Vincenzo Campanari

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Vincenzo Campanari

Vincenzo Campanari (Tuscania, 27 luglio 1772Tuscania, 13 giugno 1840) è stato un archeologo e poeta italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia benestante; i genitori gli morirono presto e venne cresciuto da una zia.

Nel 1798 si sposa con Matilde Persiani dalla quale ebbe tre figli Domenico, Carlo e Secondiano, pochi anni dopo nel 1812 venne a mancare la moglie. Una volta finiti gli studi di lettere e archeologia si trasferì a Roma dove conobbe Francois Marius Granet.

Nel 1829 iniziò a scavare a Vulci dove trovò molti reperti che furono esposti negli anni seguenti anche al British Museum di Londra.

Nel 1839 grazie ad alcuni scavi che stava facendo nella necropoli di Carcarello a Tuscania scoprì la Tomba Vipinana, con al suo interno oltre 24 sarcofagi (o 27).[1] Il Campanari espose i sarcofagi ritrovati nel proprio giardino, nella stessa posizione in cui li aveva trovati, creando, di fatto, il primo museo dedicato agli etruschi,[2] che venne ammirato anche dal famoso scrittore George Dennis.

Morì il 13 giugno 1840.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La necropoli sul sito Canino.info
  2. ^ Il Museo archeologico sul sito del comune di Tuscani, su comune.tuscania.vt.it. URL consultato il 15 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sopra la grande lapida etrusca rinvenuta in Perugia nell’ottobre 1823
  • Dell’urna con basso rilievo ed epigrafe di Arunte figlio di Lare, trionfatore etrusco
  • Notizie di Vulcia antica città etrusca
  • Poesie sacre e profane
  • La caduta della Marta presso la città di Toscanella
  • Memorie intorno al progetto di un parziale prosciugamento del lago di Marta

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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