Yentl

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Yentl
Barbra Streisand in una scena del film
Titolo originaleYentl
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1983
Durata132 min
Generemusicale, drammatico
RegiaBarbra Streisand
Soggettodal racconto di Isaac Bashevis Singer
SceneggiaturaBarbra Streisand, Jack Rosenthal
ProduttoreBarbra Streisand, Rusty Lemorande
Produttore esecutivoLarry DeWaay
Casa di produzioneUnited Artists, Barwood Films, Ladbroke Entertainment
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaDavid Watkin
MontaggioTerry Rawlings
Effetti specialiAlan Whibley
MusicheMichel Legrand
ScenografiaRoy Walker, Leslie Tomkins, Tessa Davies
CostumiJudy Moorcroft
TruccoWally Schneiderman, Beryl Lerman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Yentl è un musical del 1983 diretto da Barbra Streisand.

Il film è tratto dal racconto Yentl The Yeshiva Boy dello scrittore ebreo polacco Isaac Bashevis Singer contenuto nella raccolta Gimpel l'idiota, originalmente pubblicato in Yiddish verso il 1960, poi in inglese nel 1983 e dall'omonimo adattamento teatrale del 1975.

L'attore Mandy Patinkin, che ricoprì il ruolo di Avigdor, è un pluripremiato cantante yiddish. Grazie alla sua possente voce dal timbro tenorile ha partecipato a diversi musical e film musicali. Questa sua dote non è stata però utilizzata in Yentl, dove i brani musicali sono tutti affidati a Barbra Streisand.

In lizza per cinque premi Oscar, Yentl vinse solo la statuetta per la miglior colonna sonora e il fatto sollevò parecchie contestazioni[senza fonte]. L'importanza che questo film ebbe nel mondo ebraico statunitense fu anche per il momento particolarmente significativo nel quale uscì. Proprio nel 1983, infatti, il Jewish Theological Seminary, la più importante istituzione culturale dell'Ebraismo conservatore – gruppo maggioritario negli Stati Uniti – ha aperto le iscrizioni anche alle donne.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Polonia, 1904. Yentl è una giovane ebrea che vive in uno shtetl, un villaggio rurale. Rimasta sola con suo padre libraio e rabbino, prova un forte interesse per i testi sacri ebraici, conoscendone ogni passo. Non avverte nessuna predisposizione per il ruolo precostituito di moglie, madre e casalinga sottomessa, né attrazione per alcun uomo del vicinato, probabilmente perché nessuno è alla sua altezza.

Rimasta sola alla morte del genitore, non potendo sottrarsi alla pressione psicologica degli abitanti del villaggio, si traveste da ragazzo e fugge, incerta sul futuro ma decisa a studiare i testi sacri, all'epoca proibiti alle donne. Il caso la porta in una yeshiva, scuola religiosa ebraica, dove si presenta come Anshel, usando il nome del fratellino defunto. All'interno della scuola, stringe una forte amicizia con il compagno di studi Avigdor, ma presto si accorge di amarlo.

Quando lui si dispera per essere stato respinto dai futuri suoceri, che impongono la rottura del fidanzamento con la bella Hadass, Yentl, costretta dagli eventi e dall'amore per lui, accetta di coprire lo scandalo sposandone la fidanzata. Inizia così una strana situazione in cui ognuno ama l'altro e tutti sono infelici: Yentl ha sempre più difficoltà a giustificare il matrimonio non consumato e si strugge per Avigdor, la giovane moglie Hadass si rivela assai meno ingenua del previsto, Avigdor non sopporta di vedere l'ex fidanzata innamorarsi piano piano del marito.

Pressata da Hadass, triste per l'amato Avigdor, Yentl cede e svela all'amico di essere una donna e di amarlo profondamente. In un primo momento il giovane ha una reazione di rifiuto, persino violenta. Poi si intenerisce e sembra contraccambiare il suo amore dichiarando la sua disponibilità a fuggire e a sposarla. Yentl, però, si rivela più saggia e lungimirante. L'amico insostituibile, la mente illuminata che tanto l'ha attratta, ha nei confronti delle donne una mentalità ristretta, convenzionale. La stima che prova per l'inesistente ragazzo Anshel, per la donna Yentl svanirebbe in breve tempo, affogata nel bisogno di una "vera" donna: moglie, madre, cuoca, una compagna ignorante e incapace di pensieri autonomi. Così Yentl lascia la Polonia e si imbarca per gli Stati Uniti d'America, dove le donne sono più libere, lasciando libero Avigdor di sposare Hadass e di tornare felice al proprio destino.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film, ambientato nel 1904, è stato girato nella Repubblica Socialista Cecoslovacca, Praga e dintorni. Gli interni negli studi MGM a Londra.

Il viaggio della protagonista è idealmente verso la città polacca di Lublino.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora del film è stata pubblicata l'8 novembre 1983.[1] È stata prodotta da Barbra Streisand, Alan Bergman e Marilyn Bergman, con arrangiamento e conduzione di Michel Legrand. Le musiche sono di Legrand con testi di Alan Bergman e Marilyn Bergman. L'album si è posizionato al nono posto della classifica Billboard Top 200 LP ottenendo dalla RIAA disco d'oro e di platino il 9 gennaio 1984 per aver venduto rispettivamente 500,000 e 1,000,000 copie.[1]

  1. Where Is It Written? – 4:52
  2. Papa, Can You Hear Me? – 3:29
  3. This Is One of Those Moments – 4:07
  4. No Wonder – 2:30
  5. The Way He Makes Me Feel – 3:44
  6. No Wonder (Part Two) – 3:19
  7. Tomorrow Night – 4:43
  8. Will Someone Ever Look at Me That Way? – 3:03
  9. No Matter What Happens – 4:03
  10. No Wonder (Reprise) – 1:05
  11. A Piece of Sky – 4:19]
  12. The Way He Makes Me Feel (Studio version) – 4:09
  13. No Matter What Happens (Studio version) – 3:18

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato 40 milioni di dollari negli Stati Uniti,[2] a fronte di un budget di produzione di 12 milioni.[3]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Sul sito web Rotten Tomatoes il film riceve il 69% delle recensioni professionali positive;[4] mentre su IMDb ottiene 6,7/10 punti, basato su 11 305 voti degli utenti.[5]

Il Mereghetti (1993) dà al film due stelle su cinque commentando: «[…] fastoso e artificiale […] Unicamente per i fan della Streisand […]» [senza fonte]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Yentl: Original Motion Picture Soundtrack (1983), su barbra-archives.com, Barbra Streisand Archives. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2014).
  2. ^ Yentl (1983) - Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 19 aprile 2019.
  3. ^ Yentl (1983) - Financial Information, su The Numbers. URL consultato il 19 aprile 2019.
  4. ^ (EN) Yentl (1983). URL consultato il 19 aprile 2019.
  5. ^ Yentl. URL consultato il 19 aprile 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN173930492 · LCCN (ENn2004079929 · BNF (FRcb16457960r (data) · J9U (ENHE987007403060705171
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