del Messico
ProfessioneDiplomatica

Patricia Espinosa Castellano (Città del Messico, 21 ottobre 1958) è una diplomatica messicana, dal 18 luglio 2016 al 16 luglio 2022 segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC).

Dopo gli studi presso il Colegio Alemán Alexander von Humboldt di Città del Messico e un anno ad Ahrensburg, all'epoca Germania Ovest, si è laureata in Relazioni internazionali presso El Colegio de México di Città del Messico e studi post laurea in Diritto internazionale presso l'Istituto di alti studi internazionali e dello sviluppo di Ginevra (Svizzera).[1]

Nel 1981 il primo incarico diplomatico nella missione permanente del Messico presso le Nazioni Unite a Ginevra.[1] Dal 1989 al 1991 ritorna in Messico con l'incarico di Coordinatrice dei consulenti del Sottosegretario agli esteri e dal 1991 al 1993 Direttrice degli organismi internazionali.[1] Dal 1993 al 1997 è stata distaccata alla missione permanente del Messico presso le Nazioni Unite a New York, dove si è occupata di narcotraffico, diritti umani, sviluppo sociale, avanzamento delle donne e protezione dell'infanzia.[1] Dal 17 settembre 1996 al 15 settembre 1997 è stata presidente della Terza commissione della 51ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.[1] Dal 1997 al 1999 è stata Direttrice generale delle Organizzazioni e meccanismi regionali americani, Coordinatrice nazionale per il Gruppo di Rio, nella Conferenza ibero-americana e la Conferenza delle Americhe.[1] Nel 1999, quando il Messico aveva la segreteria pro tempore del Gruppo di Rio, Patricia Espinosa aveva la responsabilità di coordinare i negoziati con l'Unione europea per preparare il vertice dei capi di Stato e di governo dell'America Latina e dei Caraibi-Unione Europea a Rio de Janeiro.[2]

Patricia Espinosa nel 2021

Nominata ambasciatrice nel gennaio 2000, dal 13 gennaio al 21 marzo 2001 è stata presidente dell'Istituto nazionale delle donne, dal 22 marzo 2001 al 5 giugno 2002 ambasciatrice in Germania, dal 6 giugno 2002 al 30 novembre 2006 ambasciatrice in Austria, Slovacchia, Slovenia e rappresentante permanente presso le organizzazioni ONU a Vienna.[1]

Ha fatto parte del governo Felipe Calderón ricoprendo l'incarico di segretaria degli affari esteri dal 1º dicembre 2006 al 30 novembre 2012;[3] come ministra degli esteri ha presieduto la COP16, nota come Accordo di Cancún.[2] Dal 6 settembre 2013 al 7 luglio 2016 nuovamente ambasciatrice in Germania.[4]

Il 18 maggio 2016 il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha nominato Patricia Espinosa segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC); l'insediamento è avvenuto il 18 luglio 2016.[5] In questa veste ha partecipato alle Conferenze delle parti (Conferences of the Parties, COP) sul cambiamento climatico. L'incarico è terminato il 16 luglio 2022, dopo due mandati per complessivi sei anni.[6][7]

Gran croce dell'Ordine al merito (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine del sole del Perù (Perù) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce straordinaria dell'Ordine nazionale al merito (Paraguay) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce dell'Ordine di San Carlo (Colombia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce al merito (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e f g (ES) Patricia Espinosa Cantellano, su felipe.org.mx (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2007).
  2. ^ a b (ES) Pablo Kummetz, Patricia Espinosa: la heroína de Cancún, su dw.com, 13 dicembre 2010.
  3. ^ (ES) Calderón elige a Patricia Espinosa Castellanos como ministra de Exteriores de México, su elmundo.es, 29 novembre 2006.
  4. ^ (ES) Designan a Patricia Espinosa como Embajadora en Alemania, su El Financiero, 17 luglio 2013.
  5. ^ (EN) Ban Ki-moon Appoints Patricia Espinosa to Head UNFCCC, su unfccc.int, 19 maggio 2016.
  6. ^ (EN) Former Executive Secretary: Patricia Espinosa, su unfccc.int.
  7. ^ (EN) Valerie Volcovici, Former Grenada minister tapped as next U.N. climate chief, su reuters.com, 12 agosto 2022.
  8. ^ (ES) Permisos, su Gaceta del Senado, 2 ottobre 2007.
  9. ^ (ES) Decreto por el que se concede permiso a la lic. Patricia Espinosa Cantellano, secretaria de relaciones exteriores para aceptar y usar la condecoración orden del mérito de Chile en grado de gran cruz que le confiere la república de Chile y la orden del sol de perú en grado de gran cruz que le confiere la república de Perú (en lo general y en lo particular), su Cámara de Diputados, 9 ottobre 2007.
  10. ^ (ES) Dictámenes de Primera Lectura, su Gaceta del Senado, 5 dicembre 2007.
  11. ^ (DE) Aufstellung aller durch den Bundespräsidenten verliehenen Ehrenzeichen für Verdienste um die Republik Österreich ab 1952 (PDF), su parlament.gv.at, 23 aprile 2012.
  12. ^ (ES) Acta del Consejo de la orden del Libertador San Martin - Aprobacion, su argentina.gob.ar, 16 febbraio 2009.
  13. ^ (ES) Permisos Constitucionales, su Cámara de Diputados, 13 maggio 2009.
  14. ^ (ES) Solicitudes De Autorización A Ciudadanos Mexicanos A Que Se Refiere El Artículo 37 Constitucional Para Prestar Servicios A Un Gobierno Extranjero O Para Aceptar Y Usar Las Condecoraciones, su Senado de la República, 2013.
  15. ^ (ES) Recibe Patricia Espinosa condecoración de Alemania, su jornada.com., 1º marzo 2013.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN308758386 · ISNI (EN0000 0004 3463 1070 · LCCN (ENn2014205430 · GND (DE1057512702