Zona di rift del Golfo di California

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Il Golfo di California evidenziato in una mappa topografica della regione messicana.

La zona di rift del Golfo di California (in inglese Gulf of California Rift Zone) è l'estensione settentrionale della dorsale del Pacifico orientale e si estende per circa 1300 km, dall'entrata del Golfo di California all'estremità meridionale della faglia di Sant'Andrea, ossia fino alla depressione di Salton.

Quella del Golfo di California è una zona di rift ancora nella fase iniziale ed è quindi caratterizzata dalla presenza di faglie trasformi non interconnesse e di bacini isolati. Nella zona di rift del Golfo di California la crosta continentale originariamente parte della placca nordamericana è spinta da parte delle forze tettoniche e viene continuamente rimpiazzata dalla crosta oceanica appena formata e quindi dall'espansione del fondale marino. Il risultato del rifting è stato il passaggio della penisola della Bassa California alla placca pacifica.[1]

Lista delle faglie trasformi[modifica | modifica wikitesto]

Da nord a sud:

Lista dei bacini[modifica | modifica wikitesto]

Da nord a sud:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Robert W. Clayton, Jeannot Trampert, Cecilio Rebollar, Jeroen Ritsema, Patricia Persaud, Hanneke Paulssen, Xyoli Pérez-Campos, Arie van Wettum, Arturo Pérez-Vertti e Francesca DiLuccio, The NARS-Baja Seismic Array in the Gulf of California Rift Zone (PDF), in Margins Newsletter, California Institute of Technology, 2004. URL consultato il 16 dicembre 2016.

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