Vittore I di Napoli

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Vittore (V secoloNapoli, 8 febbraio dopo il 495/496) è stato un vescovo romano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le Gesta episcoporum Neapolitanorum[1] e il Catalogus episcoporum Neapolitanorum[2] il vescovo Vittore (Victor episcopus) è stato il 19º vescovo di Napoli, successore di Sotero e predecessore di santo Stefano I, e governò la sua Chiesa per 11 anni e 10 mesi, verso la fine del V secolo.[3][4]

Vittore è storicamente attestato da diversi documenti coevi. Nella Vita Sancti Severini, abate del Norico,[4][5] si racconta che fu incaricato da papa Gelasio I, nel 492, di accogliere e deporre le spoglie di san Saverino nel mausoleo fatto appositamente costruire nei pressi di Napoli, a Pizzofalcone.[6]

Il nome di Vittore appare poi in alcune lettere dello stesso papa Gelasio I,[5] che affidò al vescovo napoletano, assieme ad altri vescovi campani, alcuni delicati incarichi: giudicare la causa tra il diacono Stefano e l'arcidiacono Faustino; istruire un processo contro due laici, Benenato e Mauro, di Benevento, accusati di aver violato alcuni diritti ecclesiastici; ristabilire la correttezza delle celebrazioni liturgiche nella chiesa di Sant'Agata nel fundus Caclanus.[6]

Le Gesta episcoporum Neapolitanorum riferiscono che Vittore fece costruire due chiese fuori le mura di Napoli, una dedicata a Santo Stefano protomartire, e l'altra a Sant'Eufemia nel rione Sanità.[3][7]

Nel calendario marmoreo napoletano la deposizione di san Vittore è ricordata l'8 febbraio.[3][5][8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Gesta episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 408-409.
  2. ^ (LA) Catalogus episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 437.
  3. ^ a b c (FR) Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. II, p. 2275.
  4. ^ a b Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, p. 74.
  5. ^ a b c Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII, p. 226.
  6. ^ a b (FR) Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. II, p. 2274.
  7. ^ Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, pp. 79-80.
  8. ^ Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, pp. 80-81.
  9. ^ (LAFR) Hippolyte Delehaye, Hagiographie napolitaine, Analecta bollandiana, nº 57, 1939, pp. 12-13.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Napoli Successore
Sotero prima del 492 - dopo il 495/496 santo Stefano I