Aetheorhiza bulbosa

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Radichella bulbosa
Aetheorhiza bulbosa
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
SottotribùHyoseridinae
Genere Aetheorhiza
Cass., 1827
SpecieA. bulbosa
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
Genere Aetheorhiza
SpecieA. bulbosa
Nomenclatura binomiale
Aetheorhiza bulbosa
(L.) Cass., 1827

Aetheorhiza bulbosa (L.) Cass., 1827 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Aetheorhiza bulbosa è anche l'unica specie del genere Aetheorhiza Cass., 1827.[1][2][3]

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici Carl Linnaeus (1707-1778) e Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781-1832) nella pubblicazione " Dictionnaire des Sciences Naturelles, dans lequel on traite méthodiquement des différens êtres de la nature, considérés soit en eux-mêmes, d'aprés l'état actuel de nos connoissances, soit relativement à l'utilité quén peuvent retirer la médecine, l'agriculture, le commerce et les arts. Strasbourg. Edition 2" ( Dict. Sci. Nat., ed. 2. [F. Cuvier] 48: 426) del 1827.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Il portamento

Habitus. La forma biologica è geofita bulbose (G bulb), sono piante perenni munite di bulbo, organo di riserva che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori. I portamenti sono erbacei di tipo scaposo e rosulato con tendenza ad espandersi a tappeto. Negli organi interni sono presenti dei canali laticiferi; sono inoltre piante stolonifere.[5][6][7][8][9][10][11]

Fusto. I fusti sono semplici, brevi e privi di foglie cauline. Nella parte apicale è peloso-ghiandoloso. La parte sotterranea è un rizoma sottile con portamento strisciante; i tuberi sono subsferici (diametro 5 – 15 mm). L'altezza di queste piante varia da 8 a 30 cm.

Foglie. Le foglie sono solamente basali (in rosette). Raramente sono presenti una o due foglie cauline per lo più ridotte e squamiformi. La lamina è intera con forme da lanceolate a lanceolato-lineari e con margini grossolanamente dentato-dentellati. La superficie è glabra e glauca. Dimensione delle foglie basali: larghezza 1 cm; lunghezza 5 – 12 cm. Lunghezza delle foglie superiori: 3 – 7 mm.

Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da capolini scaposi e isolati. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro, normalmente a forma da cilindrica a conica e ghiandoloso, all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro è composto da diverse brattee embricate e scalate disposte in due serie. Le brattee hanno delle forme più o meno lanceolato-lineari con, in alcuni casi, margini membranosi; quelle esterne sono lunghe 1/5 di quelle interne larghe circa 2 mm. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette). Dimensioni dell'involucro: larghezza 5 – 6 mm; lunghezza 11 –16 mm.

Fiori. I fiori, da 13 a 16 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi, fertili e zigomorfi.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono troncati all'apice e raramente hanno un becco. La forma, da ellissoide-fusiforme a oblunga-obovoide, può essere compressa e più o meno appiattita; hanno inoltre 4 coste. Il carpoforo non è mai anulare. Il pappo, in genere formato da setole, può mancare o avere alcuni brevi peli. Dimensione degli acheni: 3 – 4 mm.

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

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  • Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Steno-Mediterraneo.
  • Distribuzione: in Italia questa specie si trova comunemente al Centro e al Sud; al Nord è presente nel Veneto e in Liguria. Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo si trova in comunemente in tutta la fascia costiera mediterranea (compresa l'Africa e l'Asia mediterranea).[2]
  • Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono le spiagge, gli incolti sabbiosi e i campi.
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 600 m s.l.m..

Fitosociologia

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Aetheorhiza bulbosa appartiene alla seguente comunità vegetale:[11]

Macrotipologia: vegetazione delle praterie
Classe: Tuberarietea guttatae (Br.-Bl., 1952) Rivas Goday & Rivas-Martinez, 1963

Descrizione. La classe Tuberarietea guttatae è relativa ai prati effimeri a sviluppo primaverile su suoli sabbiosi; la distribuzione è tipicamente mediterranea soprattutto in ambiente costiero.[16]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]

Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hyoseridinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hyoseridinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "basale" vicina alla sottotribù Lactucinae.[9]

I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[8]

  • le foglie sono sia basali (rosette) che cauline;
  • la forma dell'achenio varia da ellissoide-fusiforme a oblunga-obovoide;
  • il pappo può essere dimorfico (formato da setole e peli cotonosi);
  • il pappo è formato da setole sottili e flessibili.

Il genere Aetheorhiza è simile al genere Sonchus, ma è diverso per i fusti privi di foglie cauline e i rizomi allungati.[11]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[8]

  • sono piante stolonifere;
  • le infiorescenze sono scapose;
  • sono presenti solamente rosette basali (raramente sono presenti anche una o due foglie cauline);
  • la parte sotterranea del fusto consiste in un rizoma allungato.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18 (diploide).[11]

In precedenti trattazioni questa specie era descritta all'interno della sottotribù Sonchinae (ora obsoleta).[8]

Per questa specie sono indicate le seguenti sottospecie:[2][11]

  • Aetheorhiza bulbosa subsp. bulbosa- È la stirpe principale.
  • Aetheorhiza bulbosa subsp. microcephala Rech.f. - Distribuzione: Grecia, Anatolia e Siria. Il diametro degl'invoucri dei capolini è minore (8 – 11 mm).
  • Aetheorhiza bulbosa subsp. willkommii (Burnat & Barbey) Rech.f. - Distribuzione: Isole Baleari. Le brattee involucrali sono più strette (1 - 1,8 mm) e gli acheni sono più lunghi (circa 5mm).

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Leontodon bulbosus L.
  • Sonchus bulbosus (L.) N.Kilian & Greuter

Sinonimi della sottospecie bulbosa

  • Crepis bulbosa Tausch
  • Hieracium bulbosum Willd.
  • Hieracium stoloniferum Viv.
  • Hieracium tuberosum Brot.
  • Intybus bulbosus Fr.
  • Prenanthes bulbosa DC.
  • Taraxacum bulbosum Rchb.
  • Troximon bulbosum Raf.

Sinonimi della sottospecie microcephala

  • Sonchus bulbosus subsp. microcephalus (Rech.f.) N.Kilian & Greuter

Sinonimi della sottospecie willkommii

  • Aetheorhiza montana Willk.
  • Crepis montana (Willk.) Marès & Vigin.
  • Crepis willkommii Burnat & Barbey
  • Sonchus bulbosus subsp. willkomii (Burnat & Barbey) N.Kilian & Greuter
  • Sonchus montanus (Willk.) Rosselló
  • Sonchus willkommii (Burnat & Barbey) Rosselló & L.Sáez

Il genere a volte è indicato come:

  • Aetheorrhiza Rchb.
  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag.190.
  9. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 350.
  10. ^ Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  11. ^ a b c d e Pignatti 2018, vol.3 pag.1091.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  14. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  15. ^ Judd 2007, pag. 523.
  16. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 50 CL TUBERARIETEA GUTTATAE (BR.-BL. IN BR.-BL., ROUSSINE & NÈGRE 1952) RIVAS GODAY & RIVAS-MARTÍNEZ 1963 NOM. MUT. PROPOS. RIVAS-MARTÍNEZ, DIAZ, FERNÁNDEZ-GONZÁLEZ, IZCO, LOIDI, LOUSA & PENAS 2002. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  17. ^ Judd 2007, pag. 520.
  18. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  19. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina., Bologna, Zanichelli, 2004.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.

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Collegamenti esterni

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