Christie Hefner

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Christie Hefner

Christie Ann Hefner (Wilmette, 8 novembre 1952) è un'editrice e imprenditrice statunitense, primogenita del creatore della rivista Playboy Hugh Hefner.

Dopo la separazione dei suoi genitori, avvenuta quando lei aveva appena cinque anni, Christie restò a vivere con la madre a Wilmette, in Illinois. Nel 1974 si laureò summa cum laude alla Brandeis University, con un bachelor in letteratura inglese e americana.

Dopo il college Christie andò a lavorare per Playboy e cinque anni dopo ne divenne vicepresidente. Nel 1982 fu nominata presidente della Playboy Enterprises e nel 1988 diventò anche chairman e amministratore delegato della società.

La Hefner si è sempre distinta per le sue attività benefiche: ha aiutato a raccogliere 30 milioni di dollari per la costruzione di un centro per la cura dell'AIDS a Chicago e ha istituito il Premio Hugh M. Hefner per il Primo Emendamento[1]. Ha inoltre collaborato attivamente con il Center for American Progress, un think tank liberale presieduto dall'ex Capo di gabinetto della Casa Bianca John Podesta. In queste vesti si è occupata di promuovere l'elezione di politici progressisti e donne, oltre che sensibilizzare la gente in materia di AIDS e primo emendamento.

Nel gennaio 2009 si è dimessa da amministratore delegato di Playboy, affermando di essere stata ispirata dall'elezione di Barack Obama e di voler dedicare maggior tempo alla beneficenza[2]. Attualmente Christie Hefner vive a Chicago con il marito William Marovitz, un avvocato e politico locale. I due non hanno figli.

La Hefner è stata anche inclusa nella lista delle 100 donne più potenti del mondo secondo Forbes: nel 2005 era al 90º posto[3], nel 2006 all'80°[4] e nel 2007 all'85°[5].

  1. ^ goodmagazine.com profile, su goodmagazine.com. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009).
  2. ^ Hefner's daughter Christie walks away from Playboy Enterprises
  3. ^ #90 Christie Hefner, forbes.com. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2011).
  4. ^ #80 Christie Hefner, forbes.com. URL consultato il 23 aprile 2011.
  5. ^ #85 Christie Hefner, forbes.com. URL consultato il 23 aprile 2011.

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