Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen

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Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen
Arciduca d'Austria
Stemma
Stemma
Nome completoKarl Stephan Eugen Viktor Felix Maria von Habsburg-Teschen
TrattamentoSua altezza imperiale e reale
Altri titoliPrincipe reale di Ungheria
Principe reale di Boemia
Principe reale di Toscana
Principe reale di Croazia e Slavonia
NascitaBrno, 5 settembre 1860
MorteŻywiec, 7 aprile 1933 (72 anni)
DinastiaAsburgo-Teschen
PadreCarlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen
MadreElisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena
ConsorteMaria Teresa d'Asburgo-Toscana
FigliEleonora d'Austria
Renata d'Austria
Carlo Alberto
Mechthild d'Austria
Leone Carlo
Guglielmo
ReligioneCattolicesimo

Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen, nome completo Carlo Stefano Eugenio Vittorio Felice Maria d'Asburgo-Teschen (Brno, 5 settembre 1860Żywiec, 7 aprile 1933), è stato un membro della Casata degli Asburgo e ricoprì la carica di ammiraglio della Marina austro-ungarica.

L'arciduca Carlo Stefano era figlio dell'arciduca Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen (a sua volta figlio dell'arciduca Carlo d'Austria-Teschen) e di sua moglie, l'arciduchessa Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena. Egli nacque al castello di Židlochovice (Gross Seelowitz), presso Brno in Moravia. Al suo battesimo, suoi padrini furono la regina Maria Teresa di Baviera, l'arciduca Federico d'Austria-Teschen, la regina Maria Cristina di Spagna e l'arciduca Eugenio d'Austria.

Carriera militare

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Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen
Dati militari
Paese servito Impero austro-ungarico
Forza armata Marina austro-ungarica
Anni di servizio1879-1896
GradoMaresciallo
GuerrePrima guerra mondiale
Decorazioni
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Nel 1879 Carlo Stefano venne assegnato alla marina austro-ungarica. Nel 1879 accompagnò l'ammiraglio Hermann von Spaun, in un viaggio in Brasile e Nord America a bordo della goletta Saida. Nel 1896 si ritirò dal servizio effettivo dopo che la stessa marina austriaca aveva perso ogni influenza dopo il crollo dei porti dell'area triestina e balcanica. Continuò, ad ogni modo, ad esserne un fervido sostenitore e prestò aiuto nelle operazioni in corso; nel 1911 ottenne il grado di ammiraglio[1]. Nel 1918 l'Imperatore Carlo I d'Austria lo pose al servizio nel porto di Cattaro (oggi in Montenegro). Carlo Stefano raccomandò una radicale riorganizzazione della marina e nominò Miklós Horthy come comandante in capo[2].

Candidato alla corona polacca

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Il 5 novembre 1916 l'Imperatore tedesco Guglielmo II e l'Imperatore austriaco Francesco Giuseppe conclusero un atto per rendere indipendente la Polonia sotto una corona regale autonoma. Carlo Stefano venne candidato per un'eventuale reggenza del trono[3].

A quel tempo infatti Carlo Stefano viveva a Żywiec e la scelta era stata motivata dal fatto che egli era in grado di parlare correttamente e fluentemente il polacco. Con questi intenti, due delle sue figlie vennero date in sposa a principi polacchi delle nobili e secolari casate dei Radziwiłł e dei Czartoryski.

Ad ogni modo, il progetto sfumò in breve per i troppi contrasti che sarebbero sorti e Carlo Stefano dovette abbandonare l'idea di divenire re di Polonia.

L'Arciduca Carlo Stefano, sua moglie Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, con i loro figli, 1896.

Anche alla fine della prima guerra mondiale, Carlo Stefano continuò a risiedere a Żywiec, dove morì nel 1933.

Oltre alla sua carriera professionale come ufficiale di marina, Carlo Stefano si interessò attivamente alla vela. Era un ufficiale di bandiera dell'Imperial e Royal Yacht Squadron[4]. Il suo interesse per la vela lo portò in Inghilterra in diverse occasioni incluso nel 1879 per la Royal Yacht Squadron Regatta,[5], nel 1900[6] e nel 1911[7]. Nel 1892 fu nominato membro del (British) Yacht Racing Association[8]. Comprò diversi yacht inglesi tra cui la Valchiria dal conte di Dunraven nel 1892[9] e la Ul da Ramage e Ferguson Limited nel 1911[10]. Il suo yacht Waturus fu venduto a Randal Morgan, un americano, nel giugno del 1902[11], e alla fine ha avuto una lunga carriera in marina sia in servizio militare e civile come HMCS Hochelaga.

L'Arciduca Carlo Stefano e sua moglie Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, 1886.

Quando lo zio di Carlo Stefano, l'arciduca Alberto, duca di Teschen morì nel 1895, lui e i suoi fratelli ereditarono grandi proprietà. Le sue più grandi proprietà erano in Galizia soprattutto a Saybusch (ora Żywiec in Polonia). Tra le imprese gestite qui c'era la birreria Żywiec, che fu nazionalizzata dai comunisti dopo la seconda guerra mondiale. Carlo Stefano aveva un palazzo a Pola e un palazzo invernale a Lussin (ora Lussino). Aveva anche un palazzo a Vienna nella Wiedner Hauptstrasse[12].

Il 28 febbraio 1886, a Vienna, Carlo Stefano sposò l'arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo-Lorena (1862-1933), figlia dell'arciduca Carlo Salvatore d'Asburgo-Toscana e di sua moglie, la principessa Maria Immacolata di Borbone-Due Sicilie. La cerimonia ebbe luogo alla Hofburg e venne celebrata dal cardinale Cölestin Joseph Ganglbauer.

Carlo Stefano e Maria Teresa ebbero sei figli:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Carlo d'Asburgo-Teschen
(1771-1847)
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna (1745-1792) Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen
(1818-1874)
 
Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Carolina d'Orange-Nassau  
Enrichetta di Nassau-Weilburg (1797-1829)  
Luisa Isabella di Kirchberg Guglielmo Giorgio di Kirchberg  
 
Isabella Augusta di Reuss-Greiz  
Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen (1860-1933)  
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena  
Maria Luisa di Borbone-Spagna (1745-1792) Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena  
Ludovico Federico Alessandro di Württemberg Federico II Eugenio di Württemberg  
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt  
Maria Dorotea di Württemberg  
Enrichetta di Nassau-Weilburg (1780-1857) Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Carolina d'Orange-Nassau  
 

Onorificenze asburgiche

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Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito militare - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano papa e martire - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Principe Danilo I - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di San Benedetto d'Avis - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della spada - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Collare dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della corona del Württemberg - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Lawrence Sondhaus, The Naval Policy of Austria-Hungary, 1867–1918: Navalism, Industrial Development, and the Politics of Dualism (West Lafayette, Ind.: Purdue University Press, 1994), 135–136.
  2. ^ Sondhaus, 325–326.
  3. ^ "Will Crown Archduke as King of Poland", The New York Times (16 August 1915): 1; Catherine Radziwill, The Austrian Court from Within (London: Cassell, 1916), 161; "Archduke Charles to Govern Poland", The New York Times (14 December 1916): 6; "Imperial And Foreign News Items", The Times (17 May 1917): 5; "The Meeting Of The Reichsrath", The Times (31 May 1917): 5.
  4. ^ "The Pola Regatta", The Times (12 April 1895): 8.
  5. ^ "Yachting", The Times (8 August 1879): 11.
  6. ^ "Court Circular", The Times (30 June 1900): 8.
  7. ^ "Court Circular", The Times (2 September 1911): 9.
  8. ^ "Yacht Racing Association", The Times (21 January 1892): 4.
  9. ^ "Court Circular", The Times (29 April 1892): 9.
  10. ^ "Launch of a Royal Yacht", The Times (31 May 1911): 12; ""Imperial Steam Yacht", The Times (26 July 1911): 24.
  11. ^ As reported in the New York Times on June 8, 1902
  12. ^ Nellie Ryan, My Years at the Austrian Court (London: J. Lane, 1915), 76–77.

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN15872246 · ISNI (EN0000 0000 2048 7195 · LCCN (ENn2017063160 · GND (DE130253812