Vincenzo Carrari

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Vincenzo Carrari (Ravenna, 14 settembre 1539Ravenna, 1596) è stato un letterato e storico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Ravenna da Mario e Giovanna Andreoli.

Studiò Diritto nell'ateneo bolognese, e poi all'Università di Ferrara, dove ottenne la laurea in utroque iure. Tornato a Ravenna, prese gli ordini sacerdotali. Fu canonico della cattedrale ravennate.

Vita ecclesiale[modifica | modifica wikitesto]

La sua fama di oratore lo portò a Roma, dove fu ascoltato da Papa Gregorio XIII a proposito di una disputa in corso tra le arcidiocesi di Ravenna e di Bologna. Nel 1584 fu nominato canonico del Duomo di Ravenna.

Attività pubblicistica[modifica | modifica wikitesto]

Carrari fu scrittore molto attivo, soprattutto in campo letterario e di erudizione storica. Delle sue opere, solo una piccola parte fu stampata. Il resto è andato perduto.

Fu membro dell'Accademia dei Selvaggi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Letterarie[modifica | modifica wikitesto]

In latino
  • 1584 De medico atque illius erga aegros officio (Ravenna)
  • 1588 Vita Desiderii Spreti historici Ravennatis (Venetiis)
In italiano
  • 1572 Orazione per l'elezione di papa Gregorio XIII (Bologna)
  • 1577 Esposizione sopra la canzone estravagante "Quel ch'à la nostra natura in sé più degno" di Francesco Petrarca (Macerata)
  • 1578 Vita di mad. Cristina Racchi Lunardi
  • 1584 Dell'utilità della morte (Ravenna), composta in occasione della morte del pittore forlivese Luca Longhi

Storiche[modifica | modifica wikitesto]

Carrari scrisse monografie sulle più importanti famiglie nobiliari della sua regione. Di esse ne fu stampata soltanto una:

  • 1583 Historia de' Rossi parmigiani (Ravenna),
  • Istoria di Romagna. Questo lavoro, senza dubbio l'opera più pregevole di Carrari, rimase in gran parte inedito. Manoscritti dell'opera si trovano nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, nella Classense di Ravenna e nella Saffi di Forlì. Nel 1880 Olindo Guerrini e Corrado Ricci iniziarono la pubblicazione dell'opera, fermandosi però a un quarto del totale. Solo nel 2007-2009 è stata pubblicata la prima edizione completa dell'opera (in due volumi), a cura di Umberto Zaccarini (1933-2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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