Walter Ganapini

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Walter Ganapini

Membro Onorario del Comitato Scientifico dell'Agenzia Europea dell'ambiente
Durata mandato2002 –
in carica

Membro Effettivo del Comitato Scientifico dell'Agenzia Europea dell'ambiente
Durata mandato1994 –
2002

Direttore ARPA Umbria
Durata mandato21 novembre 2014 –
31 dicembre 2019
PresidenteCatiuscia Marini

Assessore tecnico all'Ambiente della Regione Campania
Durata mandato2008 –
2010
PresidenteAntonio Bassolino

Presidente di APAT
Durata mandato1998 –
2001

Presidente del Comitato Scientifico Rifiuti del Ministero dell'ambiente
Durata mandato1988 –
1994

Assessore all'Ambiente del Comune di Milano
Durata mandato1995 –
1997
PresidenteSindaco Marco Formentini

Walter Ganapini (Reggio Emilia, 21 maggio 1951) è un ambientalista e dirigente d'azienda italiano, coordinatore del Comitato Scientifico del Progetto di sostenibilità della Fabbrica di San Pietro; membro onorario del Comitato Scientifico dell'Agenzia europea dell'ambiente, cofondatore di Legambiente ed ex presidente di Greenpeace Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù (1951-1974)[modifica | modifica wikitesto]

Il nonno materno Giovanni, sodale di Camillo Prampolini, è un piccolo proprietario agricolo della montagna appenninica, che non essendosi mai iscritto al Partito Nazionale Fascista vedeva impedito alle figlie anche il reclutamento come mondine; Alfredo, il nonno paterno anch'egli montanaro dell'area matildica e agricoltore, è invece di famiglia cattolica. Il padre Armando, per quasi cinque anni prigioniero dato per disperso in Unione Sovietica fino a che i comandi sovietici non lo fecero incontrare con Di Vittorio e Santi, dirigenti della ricostituita CGIL, e la madre Lidia, entrambi operai e di sinistra, con grandi sacrifici fecero studiare lui e la sorella Bruna, poi nota per l'attività di cooperazione con l'Africa Australe (condotta con il marito Giuseppe Soncini) e l'amicizia con Nelson Mandela e altri leader dell'African National Congress.

Dall'adolescenza si forma con don Giuseppe Dossetti. Si iscrive al liceo classico: fra i suoi docenti spiccano Lazzaro Padoa (grecista, musicista ed esponente della Comunità Ebraica), Ermanno Dossetti, Giancarla Codrignani.
Arriva il Sessantotto e, nel clima di quel tempo, alterna letture a lavori estivi in mercati e cantine per pagarsi gli studi. Viene denunciato per “resistenza a pubblico ufficiale” per essere stato tra i tanti che non avevano consentito l'interruzione della prima rappresentazione del Mistero buffo di Dario Fo, organizzato da un circolo culturale privato solo per i suoi associati. Evita la condanna, grazie anche alla difesa di Umberto Terracini e Guido Calvi. Dopo una notte di discussione con Alberto Franceschini che usciva dal PCI (soltanto dopo si verrà a sapere che si accingeva a unirsi a Renato Curcio), decide di aderire a quel partito. Entra nella redazione bolognese di Inchiesta (quella di Capecchi, Aymone, Barbagli, Gattullo, Salvati, Balbo e Beccalli, Biasco e Brusco). Dalla lettura di Le dimensioni del potere di G.B. Zorzoli nasce la scelta di iscriversi alla facoltà di Chimica dell'Università di Bologna. Si appassiona ai temi dell'ambiente grazie a seminari organizzati a Reggio Emilia da Osvaldo Piacentini e da Antonio Moroni, fondatore della Società Italiana di Ecologia. Sempre a Reggio Emilia organizza cicli di conferenze, cui partecipano Laura Conti, Giorgio Nebbia, G.B. Zorzoli, Marcello Cini, Umberto Colombo, Giuseppe Campos Venuti, Antonio Cederna. Entra nella redazione della rivista Sapere diretta da Giulio Maccacaro. Scomparso prematuramente Maccacaro, e consumata la “scissione” dei nuclearisti dal gruppo promotore, partecipa alla fondazione di “SE – Scienza/Esperienza”.

Attività ambientalista (1975-2010)[modifica | modifica wikitesto]

Fonti rinnovabili e pianificazione energetica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975 lascia l'esperienza di Presidente di Consiglio di Quartiere, con i risultati raggiunti del completamento dei servizi medici e bibliotecari e la realizzazione di miniappartamenti per anziani.
Eletto in Consiglio Comunale, si dimette per evitare conflitti di interesse in quanto inizia il proprio percorso professionale, in forma precaria, nel CRPA (Centro Ricerche consortile[1] dell'Università di Bologna con Enti Locali di Reggio Emilia). Lì dà vita al nuovo settore delle applicazioni in agricoltura di fonti rinnovabili di energia (solare termico e fotovoltaico, biogas) e delle tecnologie per la soluzione dei problemi ambientali dell'agroindustria (compostaggio, fitodepurazione).

Dal 1976, nell'ambito del Progetto Finalizzato "Energetica" del CNR, è responsabile del settore “Rifiuti e biomasse” diretto da Giancarlo Chiesa al Politecnico di Milano. Nello stesso anno entra nel Consiglio di Amministrazione di AGAC, municipalizzata che gestiva (e gestisce oggi come Iren) acqua ed erogazione di gas nel territorio reggiano: diventa quindi uno dei promotori e realizzatori dell'esperienza di cogenerazione e teleriscaldamento nota come RETE (Reggio Emilia Total Energy)[2] cronologicamente la seconda del tipo, in Italia, dopo quella di Brescia, e pone le basi per la telegestione e il telecontrollo degli impianti di depurazione gestiti dall'Azienda.

Nel 1978 è tra i fondatori di Legambiente, allora Lega per l'Ambiente-ARCI, del cui Direttivo ha fatto parte per oltre due decenni.
Nel 1979 è assistente, in materia di pianificazione energetica, del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Lanfranco Turci: in pochi mesi viene elaborato e approvato il primo Piano Energetico regionale di questo Paese.

Nel 1981 approda in ENEA chiamato da Umberto Colombo, prendendo parte come ricercatore ad analisi e progettazione di sistemi di gestione dei rifiuti, dalle piccole isole italiane alla Capitale, e di sistemi energetici basati su fonti rinnovabili.

Università, attività istituzionale e prevenzione ambientale[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'esperienza della docenza universitaria a contratto alla Facoltà di Chimica industriale all'Università Ca' Foscari Venezia (e poi alla Facoltà di Ingegneria alla Università degli Studi di Udine, alla Università Statale e al Politecnico di Milano) oltre a tenere corsi per tecnologi energetici e pianificatori ambientali di Paesi in Via di Sviluppo per conto del Ministero degli Affari Esteri: alla fine del 1982, per tre mesi, assume il ruolo di Project Manager ‘Risorse ambientali ed energetiche’ all'Organizzazione internazionale del lavoro, Training and Vocational Center di Torino.

A cavallo tra il 1983 e il 1984 trascorre alcuni mesi in Giamaica, per una valutazione d'impatto ambientale relativa a progettazione, realizzazione e gestione di opere miniidroelettriche in area di foresta tropicale umida, che lo porta a collaborare con Patrick Fairbairn del MIT, con risultati positivi per l'ambiente giamaicano e per la Cooperazione Italiana.

Sempre nei primi anni Ottanta, con Aldo Bonomi, Alberto Magnaghi, Lapo Berti, tiene a Milano un corso, voluto da Giuseppe De Rita e Rossana Rossanda, per la formazione delle prime figure di “Agenti per lo sviluppo del territorio”. Con Giovanna Melandri, Giancarlo Pinchera e Paolo Degli Espinosa viene chiamato a progettare l'Ecoistituto italiano, mai concretizzato per le divergenze sorte nel neonato mondo "verde", iniziativa politica che mai condivise, ritenendo che per definizione l'ambientalismo dovesse essere “anticorpo ed enzima trasversale”.

Dal 1988 al 1994 presiede il Comitato Scientifico Rifiuti del Ministero dell'ambiente istituito ai sensi della L. 441/87. Nel 1994 è selezionato come Membro Effettivo del Comitato Scientifico dell'Agenzia Europea dell'ambiente mantenendo la carica sino al 2002 anno in cui, unico italiano, è designato Membro Onorario.

Alla fine del 1994 accetta l'offerta del Sindaco di Bologna Walter Vitali di presiedere le Municipalizzate per l'ambiente (AMIU) e per acqua e gas (ACOSER), fondendole in SEABO (oggi Hera).

Nello stesso periodo a Napoli collabora a supporto del Prefetto Umberto Improta nella gestione commissariale della Crisi dei rifiuti in Campania che riesce a sottrarre, per allora, il controllo delle discariche, a partire da quella di Pianura, alla Camorra.

A Bologna, dopo aver rifiutato la proposta di divenire Assessore Comunale all'Ambiente dopo le elezioni della primavera ‘95, accetta il ruolo di Consigliere del Sindaco in materia di rifiuti.

Nello stesso anno, il Sindaco Marco Formentini lo nomina Assessore all'Ambiente di Milano per risolvere l'“emergenza rifiuti” che soffoca la città. I frutti del lavoro si vedono: il Financial Times titola in prima pagina “Milan shows the way” in tema di rifiuti; gli stessi sono i titoli del Frankfurter Allgemeine Zeitung; con Italo Rota realizza le "Riciclerie di quartiere". Viene ideata la campagna di comunicazione AMSA “Separati in casa” che vince il Premio per la Comunicazione Ambientale e viene affidato a Emilio Tadini e Mimmo Rotella il disegno dei cassonetti per la raccolta della carta che i visitatori dello SMAU, in Fiera, incontravano già all'uscita della Metropolitana.

Su sollecitazione del Ministero dell'Ambiente collabora con il Prefetto di Bari e il Presidente della Regione Puglia nella gestione delle emergenze “acqua” e “rifiuti”.

Il Comune di Roma, nel 1997, gli affida la presidenza di AMA[3] e i risultati non tardano ad arrivare: nel luglio-agosto di quell'anno vengono installati 24.000 contenitori per la raccolta differenziata sino ad allora totalmente assenti nella Capitale. Lasciata la società regionale "Lombardia Risorse" dove, con il suo team, sviluppò grandi progetti di risanamento e prevenzione ambientale (fino al Masterplan del Bacino Padano) e di innovazione energetica, viene chiamato nel 1998 dal Governo Prodi I a presiedere e rilanciare l'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ANPA), da cui completa e rende operativa la rete delle ARPA: supera (Governo Amato II) la selezione pubblica per la riconferma nel ruolo, che mantiene fino al luglio 2001, quando il Governo Berlusconi II lo estromette con atto annullato, in quanto illegittimo, con sentenza esecutiva del TAR del Lazio nel 2011. Nel 2002 collabora con il Sindaco Walter Veltroni all'aggiornamento dei programmi capitolini in materia di applicazione alla realtà romana della normativa italiana ed europea nel campo dei rifiuti.

A fine 2002 diventa presidente di NET (net significa "pulito" in friulano), la società ambientale del Comune di Udine e collabora alla redazione della parte ambientale del programma elettorale di Riccardo Illy candidato alla Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel 2005 fonda l'istituto di analisi e certificazione ambientale ed energetica “Macroscopio” che dirige sino al 2007.

Dal 2005 al 2007 è presidente di Greenpeace Italia[4]. Durante la presidenza di Greenpeace ha svolto diverse azioni di sensibilizzazione ambientale insieme al comico Beppe Grillo.

Nel 2007 viene eletto presidente di AssoSCAI – Associazione per lo Sviluppo della Competitività Ambientale di Impresa (confluita in Kyoto Club[5]) e Membro del Senato Accademico della “Casa della Carità” voluta dal card. Carlo Maria Martini e diretta da don Virginio Colmegna.

Dal 2008 al 2010 ricopre il ruolo di Assessore tecnico all'ambiente della Regione Campania[6]: in questa veste stabilizza, in collaborazione con l'Esercito Italiano e gli Organi dello Stato, la gestione del ciclo dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dall'avvio del recupero degli impianti di selezione; disegna inoltre la nuova strategia in tema di risanamento e gestione integrata delle risorse idriche e di bonifica dei siti contaminati.
Nel luglio 2008, in un incontro con membri di comitati civici e associazioni ambientaliste, Ganapini ha dichiarato di aver ricevuto pressioni dai servizi segreti italiani affinché non divulgasse notizie importanti sull'emergenza rifiuti in Campania, per non mettere in cattiva luce l'operato delle amministrazioni precedenti e quella dell'allora commissariato governativo[7].

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Condannato assieme a due dirigenti della Regione Campania a risarcire dalla Corte dei Conti un danno erariale di 9.081.087,00 euro (cifra ridotta a 200.000 euro dal Consiglio di Stato) per non aver riscosso le multe per le violazioni al codice ambientale. La sentenza è stata depositata il 5 maggio 2014. A difesa di Walter Ganapini si è schierato il giornalista Gian Antonio Stella del Corriere della Sera[8] con un editoriale del 4 giugno 2014 titolato "Paga l'assessore onesto"[9]. Sempre a difesa di Ganapini Federico Geremicca del Corriere del Mezzogiorno ha scritto in data 4 febbraio 2016 "La condanna per lui suona beffarda, se si considera che fu proprio Ganapini a sollevare per primo il velo sullo scandalo della pessima depurazione degli impianti affidati ad Hydrogest, compreso quello di Cuma".[10][11]

Con sentenza depositata il 19 aprile 2024, la Corte dei conti sezione giurisdizionale Regionale per l'Umbria, ha assolto Walter Ganapini, Catiuscia Marini e altri dall'accusa di Danno erariale, accertando l’insussistenza di qualsiasi profilo di antigiuridicità nell’operato degli amministratori[12][13].

Progetto Fra' Sole[modifica | modifica wikitesto]

Con Fra' Mauro Gambetti dell'ordine dei frati minori conventuali, allora Padre Custode del Sacro Convento e Giuseppe Lanzi Amministratore Delegato di Sisifo, in qualità di Direttore Generale della Agenzia regionale per la protezione ambientale dell'Umbria nell'Agosto del 2017 promuove il Progetto di Sostenibilità del Complesso Monumentale del Sacro Convento di Assisi - Fra' Sole Assisi - che vede insieme la Custodia del Sacro Convento, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale dell'Umbria, Sisifo - Sostenibilità e Resilienza con il sostegno di Novamont; inserito nella European Circular Economy Stakeholder Platform e con numerose partnership Archiviato il 23 luglio 2019 in Internet Archive., il progetto è diventato punto di riferimento per il mondo della Finanza etica e della Economia circolare. Il Progetto Fra Sole ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:

Il 27 dicembre 2023, il Report di Sostenibilità di Fra' Sole[21] con prefazione di Ganapini, e quello di The Economy of Francesco Global Event 2022[22][23] con prefazione del Vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, sono stati consegnati da Giuseppe Lanzi a Papa Francesco[24]

Progetto Fabbrica di San Pietro[modifica | modifica wikitesto]

Dal dicembre 2019, su nomina del Cardinal Mauro Gambetti[25], vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e per le ville pontificie di Castel Gandolfo, arciprete della basilica di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, Ganapini è Coordinatore del Comitato Scientifico del Progetto per la sostenibilità della Basilica e della Fabbrica di S.Pietro[26][27].

Il Comitato è composto da[28]: Sr. Helen Alford, Enrico Alleva, Vincenzo Balzani, Leonardo Becchetti, Federico Maria Butera, Matteo Giuliano Caroli, Maurizio Decastri, Gianluigi De Gennaro, Francesco de Leonardis, Mauro Magatti, Roberto Morabito, Antonello Pasini, Chiara Tonelli. Segretario Giovanni Pingitore, coordinatore operativo Giuseppe Lanzi.

Incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Walter Ganapini, La risorsa rifiuti, Milano, 1978 ETAS Libri.
  • Walter Ganapini, Oltre l’ecologia, Milano, ETAS Libri, 1980.
  • Walter Ganapini, Ambiente made in Italy, Piacenza, 2004 Alberti.
  • Walter Ganapini (a cura di), Bioplastiche: un caso studio di bioeconomia in Italia, prefazione di Corrado Clini, introduzione di Catia Bastioli, Milano, Edizioni Ambiente, 2012, edizione inglese: Bioplastics: a case study of bioeconomy in Italy.
  • Leonardo Becchetti, Next una nuova economia è possibile, Milano, Albeggi Edizioni, 2014, ISBN 978-88-98795-04-8. A cura di Franco Menaglia Contributi di Valentino Bobbio, Giovanni Battista Costa, Walter Ganapini
  • Simone Morandini, Custodire Futuro: etica nel cambiamento, Milano, Albeggi Edizioni, 2015, ISBN 978-88-98795-01-7. Prefazione Walter Ganapini

Ha pubblicato inoltre monografie sui temi dell'energia e dell'ambiente e oltre 70 lavori scientifici e tecnici su riviste italiane e internazionali tra le quali:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CRPA Soc Cons p A, CRPA - 50esimo, su CRPA - 50esimo. URL consultato il 2 maggio 2024.
  2. ^ Progetto R.E.T.E. (Reggio Emilia Total Energy). URL consultato il 2 maggio 2024.
  3. ^ "L'emergenza rifiuti? una finzione per fare soldi!" Ganapini, ex presidente di greenpeace, affonda il colpo.
  4. ^ Copia archiviata (PDF), su ecodallecitta.it. URL consultato il 20 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2012).
  5. ^ Home, su Kyoto Club, 22 aprile 2024. URL consultato il 2 maggio 2024.
  6. ^ Walter Ganapini rassegna le dimissioni da presidente. Greenpeace lo ringrazia per il lavoro svolto.
  7. ^ Ganapini servizi segreti presidenza della repubblica, 1-4 Jul 2008, su wikileaks.org, Wikileaks. URL consultato il 13 giugno 2013 (archiviato il 13 giugno 2013).
  8. ^ Paga l'assessore onesto, su paperzz.com, p. 35.
  9. ^ Disastro ambientale. Paga l’assessore onesto, su vita.it. URL consultato il 22 Maggie 2018.
  10. ^ Multe non riscosse, confermata condanna della Corte dei conti per l’ex assessore Ganapini, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 18 Maggie 2018.
  11. ^ Vincenzo Iurillo, Campania, fondatore di Legambiente ed ex assessore condannato da Corte dei Conti, in Il Fatto Quotidiano, 29 maggio 2014.
  12. ^ T. G. R. Umbria, Nomine Arpa, la Corte dei Conti assolve Catiuscia Marini, su RaiNews, 19 aprile 2024. URL consultato il 21 aprile 2024.
  13. ^ Daniele, Arpa, proroga dell'incarico di Ganapini: assolta tutta l'ex giunta regionale, su Umbria 24, 19 aprile 2024. URL consultato il 21 aprile 2024.
  14. ^ Premio “Verso un’economia circolare” 2018, su frasole.sisifo.eu. URL consultato il 14 aprile 2023.
  15. ^ Saint Francis of Assisi: rendering a religious community sustainable and circular” 2018, su circulareconomy.europa.eu. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  16. ^ Fra’ Sole nella European Circular Economy Stakeholder Platform” 2018, su frasole.sisifo.eu. URL consultato il 14 aprile 2023.
  17. ^ Fra’ Sole riceve la targa per il Premio Sviluppo Sostenibile 2019” 2019, su frasole.sisifo.eu. URL consultato il 14 aprile 2023.
  18. ^ IL Canto di Assisi (PDF), su frasole.sisifo.eu. URL consultato il 14 aprile 2023.
  19. ^ Progetto Fra' Sole primo Classificato nella categoria Servizi, il Progetto di Sostenibilità del Sacro Convento di Assisi, su frasole.sisifo.eu. URL consultato il 14 aprile 2023.
  20. ^ LA GUIDA per comunità e parrocchie sull’ecologia integrale, a cura di Andrea Stocchiero, policy officer FOCSIV – Volontari nel Mondo, Roma, FOCSIV, 2020 (PDF), su focsiv.it. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  21. ^ (IT) Giuseppe Lanzi e Massimiliano Muggianu, Fra' Sole - Report di Sostenibilità 2017 - 2022 Edizione Speciale (PDF), Prefazione: Walter Ganapini, Bassano del Grappa, Sisifo Società Benefit, ISBN 979-12-210-5001-1. URL consultato il 24 aprile 2024.
  22. ^ (IT) Giuseppe Lanzi e Massimiliano Muggianu, The Ecology of Francesco - Il processo di cura del creato nell'evento di Assisi (PDF), Prefazione: Domenico Sorrentino, Bassano del Grappa, Sisifo Società Benefit. URL consultato il 24 aprile 2024.
  23. ^ (EN) Giuseppe Lanzi e Massimiliano Muggianu, The Ecology of Francesco - Care for creation, the journey, at the Assisi event (PDF), Preface: Domenico Sorrentino, Bassano del Grappa, Sisifo Società Benefit. URL consultato il 24 aprile 2024.
  24. ^ Redazione, Consegnati a Papa Francesco i report di sostenibilità di EoF e Fra’ Sole, su Sisifo, 28 dicembre 2023. URL consultato il 24 aprile 2024.
  25. ^ Emissioni 0, su basilicasanpietro.va. URL consultato il 27 aprile 2024.
  26. ^ Walter Ganapini: così porterò San Pietro a impatto zero, su repubblica.it. URL consultato il 14 aprile 2023.
  27. ^ Walter Ganapini curerà il progetto per rendere la basilica di San Pietro a emissioni zero, su stampareggiana.it. URL consultato il 14 aprile 2023.
  28. ^ Emissioni 0, su basilicasanpietro.va. URL consultato il 27 aprile 2024.
  29. ^ CERTIFICATE, su media.licdn.com, 18 marzo 2002. URL consultato il 14 aprile 2023.
  30. ^ Nuovo Comitato Etico, su eticasgr.it, 15 dicembre 2014. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  31. ^ Il Comitato Etico di Etica Sgr si rinnova: il benvenuto del Presidente Ugo Biggeri, su eticasgr.it, 12 dicembre 2017. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  32. ^ Walter Ganapini diventa presidente di Sisifo Italia, su Vita.it. URL consultato il 20 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2013).
  33. ^ Comitato scientifico, su fimaonline.it. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  34. ^ Giunta regionale nomina Walter Ganapini direttore generale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, su regione.umbria.it. URL consultato il 22 novembre 2014.
  35. ^ Giornata Mondiale del Suolo: una risorsa troppo spesso aggredita - Vatican News, su www.vaticannews.va, 5 dicembre 2023. URL consultato l'8 maggio 2024.
  36. ^ Comitato tecnico scientifico, su Re Soil Foundation. URL consultato l'8 maggio 2024.
  37. ^ Energy for Rural and Island Communities Proceedings of the Second International Conference, Held at Inverness, Scotland, 1–4 September 1981, su sciencedirect.com.
  38. ^ C.R.P.A. S.p.A. - Dotazioni e referenze - Settori - Ambiente - Indagini sulle caratteristiche dei rifiuti, su crpa.it. URL consultato il 21 maggio 2018.
  39. ^ Farm and Forest Biomass, Biomass, Anaerobic Digestion - Scribd.

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