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Krill
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordineEucarida
OrdineEuphausiacea
FamigliaEuphausiidae
GenereEuphausia
SpecieE. superba
Nomenclatura binomiale
Euphausia superba
Dana, 1850
Sinonimi

Euphausia antarctica, Euphausia australis, Euphausia glacialis, Euphausia murrayi

Il krill[2] (Euphausia superba Dana, 1850), noto comunemente come krill antartico, è un crostaceo della famiglia Euphausiidae, diffuso in Antartide.

È una specie chiave dell'ecosistema antartico e, in termini di biomassa, probabilmente la specie animale più abbondante sul pianeta (approssimativamente 500 milioni di t)[3].

Vive in branchi che possono arrivare a un numero di 10000–30000 individui per m³[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il krill antartico si nutre essenzialmente di fitoplancton, ma la sua dieta si compone anche di zooplancton che viene filtrato grazie ad apposite appendici toraciche. Il krill è un animale gregario che forma banchi numerosissimi che possono raggiungere una densità di molte tonnellate per metro cubo ed un'estensione di oltre 100 chilometri cubi,[5] fino a raggiungere un peso totale di anche oltre 2 milioni di tonnellate.[6] L'area più grande a noi nota coperta da un banco di krill antartico è di 450 km².[7] Il krill antartico si sposta in questi grandi banchi, trascinato dalle correnti, per trovare protezione dai predatori e ottimizzare la ricerca di cibo. In più questi animali planctonici compiono migrazioni giornaliere alla ricerca di cibo: il krill antartico infatti di giorno scende anche oltre i 900 m di profondità per nutrirsi e per evitare i predatori, per poi risalire di notte.[5][8][9]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il krill antartico si riproduce tra la primavera e l'estate australi, quindi tra gennaio e febbraio. Le femmine depongono migliaia di uova dalle quali, una volta schiuse, avrà origine il primo stadio larvale detto nauplio. Attraverso varie mute il nauplio passa allo stadio di metanauplio, di calytopsis, e di altri tre stadi a cui segue quello di furcilia la cui lunghezza raggiunge i 7 mm. Il krill raggiunge la maturità sessuale a due anni, quando misura 3-5 cm circa.[10]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il krill antartico è distribuito in tutto l'oceano antartico a partire dai 50° di latitudine sud, con particolare frequenza nella zona della divergenza antartica: zona media compresa tra la Corrente Circumpolare Antartica, che delimita l'oceano antartico a nord, e la Corrente Polare, che scorre lungo le coste antartiche con verso opposto alla Corrente Circumpolare Antartica. Infatti in questa zona ci sono fenomeni di risalita che portano vicino alla superficie le acque profonde ricche di nutrienti.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Kawaguchi, S. & Nicol, S., Euphausia superba, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato l'8 aprile 2018.
  3. ^ Nicol, S., Endo, Y., Fisheries Technical Paper 367: Krill Fisheries of the World, FAO, 1997. URL consultato il 7 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
  4. ^ Hamner, W. M., Hamner, P. P., Strand, S. W., Gilmer, R. W., Behavior of Antarctic Krill, Euphausia superba: Chemoreception, Feeding, Schooling and Molting', in Science, vol. 220, n. 4595, 1983, pp. 433–435, DOI:10.1126/science.220.4595.433, PMID 17831417.
  5. ^ a b Mojetta, pp. 164, 166
  6. ^ Burnie, p. 167
  7. ^ Woodward, p. 30
  8. ^ Woodward, p. 277
  9. ^ Burnie, p.91
  10. ^ Mojetta, pp. 164, 166
  11. ^ Mojetta, pp. 139, 140, 164

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Mojetta, I pinguini e gli animali del polo sud, in Andrea Grandese, Paolo Lazzarin (a cura di), Atlante degli animali, vol. 1, Milano, RCS Quotidiani S.p.a., 2006, ISSN 1825-22570 (WC · ACNP).
  • John Woodward, La grande enciclopedia degli animali, a cura di Kim Dennis-Bryan, traduzione di Elisa Bartoli, Milano, Gribaudo, 2018 [2016], ISBN 978-88-580-1958-0.
  • David Burnie (a cura di), Animali volume 1, in Grande enciclopedia per ragazzi, traduzione di Simonetta Bertoncini, vol. 1, Roma, La Repubblica, 2005 [2001].

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Euphausia superba [collegamento interrotto], su marinebio.org.