Amici pedanti

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Amici pedanti: Torquato Gargani, Giosue Carducci, Giuseppe Chiarini

Il termine Amici pedanti indica il sodalizio letterario nato a Firenze nel 1856 dal gruppo formato da Giuseppe Torquato Gargani, Giosuè Carducci, Giuseppe Chiarini, Ottaviano Targioni Tozzetti.

Il sodalizio fece l'esordio sulla scena letteraria con la diceria del Gargani (il quale scelse il nome del gruppo) Di Braccio Bracci e di altri poeti nostri odiernissimi (1856), e proseguì con la Giunta alla derrata, curata dal Carducci in risposta alle polemiche sollevate contro gli Amici dalla corrente romantica fiorentina capeggiata da Pietro Fanfani e dalla rivista Il Passatempo, e con Ai poeti nostri odiernissimi e lor difensori, gli amici pedanti (1856).

Nel 1858 lavorarono alacremente per fondare una rivista che si occupasse esclusivamente di letteratura e difendesse il gusto classico contro le tendenze romantiche allora in voga. Nacque in questo modo il Poliziano, che uscì per la prima volta il primo gennaio 1859. Oltre al Carducci e al Chiarini vi scrissero Francesco Donati, Pietro Dazzi, Antonio Gussalli e altri. Anche Terenzio Mamiani salutava con entusiasmo il progetto. I primi due numeri pubblicarono il saggio carducciano Di un miglior avviamento delle lettere italiane moderne al proprio loro fine. Discorso d'introduzione a questi studi. Il 27 aprile, per la gioia dei Pedanti, Leopoldo II di Lorena fu cacciato da Firenze, e la situazione politica fece loro sentire come non avesse più senso un giornale che si estraneasse totalmente, in quel momento, dagli accadimenti presenti. In giugno uscì il sesto numero della rivista, e fu l'ultimo. Il movimento si sciolse, ma i componenti continuarono a frequentarsi e a intessere rapporti di collaborazione letteraria.

  • Giuseppe Chiarini, Memorie della vita di Giosue Carducci (1835-1907) raccolte da un amico, Firenze, Barbera, 1920
  • Antonio Piromalli, Storia della letteratura italiana, Cassino, Garigliano, 1994 (II ediz.)

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