Vladislav Aleksandrovič Ozerov

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Vladislav Aleksandrovič Ozerov

Vladislav Aleksandrovič Ozerov (Kazanskoe, 11 ottobre 1769Krasnyj Jar, 17 settembre 1816) è stato un drammaturgo e scrittore russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vladislav Aleksandrovič Ozerov nacque in una famiglia nobile, figlio del direttore del dipartimento forestale presso il Ministero delle finanze; Ozerov si diplomò alla Scuola militare nel 1787.[1] Dal 1804 al 1808 lavorò nel dipartimento di silvicoltura, dedicandosi contemporaneamente alla drammaturgia.[1][2]

Ozerov combatté durante la guerra russo-turca del 1787-1792, e fu nominato aiutante di campo capo del primo corpo cadetto.

Iniziò la sua carriera di autore come sostenitore della scuola neoclassica,[3]scrivendo odi, favole e liriche, dopo di che si dedicò alla drammaturgia, come imitatore del teatro classico francese, ma vicino anche alle tendenze preromantiche, introducendo l'elemento sentimentalistico e approfondendo l'analisi psicologica dei personaggi.[4][5]

Il tradizionale contrasto tra dovere e passione venne affrontato con una visione sentimentale.[1] I monologhi dei suoi protagonisti, il cui diritto all'amore e alla felicità è represso da tradizioni malvagie e dall'autoritarismo della generazione precedente, furono intrisi di effusioni elegiache.[1]

Dopo la tragedia di esordio La morte di Oleg (Jaropolk i Oleg, 1798), ottenne ai suoi tempi grande successo con le tragedie successive Edipo ad Atene (Edip v Afinach, 1804), di soggetto greco classico, Fingal (1805), un soggetto tratto dalla poesia ossianica, Dimitrij Donskoj (1807), un soggetto basato sulla storia russa, riguardante la famosa battaglia di Kulikovo, che suscitò entusiasmi grazie anche all'atmosfera contemporanea, avversa a Napoleone Bonaparte,[5] e Polissena (Poliksena, 1809), che ricevette meno consensi delle precedenti opere.[6][2][7]

Il successo delle sue tragedie, contribuì allo nascita di una scuola nazionale russa di recitazione, alla quale parteciparono attori come Ekaterina Semënova e Vasilij Andreevič Karatygin.[6][1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La morte di Oleg (Jaropolk i Oleg, 1798);
  • Edipo ad Atene (Edip v Afinach, 1804);
  • Fingal (1805);
  • Dimitrij Donskoj (1807);
  • Polissena (Poliksena, 1809).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Ozerov, Vladislav Aleksandrovich, su encyclopedia2.thefreedictionary.com. URL consultato il 2 maggio 2019.
  2. ^ a b (EN) Reference Guide to Russian Literature, su books.google.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  3. ^ (EN) Vladislav Ozerov, su oxfordreference.com. URL consultato il 2 maggio 2019.
  4. ^ Ozerov, Vladislav Aleksandrovič, su sapere.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  5. ^ a b Ozerov, Vladislav Aleksandrovič, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 456.
  6. ^ a b Vladislav Aleksandrovič Ozerov, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 maggio 2019.
  7. ^ (EN) Classics in Russia 1700-1855: Between Two Bronze Horsemen, su books.google.it. URL consultato il 2 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) Michail Arkadievič Gordine, Vladislav Ozerov, San Pietroburgo, éd. Iskousstvo, 1991.
  • Ettore Lo Gatto, I miei incontri con la Russia, Milano, Mursia, 1976.
  • Ettore Lo Gatto, Letteratura russa, Roma, Paolo Cremonese Editore, 1928.
  • Ettore Lo Gatto, Storia della letteratura russa, Firenze, Sansoni, 2000.
  • (EN) D. S. Mirskij, A History of Russian Literature, Northwestern University Press, 1999.
  • (RU) Ozerov, Vladislav Alexandrovič, in Russkie pisateli, IV, Mosca, 1999.
  • (CS) Vladimír Svatoň, Ozerov, Vladislav Alexandrovič, in Slovník spisovatelů, Sovětský svaz., II, Praga, Odeon, 1978.
  • Dmitrij Petrovič Svjatopolk-Mirskij, Storia della letteratura russa, Milano, Garzanti, 1995.
  • (EN) Victor Terras, A History of Russian Literature, New Haven, Yale University Press., 1991.

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