Via Zamboni

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Via Zamboni
Via Zamboni in uno scatto di Paolo Monti
Nomi precedentiStrada San Donato
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBologna
Circoscrizionequartiere Santo Stefano
QuartiereIrnerio
Codice postale40126
Informazioni generali
Tipovia di comunicazione
Lunghezza900 m
IntitolazioneLuigi Zamboni
Collegamenti
InizioPiazza di Porta Ravegnana
FinePiazza di Porta San Donato
Mappa
Mappa di localizzazione: Bologna
Via Zamboni
Via Zamboni
Coordinate: 44°29′48.12″N 11°21′06.48″E / 44.4967°N 11.3518°E44.4967; 11.3518

Via Zamboni (Strè San Dunè in bolognese) è una strada storica del centro di Bologna, compresa nel quartiere Santo Stefano, che va dalle due Torri fino a Porta San Donato. Prende il nome dal patriota Luigi Zamboni ed è lunga circa un chilometro.[1]

La via è conosciuta per essere l'arteria principale della zona universitaria; attorno ad essa si dispiegano infatti numerosi edifici dell'Università di Bologna ospitanti biblioteche, dipartimenti e altri servizi, oltre a Palazzo Poggi, sede del rettorato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Via Zamboni durante i fatti di Bologna del marzo '77, fotografata dalla parte delle forze dell'ordine

Già attestata dal XI secolo, fino alla seconda metà dell'Ottocento era nota come Strada San Donato e prendeva il nome dall'omonima chiesa posta al civico 10. Prese l'attuale nome con una delibera del 1867, mantenendo il vecchio nome per la parte fuori le mura.[2]

L'odonimo ricorda Luigi Zamboni, che assieme a Giovanni Battista De Rolandis progettarono l'insurrezione poi fallita del 1794. Successivamente, nel 1912, al De Rolandis fu dedicata una via di nuova realizzazione che collega via Irnerio, aperta sempre in quegli anni, a via Zamboni.[3]

Dalla fine dell'Ottocento l'Università, su volontà del rettore Capellini e dei suoi successori, inizia ad estendersi man mano nel quadrante nord-orientale della città, che inevitabilmente gravita sull'asse di via Zamboni oltre che su quello di via Irnerio.[4][5]

Divenuta nel XX secolo il cardine della zona universitaria, viene dunque investita da tutti gli eventi della vita studentesca: durante il Sessantotto gli edifici universitari sono ripetutamente occupati e sgomberati.[6][7][8] Nel marzo del 1977 è teatro degli scontri tra studenti e forze di polizia, quando la via viene invasa dai blindati inviati per sgomberare le barricate.[9] Continuerà ad essere luogo di disordini anche negli anni '90 e duemila.[10][11]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Paleotti

Palazzi[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla sua distruzione avvenuta nel 1507, sulla strada San Donato si ergeva Palazzo Bentivoglio, residenza dei signori di Bologna.

Piazze[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta quattrocentesca di San Donato
  • Piazza San Donato, oggi intitolata ad Achille Ardigò, antistante l'omonima chiesa sconsacrata
  • Piazza Rossini, prospiciente il conservatorio musicale e la Basilica di San Giacomo
  • Piazza Verdi
  • Largo Respighi, intitolato al musicista Ottorino Respighi
  • Piazza Scaravilli, dedicata ad uno studente ucciso dalle brigate nere nel 1944
  • Largo Alfredo Trombetti, intitolato al linguista Alfredo Trombetti
  • Piazza Puntoni, dedicata al docente di letteratura greca Vittorio Puntoni

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Il murale di Luis Gutierres

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Università[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a Palazzo Poggi, sede del rettorato, via Zamboni ospita numerosi stabili dell'ateneo, tra cui la sede dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, i dipartimenti di Scienze Giuridiche, Filologia Classica e Italianistica, Filosofia e Comunicazione, Scienze Economiche, Scienze Geologiche e Matematiche.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Nella via sono presenti i seguenti musei universitari:

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca universitaria di Bologna è ospitata nel complesso di palazzo Poggi, tra i civici 33 e 35. Inoltre hanno sede varie biblioteche di dipartimento tra cui la Biblioteca di discipline umanistiche.

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro Comunale è il più importante teatro cittadino e si affaccia sulla Piazza Verdi, dove un tempo sorgeva Palazzo Bentivoglio.

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Tra il civico 38 e piazza Scaravilli è presente un murale realizzato dall'artista colombiano Luis Gutierres nel 1988, in occasione del nono centenario dell'Università. Esso è dedicato ai 500 anni della conquista dell'America ed è stato restaurato nel 2014.[12]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Via Zamboni, su bolognawelcome.com. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  2. ^ Zamboni, Luigi, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  3. ^ De Rolandis (Via Giovan Battista), su originebologna.com. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  4. ^ Il piano Capellini per l'Università, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  5. ^ Nuovi istituti universitari, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  6. ^ Occupazioni all'Università, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  7. ^ Sgomberate le facoltà occupate, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  8. ^ Occupazione della mensa universitaria, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  9. ^ Blindati in via Zamboni. La polizia occupa la zona universitaria, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  10. ^ Sgomberata l'aula studio di via Zamboni 36 e le case occupate in via del Pratello, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  11. ^ Disordini all'Università, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  12. ^ Il murale di Luis Gutierrez in via Zamboni, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 14 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrizia Romagnoli, Buonasera via Zamboni: guida al quartiere universitario, 1999.
  • 6: Strada Maggiore, via Zamboni, Bologna, Santarini, 1995.
  • Eugenio Riccomini, Carmen Lorenzetti (a cura di), E via dicendo: percorsi di via Zamboni, illustrazione di Manuela Marchesan, Bologna, Editrice compositori, 1997
  • Verso il ‘77. Propaganda in via Zamboni, in “Annale dell'Istituto Antonio Gramsci Emilia-Romagna”, 2000, n. 2-3.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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