Xavier Herbert

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Xavier Herbert nel 1938

Xavier Herbert (Geraldton, 15 maggio 1901Alice Springs, 10 novembre 1984) è stato uno scrittore australiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Albert Francis Xavier Herbert nasce il 15 maggio 1901 a Geraldton, figlio illegittimo di Amy Victoria Scammell e registrato all'anagrafe come Alfred Jackson figlio di John Jackson (ma molto probabilmente la paternità è da attribuirsi a Benjamin Francis Herbert)[1].

Interrotti gli studi di medicina all'Università di Melbourne per dedicarsi al giornalismo, comincia a viaggiare per l'Australia settentrionale e svolge svariati mestieri tra i quali il minatore, il marinaio, l'aviatore e il sommozzatore[2].

Trasferitosi a Sydney nel 1926, comincia a pubblicare i suoi primi racconti firmandosi Herbert Astor[3], lavora nei "Protector of Aborigines" a Darwin e nel 1930 si trasferisce in Inghilterra dove comincia a lavorare al suo primo romanzo intitolato in origine Black Velvet che viene però rifiutato dagli editori inglesi[4].

Tornato in Australia, nel 1938 riesce a pubblicare la sua prima opera con il titolo Capricornia. Tradotta in italiano 4 anni dopo con l'originaria intitolazione Velluto nero, rappresenta il massacro della popolazione aborigena per mano britannica schierandosi dalla parte dei conquistati[5] e alternando uno stile comico-grottesco a uno più realista-drammatico[6].

In seguito dà alle stampe 3 raccolte di racconti, una biografia e altri 3 romanzi tra i quali va ricordato Poor Fellow My Country. Epopea del giovane aborigeno Prindy nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta, il libro vince il Miles Franklin Award nel 1975[7] ed è ricordato come il romanzo australiano più lungo di sempre con le sue 850000 parole[8].

Muore il 10 novembre 1984 ad Alice Springs all'età di 83 anni[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Velluto nero (Capricornia, 1938), Milano, Corbaccio, Scrittori di tutto il mondo N. 61, 1942 traduzione di Giuseppina Ripamonti Perego e Maria Zotti
  • Seven Emus (1959)
  • Soldiers' Women (1961)
  • Poor Fellow My Country (1975)

Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Larger than Life (1963)
  • South of Capricornia (1990)
  • Xavier Herbert (1992)

Memoir[modifica | modifica wikitesto]

  • Disturbing Element (1963)

Miscellanea[modifica | modifica wikitesto]

  • Letters (2002)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Sesquicentenary Library Prize: 1938 vincitore con Velluto nero
  • Australian Literature Society Gold Medal: 1939 vincitore con Velluto nero
  • Miles Franklin Award: 1975 vincitore con Poor Fellow My Country

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Russell McDougall, Pagina dedicata all'autore, su adb.anu.edu.au. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  2. ^ (EN) Vita e opere, su britannica.com. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) Introduzione allo scrittore, su portrait.gov.au. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Biografia e bibliografia, su austlit.edu.au. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Profilo dell'autore, su treccani.it. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  6. ^ (EN) Breve analisi dell'opera, su sapere.it. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  7. ^ (EN) Albo d'oro, su perpetual.com.au. URL consultato il 5 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
  8. ^ (EN) Stacy Conradt, The Quick 10: The 10 Longest Novels Ever, su mentalfloss.com, 16 maggio 2008. URL consultato il 5 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Breve storia della letteratura inglese a cura di Paolo Bertinetti, Torino, Einaudi, 2004 ISBN 88-06-16770-7. (pag. 336)
  • Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di AA. VV. , Milano, Bompiani, 2005 ISBN 88-452-3236-0. (Vol VII pag. 7409-7410)

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