Wojciech Stattler

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Autoritratto di Wojciech Stattler del 1828

Wojciech Korneli Stattler (Cracovia, 20 aprile 1800Varsavia, 6 novembre 1875) è stato un pittore polacco di origini svizzere, esponente del Romanticismo polacco.

Iniziò la sua formazione artistica a Vienna, mentre all'età di 17 anni iniziò a frequentare l'Accademia nazionale di San Luca a Roma. Dal 1831 insegnò all'Accademia di belle arti di Cracovia. Nel 1850 tornò a Roma. Il suo allievo più famoso in Polonia fu senza dubbio Jan Matejko.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stattler nacque a Cracovia cinque anni dopo la terza spartizione straniera della Polonia e la repressione della rivolta di Kościuszko da parte delle forze occupanti russe. Era figlio del consigliere comunale Joachim Stattler, deputato al Sejm di Cracovia. Stattler iniziò i suoi studi nel 1816, inizialmente nel campo della matematica e delle scienze naturali, poi, un anno dopo, si iscrisse alla classe di disegno dell'Accademia di belle arti e fece rapidi progressi nei seminari dei professori Antoni Brodowski, Józef Peszka e Franciszek Lampi. Tra il 1818 e il 1827 fu in Italia, dove proseguì i suoi studi artistici presso l'Accademia nazionale di San Luca a Roma, sotto l'apprendistato di Andrea Pozzi e, privatamente, di Vincenzo Camuccini e Bertel Thorvaldsen. Studiò anche, a partire dal 1822, presso l'Accademia di Vienna, dove ebbe come insegnante Antonio Canova. Nel periodo tra il 1819 e il 1825 ricevette alcune borse di studio statali.[2]

Carriera artistica[modifica | modifica wikitesto]

Maccabei (Machabeusze),[3] 1830-1842, olio su tela, 262 x 371 cm

Al suo ritorno dall'estero, nel 1831, Stattler fu nominato professore dell'Accademia di belle arti di Cracovia.[4] Poco prima, nel 1829, si trovava a Łańcut, nella tenuta del conte Aleksander Potocki, dove eseguì alcuni ritratti dei membri della famiglia di quest'ultimo, compresi i figli. Nel 1830 fu a Puławy, dove fece degli schizzi preparatori per il ritratto del principe Adam Czartoryski.[2]

Stattler viaggiò spesso all'estero. Fu amico di Juliusz Słowacki, Aleksander Fredro, Antoni Odyniec e altri personaggi di spicco, tra cui Adam Mickiewicz, con il quale intrattenne anche una corrispondenza epistolare.[2] Durante la sua permanenza a Vienna come ospite di Konstanty Czartoryski, Stattler conobbe Klementyna Zerboni di Colonna (ca. 1804-1897),[5] chiamata anche Katarzyna Zerboni, una ragazza di origine italiana. I due si sposarono e lo stesso Mickiewicz partecipò al loro matrimonio,[6] che ebbe luogo nel 1830 nella città natale della donna, ovvero Roma.[7]

Stattler si trasferì in Francia nel 1843–1844, dove dipinse il quadro Maccabei (Machabeusze), vincitore della medaglia d'oro Louis Philippe[8] al Salon di Parigi. Tale dipinto è attualmente esposto al Museo Nazionale di Cracovia.[3]

Stattler fu professore dell'Accademia per 26 anni, fino al 1857. In seguito scrisse articoli sull'arte e l'educazione artistica, tra cui un libro di memorie (Pamiętnik), pubblicato decenni dopo, nel 1916, da Maciej Szukiewicz. Stattlers ebbe un figlio, Henryk, nato nel 1834.[9] I suoi bisogni finanziari lo spinsero a lasciare Cracovia e a trasferirsi a Varsavia intorno al 1870; tuttavia, Stattler rifiutò l'offerta redditizia di dipingere 50 copie dello Zar di Russia Alessandro II. Nella vecchiaia dipinse quadri di carattere religioso. Morì a Varsavia nel 1875[2] e fu sepolto nel cimitero Powązki.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bogna Lewtak - Baczyńska, Fryderyk Chopin i Wojciech Korneli Stattler., su Artyści z rodziny, Well-Art, 2006. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
    «Wojciech Korneli Stattler pochodził ze szwajcarskiej hrabiowskiej rodziny (siedem pałek w herbie) z kantonu Uri. Jego rodzina po przybyciu do Polski osiadła początkowo w Krakowie gdzie pełniła zaszczytne funkcje m.in. dostojników miasta.»
  2. ^ a b c d (PL) Stefan Kozakiewicz, Stattler, Wojciech Korneli (20.04.1800 Kraków – 06.11.1875 Warszawa), su Malarstwo Polskie - Oświecenie, Klasycyzm, Romantyzm, Sztuka zaprasza.net, 1976. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b (PL) Magdalena Wróblewska, Wojciech Korneli Stattler "Machabeusze", su Sztuki wizualne, Culture.pl Adam Mickiewicz Institute, dicembre 2010. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  4. ^ (PL) Wydawnictwo Fogra, Stattler Wojciech Korneli (1800-1875), su Malarstwo, Europa, Encyklopedia WIEM, 2012. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2016).
  5. ^ Klementyna Stattler (Zerboni de Colonna) (c.1804 - 1897), su geni.com, Geni, Inc. Genealogy, Los Angeles, California. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
    «Klementyna Stattler Birth records available with subscription»
  6. ^ Adam Mickiewicz, Ślub Wojciecha Stattlera (TXT), su Full text of "Adam Mickiewicz; zarys biograficzno-literacki" (ROZDZIAŁ II), NAKŁAD GEBETHNERA I WOLFFA, 1886, p. 474. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  7. ^ WŁADYSŁAW MICKIEWICZ, Mickiewicz na ślubie Stattlera w Rzymie (TXT), su Full text of "Żywot Adama Mickiewicza [microform] : podług zebranych przez siebie materyałów : oraz z własnych wspomnień", US Archive.org (DRUKARNIA DZIENNIKA POZNAŃSKIEGO, 1892), p. 112. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  8. ^ Louis Philippe I medal, 1842 (sample), su Aukcje online: Francja - Luigi Filippo I 1830-1848, medal, Warszawskie Centrum Numizmatyczne, 6 luglio 2012. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
    «Louis Philippe I Roi des Francais, L'armee au Duc d'Orleans Prince Royal»
  9. ^ (PL) Paweł Freus, Henryk Antoni Stattler [collegamento interrotto], su Sztuki wizualne, Culture.pl Adam Mickiewicz Institute. URL consultato il 27 ottobre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maciej Masłowski: Studia Malarskie Wojciecha Kornelego Stattlera w Krakowie i Rzymie (Wojciech Korneli Stattler Studies of Painting in Kraków and Rome), Breslavia 1964, ed. "Ossolineum".

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