Vincenzo Guerrieri Gonzaga

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vincenzo Guerrieri Gonzaga
NascitaFermo, 1495
MorteMantova, 30 giugno 1563
Cause della mortemorte naturale
Luogo di sepolturaMantova, chiesa di San Domenico
Dati militari
Paese servito Marchesato di Mantova
Gradocapitano
Comandantitruppe di Casale
BattaglieAssedio di Casale (1555)
Capitano del Lago di Mantova[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Vincenzo Guerrieri Gonzaga (Fermo, 1495Mantova, 30 giugno 1563) è stato un politico e condottiero italiano, fu il capostipite della famiglia Guerrieri Gonzaga di Mantova.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Guerrieri di Fermo e Guerrieri Gonzaga di Mantova.
Mantova, Torre della Gabbia.

Era figlio di Giovan Francesco Guerrieri da Fermo, che nel 1503 ospitò il marchese di Mantova Francesco II Gonzaga di ritorno dal Regno di Napoli, dopo aver combattuto gli spagnoli. Vincenzo ritornò a Mantova al seguito del marchese Francesco, accompagnato dai fratelli Ludovico e Giovanni Battista. Per la loro fedeltà alla casa Gonzaga, ottennero nel 1506 il privilegio di affiancare il loro cognome a quello dei Gonzaga.

Nel 1516 Vincenzo ottenne il titolo di camerarius del marchese. Nel 1519 Federico II Gonzaga lo nominò cavaliere e nel 1526 ottenne in regalo la torre della Gabbia, imponente edificio appartenuto ai Bonacolsi. Nel 1532, in qualità di "maestro delle stalle" gonzaghesche venne inviato presso l'imperatore Carlo V per omaggiarlo di alcuni cavalli delle loro scuderie.

Dopo l'acquisizione del marchesato del Monferrato da parte dei Gonzaga, Vincenzo venne inviato a Casale nel 1544 in qualità di castellano e comandante delle truppe del luogo. Nel 1555 subì l'assedio del castello di Casale da parte delle forze francesi, alleate con i Savoia, e Vincenzo dovette arrendersi. Dopo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559, fu inviato in missione in Francia per trattare la restituzione dei territori occupati dai francesi nel Monferrato.

Morì a Mantova nel 1563 e venne sepolto nella chiesa di San Domenico.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sposò Francesca Soardi ed ebbero cinque figli:[2]

  • Tullio (Tullo) (?-1592), primogenito e primo conte di Mombello; continuò la dinastia
  • Lodovico (?-1589)
  • Olimpia, sposò il conte Massimiliano D'Arco
  • Lucrezia, sposò Francesco conte di Rho
  • Violante, sposò il conte Claudio D'Arco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, in Fonti e Studi, serie I, XXI, Parma, presso la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 2017, ISBN 978-88-941135-5-6.
  2. ^ Treccani.it. Guerrieri Vincenzo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]