Via Miranese

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Strada provinciale 32 Miranese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Veneto
Province  Venezia
Dati
ClassificazioneStrada provinciale
InizioMestre Venezia
FineSanta Maria di Sala
Lunghezza12,290 (tratto provinciale) km
Percorso
Località serviteMestre, Chirignago, Spinea, Mirano, Santa Maria di Sala

La strada Miranese, classificata dalla Provincia di Venezia come strada provinciale 32 Miranese nel tratto di competenza della Città Metropolitana di Venezia, nonché "Via Miranese" nel tratto situato nel territorio comunale di Venezia, è la strada che collega Mestre a Padova, passando per Mirano, tramite la confluenza, che avviene senza soluzione di continuità, nella strada regionale 515 Noalese, in località Santa Maria di Sala, circa 17,5 km ad ovest di Mestre.

In passato, era anche denominata, soprattutto dai mestrini, strada "Padovana" e la denominazione di strada "Miranese" è dovuta al fatto che la cittadina tradizionalmente più importante che si trova lungo il suo percorso è Mirano, che dista 11 km da Mestre e 22 da Padova.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Cippo miliare tra Mirano e S. Maria di Sala.

La Miranese comincia presso il centro storico di Mestre dal quadrivio costituito anche dalle vie Piave, Carducci e Circonvallazione. Si dirige verso ovest, attraversando Chirignago. Questo primo tratto è di competenza comunale e mantiene anche a livello locale la denominazione di via Miranese.

La strada, ancora comunale, entra quindi nel territorio di Spinea assumendo la denominazione di via Roma, nome con il quale attraversa Spinea capoluogo e la sua frazione di Orgnano. Quindi raggiunge Mirano.

Poco prima del confine comunale con Mirano, presso la grande rotatoria della località Fossa, la strada ritorna ad essere di competenza provinciale e si dirama: il vecchio tracciato in direzione nord-ovest, oggi strada provinciale 35 "Salzanese", conserva ancora paradossalmente il vecchio toponimo locale di via Miranese, e, dopo essere transitato davanti all'ospedale cittadino, si dirige verso Salzano e Noale.

il nuovo tracciato, costruito negli anni Venti del Novecento come prosecuzione ufficiale della strada Miranese, scorre invece poco più a sud con il nome di via della Vittoria ed è attualmente di proprietà del Comune di Mirano.

Dopo aver attraversato il centro cittadino di Mirano, la strada assume la denominazione locale di via Cavin di Sala, ritornando ad essere di competenza provinciale, e conserva tale denominazione anche in comune di Santa Maria di Sala.

Dopo aver superato l'abitato di Santa Maria di Sala, la strada confluisce, senza soluzione di continuità, nella regionale Noalese, con successiva prosecuzione fino a Padova. Per la precisione, entrambe le arterie (via Cavin di Sala e inizio di via Noalese fino alla grande curva a gomito che sposta il tracciato della strada di 90 gradi verso Sud), formano un continuum che va a costituire un tracciato rettilineo, resto di un decumano della centuriazione patavina.

Complessivamente, dal centro di Mestre fino al centro di Santa Maria di Sala, la strada Miranese è lunga 17,5 km, alternando tratti di pertinenza provinciale ad altri tratti di proprietà dei comuni attraversati. Successivamente, proseguendo come Strada Statale 515 Noalese, il tradizionale percorso comprende altri 17,5 km per arrivare fino a Padova, località Stanga.

Le città e i paesi che si trovano lungo lo storico percorso della Miranese sono, da Est a Ovest: Mestre, Chirignago, Spinea, Mirano, Santa Maria di Sala, per un totale di 17,5 chilometri.

Dopo l'innesto nella strada regionale 515 Noalese, si susseguono i seguenti paesi: Caselle de' Ruffi, Mellaredo, Vigonza, Ponte di Brenta, Padova, per un totale di altri 17,5 chilometri.

Malgrado non sia più considerata, come un tempo, la principale strada di collegamento tra Mestre e Padova (oggi si può percorrere anche l'autostrada A4 oppure la regionale 11 Padana Superiore, che attraversa la Riviera del Brenta), la Miranese consente ancora un collegamento efficace e abbastanza rapido tra i centri delle due città, valutabile, in condizioni di traffico favorevole, in circa tre quarti d'ora.

Soprattutto nel tratto compreso tra Mirano e Padova, infatti, il tracciato perfettamente rettilineo, l'ampiezza del sedime stradale e la quasi totale assenza di impianti semaforici permettono una notevole scorrevolezza e rapidità di movimento.

Anche da un punto di vista chilometrico, il percorso Miranese/Noalese consente un collegamento Mestre-Padova (e viceversa) più breve rispetto al percorso che utilizza la Riviera del Brenta (SR 11).

Dal 1912 al 1937, il tratto da Mestre a Mirano era percorso da una tramvia, che richiese la costruzione di ben 3 cavalcaferrovie lungo il percorso; due di essi sono tuttora esistenti (a Spinea, località "Graspo d'Uva" e a Mestre, località "Giustizia"). Mentre, quello in località "Valsugana", presso il confine fra Chirignago e Mestre, fu smantellato assieme alla tramvia e sostituito da passaggio a livello (oggi abolito). Dal 1937 al 1966 una linea filoviaria prese il posto della tramvia.

Lungo il percorso della Miranese, fra Mestre e S. Maria di Sala, sono ancora collocati, sul ciglio sud della strada, numerosi cippi miliari in pietra che evidenziano la distanza chilometrica da Padova. Purtroppo, alcuni sono in stato di degrado e meriterebbero di essere restaurati.

Arte e storia[modifica | modifica wikitesto]

Villa Farsetti a Santa Maria di Sala.

Oltre ai paesi principali, altre piccole ma storiche località caratterizzano il tracciato Miranese/Noalese.

Appena dopo il centro di Spinea, in direzione Mirano, troviamo l'antico borgo di Orgnano, che vanta una preziosa chiesa medievale con lacerti d'affresco di scuola romanico-bizantina molto interessanti: si tratta dell'oratorio di san Leonardo (XII secolo), antica cappella palatina degli Orgnano, già feudatari del posto.

Nel punto esatto di confine tra i comuni di Spinea e Mirano si trova la località Fossa, che deve il suo nome dalla vicina fossa Padovana, modesto corso d'acqua che, fino al 1853, divideva la provincia di Venezia da quella di Padova (oggi tale confine è spostato a una dozzina di chilometri più a ovest, tra Mellaredo e Vigonza).

Nel tratto della SR 515, tra Santa Maria di Sala e la frazione di Caselle, troviamo la località Tabina, con l'omonima locanda che si dice abbia ospitato Napoleone Bonaparte di passaggio da quelle parti.

Quindi, a metà strada tra Caselle e Mellaredo (quest'ultima, frazione di Pianiga), troviamo il grande quadrivio della Madonna Mora, con una suggestiva chiesetta ottocentesca dove si venera una delle tre Madonne More del circondario, insieme a quella onorata nel santuario di Borbiago e all'antica cappella a lei dedicata nella basilica del Santo a Padova. Sulla facciata della chiesetta della Madonna Mora, compaiono ancor oggi le vecchie indicazioni stradali incise su pietra d'Istria che indicano le direzioni di Mirano e Padova. Infine, la località Busa, presso l'argine del fiume Brenta, al confine tra i comuni di Vigonza e Padova.

Come per altre importanti direttrici che si irradiano dalla città di Mestre (in particolare Terraglio e strada statale 245 Castellana), anche la strada Miranese è costellata da numerosissime ville costruite dal patriziato veneziano all'epoca della Serenissima. La più famosa è senza dubbio la monumentale villa Farsetti, una vera piccola reggia fatta costruire nel XVIII secolo sul modello di Versailles dall'abate Filippo Farsetti nel centro storico di Santa Maria di Sala, appena prima della confluenza della provinciale sulla regionale 515.