Varamin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Varāmīn
città
ورامین
Varāmīn – Veduta
Varāmīn – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iran Iran
ProvinciaTeheran
ShahrestānVaramin
CircoscrizioneCentrale
Territorio
Coordinate35°19′N 51°38′E / 35.316667°N 51.633333°E35.316667; 51.633333 (Varāmīn)
Altitudine920 m s.l.m.
Abitanti208 569[1] (2006)
Altre informazioni
Prefisso0291
Fuso orarioUTC+3:30
Cartografia
Mappa di localizzazione: Iran
Varāmīn
Varāmīn
Sito istituzionale

Varāmīn (farsi ورامین) è una città dello shahrestān di Varamin, circoscrizione Centrale, nella provincia di Teheran in Iran. Aveva, nel 2006, una popolazione di 208.569 abitanti. Si trova a sud-est di Teheran.

La città è abitata da diversi gruppi etnici, tra cui i shahsevan, i curdi e i lur, ed è rinomata per la produzione di tappeti e kilim.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La città di Varamin è associata a diversi racconti mitologici. Viene menzionata per la prima volta come centro di una certa importanza ai tempi dell'invasione Moghul, quando gli abitanti della città di Rey ormai in rovina si spostarono proprio a Varamin, rendendola una delle città più popolose della regione già agli inizi del VIII secolo, come testimoniato da ciò che resta del patrimonio architettonico di quell'epoca.[3]

Nel XIV secolo Varamin venne distrutta dall'esercito di Tamerlano, tant'é che nel 1405 venne rinvenuta quasi deserta dal viaggiatore Ruy González de Clavijo. Successivamente vi furono alcuni tentativi di recupero delle sue rovine, come testimoniato dal restauro della moschea-cattedrale (1412-1419) e dalla costruzione del mausoleo di Husayn Riza (1437). A partire dal XVI secolo Varamin venne definitivamente surclassata da Teheran in termini di popolosità.[4]

Tra il 1921 e il 1941 in città vennero aperte numerose industrie di montaggio, nonché molti centri educativi ed enti pubblici. Il pensiero modernista di quegli anni portò alla costruzione di nuove strade che oggi costituiscono il tessuto urbano dell'odierna Varamin.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il dato proviene dal sito World Gazetteer, che non esiste più e non è stata trovata una copia disponibile
  2. ^ Zarif Mehdi, Tappeti. Conoscere e riconoscere tutti i tappeti orientali più importanti del mercato (Guide compact), De Agostini, 3 gennaio 2012, p. 96, ISBN 978-88-418-7677-0.
  3. ^ a b (FR) SAÏDI-SHAROUZ Mina, Le Téhéran des quartiers populaires, KARTHALA Editions, 17 ottobre 2013, p. 208, ISBN 978-2-8111-0932-5.
  4. ^ (EN) Jonathan Bloom e Sheila Blair, Grove Encyclopedia of Islamic Art & Architecture: Three-Volume Set, OUP USA, 14 maggio 2009, p. 391, ISBN 978-0-19-530991-1.
  5. ^ Jame Mosque
  6. ^ Ala Edin Tower

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN304139733 · GND (DE1036512738