Via della Spada

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Via della Spada
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
Informazioni generali
Tipostrada urbana
Mappa
Map
Coordinate: 43°46′18.72″N 11°15′00.65″E / 43.771867°N 11.250181°E43.771867; 11.250181

Via della Spada è una strada urbana di Firenze, tra via de' Tornabuoni e piazza degli Ottaviani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La strada era un'antichissima direttrice di Firenze perché usciva dalla porta di San "Brancazio" (storpiatura del nome della vicina chiesa di San Pancrazio) nelle mura romane e altomedievali, prolungando il decumano e immettendosi poi nell'odierna via Palazzuolo e da lì per la strada verso Pistoia.

Il nome antico della strada era infatti via San Pancrazio, che venne cambiato sotto il Granduca Pietro Leopoldo nel nome attuale, per ragioni non conosciute. Guido Carocci ipotizza che possa esserci stata un'osteria o un'altra insegna che aveva come emblema una spada.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

All'angolo con via della Vigna Nuova si trova palazzo Dudley, dalla caratteristica forma a cuneo, già appartenente ai Rucellai e comprato dal conte di Northumberland sir Robert Dudley nel 1613; nel 1912-1913 venne riammodernato assumendo l'aspetto odierno. Anche il palazzo al numero 5 apparteneva ai Rucellai e venne unito al palazzo d'angolo sempre dal conte Dudley.

Al trivio con via del Sole e via delle Belle Donne si trova il tabernacolo di San Sisto papa, di grandi dimensioni, dipinto da affresco dal pittore trecentesco Niccolò di Tommaso. Più avanti si incontra l'abside della ex-chiesa di San Pancrazio, dove è stato incastonato un tabernacolo con una robbiana della Madonna col bambino e un Cristo dolente coronato di spine del XIX secolo, di un artista chiamato Iacovino. Fiancheggiando la chiesa, sulla strada si trova l'ingresso per la cappella del Santo Sepolcro, l'unica parte ancora consacrata della chiesa, dove si trova la tomba di Giovanni Rucellai fatta da Leon Battista Alberti sul modello del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Al n. 4 Francesco Bigazzi (1887) ricorda un perduto stemma dei Vallombrosani (di Santa Trinita) e l'iscrizione «della Badia di / Vallombrosa ristav. / da fondamti / l'an.° 1707».

Altre immagini[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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