Via delle Vecchie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Via delle Vecchie
Ferrara, casa di Giovanni Boldini all'angolo tra via delle Vecchie e via Savonarola.
Altri nomiStrada del Tura
Nomi precedentiStrada delle Vecchie
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFerrara
Mappa
Map
Coordinate: 44°50′00.02″N 11°37′26.8″E / 44.83334°N 11.62411°E44.83334; 11.62411

Via delle Vecchie, o semplicemente via Vecchie, unisce via Savonarola con via Saraceno, a Ferrara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome si pensa possa derivare dalle ultime vecchie dame della casata degli estensi che vi abitarono. La via è del resto vicina a palazzo Pareschi, un tempo palazzo Estense con un parco detto Belvedere. La nobiltà ferrarese soggiornò a lungo nel palazzo e l'area appartiene al nucleo urbano cittadino antecedente l'Addizione Erculea di Biagio Rossetti voluta da Ercole I d'Este[1].

Nella Ferrara che si stava ampliando l'area che oggi comprende la via fu compresa nella protezione delle mura cittadine a partire dal 1314, quando, reggente Pino della Tosa, la zona (il quartiere di Borgo di Sotto, ora Borgo Vado) venne inglobata grazie all'estensione delle difese costituite da una fossa e una recinzione che si spingevano a nord-est.[2]

Anche Lippa Ariosti abitò in via delle Vecchie, al numero 4 (un'altra sua residenza a Ferrara fu molto probabilmente in via del Carbone. La nobile bolognese seguì a Ferrara il marchese Obizzo III d'Este, ne divenne l'amante ed ebbe da lui 10 figli. Il marchese in punto di morte la sposò per legittimarne la discendenza.[3]

Epigrafe marmorea sulla casa natale di Giovanni Boldini

Tutti i principali palazzi della strada furono restaurati dopo la prima guerra mondiale ma questo non avvenne sempre in modo corretto. Sull'angolo con via Savonarola vi è la casa natale di Giovanni Boldini, e, quando l'artista era ancora in vita, vi è stata murata, sulla facciata principale, una lapide che ne ricorda la nascita.[4]

All'angolo con via Zemola si trova un palazzo (eretto nel XV secolo) che appartenne ad Alberto Bonacossi, fattore ducale di Niccolò III d'Este creato conte palatino da papa Niccolò V nel 1447.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il suo percorso si estende da via Saraceno a via Savonarola, di fronte alla chiesa di San Francesco.[5]

Strada del Tura[modifica | modifica wikitesto]

Questa antica denominazione è legata al celebre pittore Cosmè Tura che vi ebbe una sua abitazione in città e dove, probabilmente, vi morì.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ B.Zevi, p. 98.
  2. ^ Ravenna.LeMura, p. 31.
  3. ^ a b G.Melchiorri, pp. 157,158.
  4. ^ G.Melchiorri, p. 244.
  5. ^ C.Bassi 3, p. 140.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa di Lippa Ariosti in via delle Vecchie, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
  • Casa di Lippa Ariosti, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
    «Si suppone che questa sia stata una delle dimore in cui abitò la nobile antenata di Ludovico Ariosto, Lippa Ariosti, dopo essersi trasferita dagli alloggi di via del Carbone»