Zerbino (personaggio)

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Zerbino
Zerbino (da un affresco di Julius Schnorr von Carolsfeld)
Sagaciclo carolingio
Lingua orig.Italiano
AutoreLudovico Ariosto (Orlando furioso)
Caratteristiche immaginarie
Specieumana
Sessomaschio
Luogo di nascitaScozia
Professioneprincipe, guerriero

Zerbino è un personaggio dell'Orlando Furioso, poema epico-cavalleresco di Ludovico Ariosto. Assurge a modello del perfetto cavaliere, e come tale viene risparmiato dall'ironia con cui il poeta pervade gran parte dei suoi versi.

Il personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Zerbino, principe ereditario di Scozia e fratello di Ginevra, va alla giostra di Baiona; qui conosce la principessa saracena galiziana Isabella, se ne innamora, la rapisce. Un po' alla volta il suo sentimento inizia a essere ricambiato, fino a diventare un grandissimo amore reciproco.

Il giovane parte poi per Parigi con un gran numero di cavalieri al seguito, intenzionato a portare aiuto a Carlo Magno che è assediato dai saraceni. Fa strage di nemici. Una notte cattura Medoro, ma essendosi reso conto che questi è ancora un adolescente abbandona l'iniziale proposito di ucciderlo. In seguito Zerbino rimane coinvolto in varie disavventure per gli intrighi della perfida vecchia Gabrina, rischiando persino di venire condannato a morte, ma Orlando riuscirà a provarne l'innocenza.

Zerbino riprende quindi il suo posto nell'esercito cristiano e viene mortalmente ferito da Mandricardo: prima di chiudere gli occhi per sempre gli sarà dato di rivedere un'ultima volta la sua Isabella.

Antonomasia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il ritratto estremamente positivo che ne fa Ariosto, il nome del personaggio è diventato in italiano sinonimo di «giovane galante, curato nella persona ed elegante ma in modo eccessivo e ostentato, che rivela scarsa signorilità e mancanza di buongusto»[1].

Zerbino nella letteratura post-ariostesca[modifica | modifica wikitesto]

Zerbino nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zerbino, su treccani.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roger Baillet, Le Monde poétique de l'Arioste. Essai d'interprétation du Roland furieux, L'Hermès, Parigi, 1977.
  • Maria Cristina Cabani, Costanti ariostesche. Tecniche di ripresa e memoria interna nell'Orlando furioso, Scuola Normale Superiore, Pisa, 1990.
  • Jo Ann Cavallo, The World Beyond Europe in the Romance Epics of Boiardo and Ariosto, University of Toronto Press, 2013.
  • Sergio Zatti, Il Furioso fra epos e romanzo, Pacini Fazzi, Lucca, 1990.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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