Wikipedia:Bar/Enciclopedicità riviste on line

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Criteri per pagine che trattano di giornali on-line o siti[modifica wikitesto]

cb La discussione proviene dalla pagina Wikipedia:Bar#Criteri per pagine che trattano di giornali on-line o siti.
– Il cambusiere dottato --Twice25 (disc.) 19:26, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]

Il caso nasce dalla proposta di cancellazione dell'articolo Socialnews e dalla discussione che ne è seguita. La domanda è: "sulla base di quali criteri un giornale on-line, o un sito web può avere una sua pagina di enciclopedia?" ovvero: come facciamo a stabilire che sia sufficientemente importante? o ancora: quando la notizia dell'esistenza di un sito smette di essere prevalentemente promozione (che un'enciclopedia non fa, a prescindere dalle benemerenze del sito) e diventa prevalentemente informazione (che è compito di un'enciclopedia fornire)?

Personalmente ritengo che ci si possa basare sul numero dei lettori del sito, individuabile per mezzo degli accessi (ma non saprei valutare quale possa essere la soglia minima, nè il modo di determinarli). Un altro elemento è da quanto tempo il sito sia attivo e visitato, visto che la facilità di iniziare progetti si riflette negativamente sulla loro durata nel tempo.

--MM (msg) 19:35, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

Un criterio potrebbe essere se il sito ha un corrispondente cartaceo. È una questione difficile --PietroDn 19:50, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]
Se l'articolo ha un taglio enciclopedico e presenta un buon numero di informazioni al riguardo io sarei per lasciarlo (sto parlando in generale) anche se il soggetto non è notissimo. Come dice MM però è meglio che non sia una rivista o sito appena nato, altrimenti è solo promozione.  ||| Admin HILL ||| CONTATTAMI  20:53, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

Credo che uno dei criteri proposti da MM possa fornire un primo importante elemento di discrimine: per eliminare tentazioni promozionali ammetterei solo testate che siano già una realtà consolidata nella rete, fissando un termine di esistenza minima (un anno?) --Esculapio 21:19, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

Ehm, mi inserisco nella discussione perchè sono editore di una testata giornalistica online, attiva dal 2001 (quindi con i requisiti che sono stati proposti per stare su wiki) con un numero di accessi unici molto elevato. Avevo pure scritto la voce vista la presenza della categoria testate online. Ma alla fine ho rinunciato, a chi poteva giovare un'informazione del genere se non ai proprietari per promozione? --Papesatan 21:36, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

doppio ehm, io (parliamo della fine del 1990) sono stato l'editor di quella che probabilmente è stata la prima e-zine in lingua italiana - ma non penso valga la pena di farci una voce su. -- .mau. ✉ 21:44, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

Mi par di capire che il numero degli accessi al sito diventa determinante. Pongo il problema perché per esempio secondo me "Punto Informatico" potrebbe benissimo avere un articolo su Wiki (certamente è abbastanza noto). Però non so come reperire l'informazione su quanti accessi abbia, né capire quale sarebbe un numero di accessi sufficiente, né immaginare un altro criterio oggettivo che faccia da discrimine (e il fatto che sia "noto" come si determina? sempre empiricamente dai riferimenti al sito stesso che si trovano su Google (quanti sono + quanto sono autorevoli a loro volta?) --MM (msg) 23:42, 30 dic 2005 (CET)[rispondi]

Ringrazio MM per aver dato attenzione a questa questione, per una volta però non sono d'accordo con lei, a proposito dei criteri: IMHO non possiamo riconoscere un criterio selettivo basato sugli accessi (posto peraltro che si possa computarli da fonti completamente immuni da sospetti di potenziale interessamento all'eventuale "orientamento" dei dati - sul traffico web i conti non tornano quasi mai). Ma non discuto del come contarli, faccio l'esempio del sito del NIC (ex registration authority) la cui sezione "lista di distribuzione" contiene la storia dell'inizio e dello sviluppo del web italiano. Ora, non credo che il NIC abbia molti accessi oltre a quelli degli addetti ai lavori, ma non potrei pensare che per questo non abbia diritto a costituire argomento di voce, essendo una fonte specifica di massimo valore almeno per gli italiani.
Inoltre, fra i siti che fanno maggior traffico ci sono, inutile nasconderlo, i siti porno (non scherzo, le proporzioni del traffico che fanno possono sorprendere); dovremmo privilegiare uno di questi e farlo passare avanti a onesti siti come liberliber.it, che rispetto a questi sono sicuramente più... di nicchia? O vorremmo preferirli a siti che fanno serio lavoro di ricerca e che mettono a disposizione del pubblico (spesso volontaristicamente - mi ricorda qualcosa...) contenuti affidabili, approfonditi e più prossimi alle nostre consuetudini?
Nemmeno un criterio esclusivamente fondato sull'età è sufficiente, almeno da solo, altrimenti dovremmo ammettere l'anticonvenzionale rotten.com (solo per stomaci forti), che è bello anziano (96), ha il suo traffico ed è anche ben noto, e magari preferirlo a siti recenti ricchi di informazioni, di servizi e di dati utili.
Non sono d'accordo nemmeno con Pietrodn (non voletemene, serata storta stasera, ho pure mangiato male ;-)): se ci fosse il corrispondente cartaceo, parleremmo di quello (se è il caso) e inseriremmo un link al sito. Google, del resto non lo stampano, che sappia io, ma accetterei certamente un articolo che ne parlasse.
Non avrei problemi a discutere di siti commerciali, visto che parliamo delle aziende "offline" rilevanti più spesso che delle opere di carità. Ebay potrebbe ben essere oggetto di una voce, come Amazon, come Verisign, come PayPal come altri siti che vendono online e che raccolgono intorno a sé una certa rilevanza di pubblico. Quindi è inopportuno stabilire un criterio riferito al profit/non-profit; piuttosto mi interrogherei se mettendo Amazon dovrei mettere anche Barnes&Noble, ed in base a cosa. E non menziono la questione dei riferimenti ideologici: Indymedia sì/no/perché? E gli altri?
Sono stato molto negativo, ma in realtà non riesco per contro ad essere granché propositivo, non è facile e non abbiamo riferimenti che vadano bene per il caso nostro.
Forse bisogna provare a tradurre in regola le domande di buon senso che probabilmente abbiamo tutti in mente, e magari... rivolgerle all'articolo stesso, sottoponendo l'argomento dell'articolo ad un mini-interrogatorio:
    • il sito in esame ha rappresentato un'innovazione?
    • costituisce una fonte?
    • i suoi servizi sono speciali, unici, rari?
    • rileva perché muove molto denaro?
    • rileva perché tutti gli studiosi del settore lo consultano?
    • rileva perché ha inventato un servizio?
e se raccoglie X numero di Sì lo passiamo.
Oppure? :-) --Sn.txt 01:54, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]
Concordo con Sn.txt: un articolo su un sito web aggiornato di frequente (e quindi paragonabile a un giornale o rivista) dovrebbe essere valutato per "l'importanza" e la "rilevanza storica" (tra virgolette perché ovviamente su questi termini ci sono opinioni diverse) piuttosto che su condizioni come numero di accessi (quanti accessi ha securityfocus rispetto ad altri?) o l'eventuale registrazione al tribunale come pubblicazione (per quelle italiane). Ad esempio: il corriere della sera e altri quotidiani hanno una lunga storia editoriale, che permette di avere degli articoli con numerose informazioni (come ad esempio delle inchieste particolari o notizie potate al pubblico da quella testata).
Quindi secondo me per le "testate" online bisognerebbe seguire le indicazioni di Sn.txt, eventualmente eliminando il "muove molto denaro" in quanto alcuni siti pieni di banner e altre cose simili potrebbero movimantare una quantità di denaro superiore ad altri meno "farciti". Ovviamente le informazioni che rendono rilevante la testata (online o no) dovrebbero essere inserite dal primo contributore (che ha interesse), in modo che si possa immediatamente decidere che quell'articolo non è (auto)promozionale. (ovviamente questo non è detto che succeda, anzi non credo succederebbe mai :-P)
Altrimenti, per quelli a cui piace la completezza, si potrebbe ovviare con un articolo del tipo Pubblicazioni online italiane, Settimanali italiani e simile, dove inserire per ogni sezione le poche righe di presentazione della testata, tipo "Il mio giardino è una pubblicazione di questo tipo, che esce ogni x giorni, pubblicata da, fondata nel". Ma di certo non un articolo a parte, che eventualmente si potrebbe fare man mano che le sezioni sulle pubblicazioni (online o cartacee) diventano corpose e quindi dege di stare "a sè". --Sigfrido(evocami) 02:13, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]

scusate se mi permetto di scrivere un'opinione sull'argomento: principalmente la discussione è nata perchè (almeno a mio parere che è l'ultimo sicuramente per inesperienza sull'enciclopedia) il giornale socialnews non è stato valutato correttamnete dall'inizio e mi pare che ci siano delle confusioni. Per esempio Socialnews è un giornale nazionale cartaceo e non online che ha però un sito online (come del resto la maggioranza dei giornali). La necessità o meno di presentare la testata o un sito nell'enciclopedia comunque penso debba essere relativa al "valore" pubblico del sito stesso o del giornale. Sono importanti naturalmente le certificazioni (Socialnews da quanto ne so per es. è registrato al tribunale, al registro nazionale degli operatori di comunicazioni e dell'editoria) ma soprattutto quello che conta è il valore intrinseco della pubblicazione che è direttamente proporzionale all'unicità, al significato, all'utilizzo, alla sua utilità pubblica e al riconoscimento. Voglio dire in socialnews scrivono ministri, onorevoli, psicologi, psichiatri, professori, rettori di università, rappresentanti delle nazioni unite, cardinali, magistrati e direttori di tribunali e di dipartimenti ministeriali, presidenti di regione e provinche e di commissioni parlamentari....O tutti sono improvvisamente impazziti o vuol dire che almeno mi devo porre il dubbio del valore del sito o del giornale dove avviene questo riconoscimento....no? E quindi qualcosa di speciale un sito di questo tipo deve avere e potrebbe proprio essere come diceva Sn.txt la rarità, il movimento di molto denaro, il valore scientifico o di utilità del servizio. In ogni caso ho avuto il piacere di conoscere il direttore del giornale in questione, è una persona speciale, un medico che ha salvato migliaia di bambini nel mondo rischando più volte la vita e prendendosi anche qualche proiettile facendo scudo con il suo corpo una bambina. Non ha mai voluto prendere una "lira" per tutto quello che fa e vive modestamente senza raccontare a nessuno le sue imprese. Giovanni paolo II lo ha voluto conoscere prima di morire come ora fanno politici e ministri e forse è questo il riconoscimento che intendo e che lui da quello che mi dicono rifiuta sempre.Cris 09:29, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]

2 precisazioni: la questione è nata prima di socialnews, con altri articoli su altri siti; il problema è generale, come dobbiamo comportarci sempre in casi del genere, non su questo in particolare. Il problema alcune volte è spinoso, perché sappiamo di trattare di persone che fanno cose ammirevoli, ma dobbiamo anche sapere che questa è un'enciclopedia.
Sul "muove molto denaro", non lo intendo come requisito, ma come una delle possibili cause di rilevanza. Personalmente sarò molto lieto di registrare il valore di siti che non ne muovano, ma se ce ne sono alcun che per ipotesi siano importanti per i flussi economici generati, può esere un elemento. Tutto qui :-) --Sn.txt 12:18, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]

Personalmente mi pare una buona idea la linea guida di Sn.txt. Le domande proposte mi paiono pertinenti (forse ce ne verranno in mente altre con il tempo e quando si presenteranno altri casi e probabilmente è solo discutendo caso per caso che potremo man mano precisarle. Intanto traduco la proposta:


Non si accettano pagine su siti web che non siano di eccezionale/notevole rilevanza per uno o più dei seguenti motivi:

  • innovazione: aver costituito un'innovazione nei servizi offerti, o nella forma, o nei contenuti, o essere unici per qualche aspetto legato al web.
  • contenuti: costituire una fonte considerata autorevole di consultazione generale o su una certa tematica abbastanza ampia.
  • fama: avere un gran numero di utenti ed essere frequentemente citati da fonti del tutto indipendenti (carta stampata, radio, televisioni, ecc.)

I siti che abbiano eccezionale rilevanza non in quanto siti, ma in conseguenza dell'argomento trattato, o che costituiscono la vetrina on-line di realtà importanti al di fuori del web, possono essere citati come link esterni nella pagina enciclopedica dedicata a tale argomento, ammesso che questo sia esso stesso enciclopedico, senza bisogno di avere una propria pagina.

I siti rilevanti, ma non di eccezionale importanza, potranno essere inseriti in liste suddivise per categorie (comunità on-line, giochi on-line, servizi on-line, data-base, biblioteche on-line, editoria on-line, motori di ricerca, directory....)


84.253.136.132 23:47, 11 gen 2006 (CET)[rispondi]


Situazione Socialnews[modifica wikitesto]

Scusate, ho spostato qui la pagina di discussione dal Wikipedia:Bar ma rileggendo il post qui sopra mi è sorto il dubbio se sia il posto giusto, questo. Nel caso spostate pure nuovamente la discussione altrove. Altra piccola cosa: ma la voce Socialnews è stata proposta per la cancellazione? Lo chiedo perchè nella wikipedia:pagine da cancellare non l'ho trovata. Buon anno a tutti ! :) --Twice25 (disc.) 18:50, 31 dic 2005 (CET)[rispondi]

Sì, ma la votazione è stata interrotta dopo riscrittura. Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Socialnews. Ciao. --Paginazero - Ø 18:22, 2 gen 2006 (CET)[rispondi]