Will (Sun Eats Hours)

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Will
album in studio
ArtistaSun Eats Hours
Pubblicazione14 marzo 2002[1]
Durata50:36
Dischi1
Tracce14
GenerePop punk[2]
Punk rock[3]
Melodic hardcore punk[3]
Hardcore punk[5]
EtichettaAgitato Records
ProduttoreFrancesco Lorenzi
Riccardo Rossi
Marco Auriemma[4]
RegistrazioneTMB Rock House (Modena), dicembre 2001 - gennaio 2002[6][7]
FormatiCD
Sun Eats Hours - cronologia
Album precedente
(2000)
Album successivo
(2003)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Ox-Fanzine7/10[8]

Will è il secondo album in studio dei Sun Eats Hours, autoprodotto[9] e pubblicato nel 2002 per la Agitato Records[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato presentato il 25 marzo 2002 al Rock Planet di Pinarella di Cervia[10]. È stato distribuito anche in Svizzera, dalla Snayle Records[11]. Alla pubblicazione del disco i Sun Eats Hours hanno fatto seguire un tour italiano, che ha riscosso apprezzamenti[12].

Il disco ha visto 2000 copie vendute in meno di due mesi[10] e oltre 3000 copie dopo tre mesi[12], ottenendo buone recensioni[13]; dall'anno successivo non è più in commercio[14].

Il brano The Sun Eats Hours è una rivisitazione del brano Suneatshours, proveniente dall'omonima demo (1999)[4]. Idiosyncrasy contiene anche La Mangiauomini e un'ulteriore traccia fantasma.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Francesco Lorenzi.

  1. Count Down – 0:16
  2. I Against the World – 3:05
  3. Spain – 3:40
  4. That Day – 2:46
  5. Dazed – 2:30
  6. Ordinary Discussion – 1:35
  7. Nothing Is Dead – 2:57
  8. Rustles – 4:07
  9. The Sun Eats Hours – 2:28
  10. Pain – 3:20
  11. September 2001 – 2:22
  12. Ill-Equipped – 3:13
  13. Five A.M. – 2:56
  14. Idiosyncrasy – 15:21 – contiene due tracce fantasma

Durata totale: 50:36

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione come da libretto[15].

Sun Eats Hours
  • Francesco Lorenzi – voce e chitarra
  • Riccardo Rossi – batteria; voce nella traccia fantasma
  • Marco Auriemma – basso
  • Andrea "the Huge" Barone – live showman; voce nella traccia fantasma
Musicisti aggiuntivi
  • Francesco Chillemi – cori
Produzione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Suneatshours - NeWz, su suneatshours.com. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2002).
  2. ^ a b Sun Eats Hours - Will, su Discogs. URL consultato il 12 agosto 2020.
  3. ^ a b SUNEATSHOURS: Will, su Punkadeka - Punk web Magazine, 31 dicembre 2012. URL consultato il 21 novembre 2020.
  4. ^ a b Discography, su suneatshours.com. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2007).
  5. ^ Marco Aspesi, Le guide pratiche di Rumore - Punk italiano. La terza generazione (1990 - 2003), Pavia, Apache Edizioni, 2004.
  6. ^ THE SUNEATSHOURS, su Punkadeka - Punk web Magazine, 26 agosto 2003. URL consultato il 12 novembre 2020.
  7. ^ PUNKADEKA: The Compilation, su Punkadeka - Punk web Magazine. URL consultato il 16 novembre 2020.
  8. ^ (DE) Paul Tackenberg, Review - SUN EATS HOURS - Will CD, in Ox-Fanzine, n. 54, marzo/aprile/maggio 2004. URL consultato il 15 novembre 2020.
  9. ^ Biografia The Sun, su musictory.it. URL consultato il 7 novembre 2020.
  10. ^ a b Giancarlo Passarella, Per The Sun Eats Hours una stagione ricca, su musicalnews.com, 25 maggio 2002. URL consultato il 5 novembre 2020.
  11. ^ Snayle Records - Punk/Ska/Hardcore & Swing Entertainment, su snaylerecords.ch. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato il 26 settembre 2020).
  12. ^ a b Sun Eats Hours. Sede: Le Piccole Iene (Romagnano Sesia (NO)). Data: 11 Ott 2008, su Last.fm. URL consultato il 14 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2020).
  13. ^ √ Comunicato Stampa: Vallanzaska, Sun Eats Hours e Gerson in concerto al Rolling Stone, su Rockol, 7 aprile 2003. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  14. ^ Sun Eats Hours, su MySpace.com. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2007).
  15. ^ Note di copertina di Will, Sun Eats Hours [Libretto], Agitato Records, AGT 018, CD, 2002.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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