Wanda (film)

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Wanda
Locandina statunitense della pellicola
Titolo originaleWanda
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1970
Durata103 min
Generedrammatico
RegiaBarbara Loden
SoggettoBarbara Loden
SceneggiaturaBarbara Loden
ProduttoreHarry Shuster Barbara Loden
Casa di produzioneFoundation for Filmmakers
FotografiaNicholas T. Proferes
MontaggioNicholas T. Proferes
MusicheDave Mullaney
Interpreti e personaggi
  • Barbara Loden: Wanda Goronski
  • Michael Higgins: Norman Dennis
  • Frank Jourdano: soldato
  • Valerie Manches: ragazza nel roadhouse
  • Dorothy Shupenes: sorella di Wanda
  • Peter Shupenes: cognato di Wanda
  • Jerome Thier: marito di Wanda
  • Marian Thier: Miss Godek
  • Anthony Rotell: Tony
  • M. L. Kennedy: Judge
  • Jerome Thier: John

Wanda (Wanda) è un film del 1970 indipendente e a basso budget diretto e interpretato da Barbara Loden.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Wanda Goronski, una giovane e apatica donna che vive nelle zone rurali della Pennsylvania, un giorno decide di abbandonare il marito e i figli e si ritrova a vivere in maniera passiva una serie di disavventure. Abbandonata da un uomo conosciuto la notte prima e derubata in un cinema, conosce casualmente il criminale Norman Dennis con il quale instaura un complicato rapporto e viene coinvolta in una rapina che finisce con la morte di Dennis. Dopo essere scampata ad un'aggressione sessuale, Wanda si rifugia nei boschi e trova ospitalità in una casa.

Genesi[modifica | modifica wikitesto]

Ispirato ad un fatto di cronaca[1], è stato scritto da Barbara Loden, che aveva letto su un quotidiano di una donna che aveva lasciato la famiglia e compiuto una rapina, sul finire degli anni '60 traendo ispirazione dal cinema di John Cassavetes[2].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ricevuto un'accoglienza abbastanza indifferente alla sua uscita data la sua sperimentalità[3] e solo alcuni critici si sono subito accorti delle peculiarità del lungometraggio[4].

Nel corso degli anni è stato restaurato e rivalutato dalla critica che ne ha elogiato gli aspetti anticonvenzionali e l'interpretazione della Loden[5].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

In concorso alla 31ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film ha ottenuto il Premio Pasinetti dedicato al miglior film straniero[6].

Nel 2017 è stato selezionato tra le 25 pellicole da conservare "per l'importanza culturale, storica e/o estetica" dal National Film Registry[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Powers, Overlooked In The '70s, 'Wanda' Finally Gets Her Due, su npr.org, 14 marzo 2019. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  2. ^ (EN) Richard Brody, Wanda, su newyorker.com, 26 gennaio 2010. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) Justin Chang, Review: Barbara Loden’s 1970 triumph, ‘Wanda,’ returns to theaters, su latimes.com, 3 agosto 2018. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Roger Greenspun, Young Wife Fulfills Herself as a Robber:Barbara Loden's Film Opens at Cinema II ' Wanda' Improves With Its Turn to Action, su nytimes.com, 1º marzo 1971. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Tony Paley, London film festival puts a trailblazing film called Wanda back on the road, su theguardian.com, 17 ottobre 2011. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  6. ^ (EN) Venice Film Festival 1970, su mubi.com. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  7. ^ (EN) 2017 National Film Registry Is More Than a 'Field of Dreams', su loc.gov, 13 dicembre 2017. URL consultato il 25 febbraio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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