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Template:Montagne russe Euthanasia Coaster è il nome attribuito al progetto di una montagna russa concepita dall'ingegnere lituano Julujonas Urbonas nel 2010, studente per il Dottorato di ricerca del Royal College of Art situato a Londra. La peculiarità di tale attrazione sarebbe consistita nel provocarne la morte dei passeggeri[1] "con eleganza ed euforia"[2] come lo stesso Urbonas ha dichiarato traendo ispirazione da John Allen, presidente dell'azienda costruttrice di attrazioni per parchi divertimento Philapelphia Toboggan Company, il quale espresse il desiderio di una montagna russa finale, capace di "caricare 24 persone e riportarle indietro morte"[3].

Applicazioni pratiche ipotizzate dall'ideatore sarebbero potute essere pena di morte ed eutanasia[4]; proprio per quest'ultimo fine, il progetto ricevette aspre critiche dall'associazione contro l'eutanasia denominata Care Not Killing[5].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto progettato, il percorso della vettura comincia con una ripida risalita che impiega circa 2 minuti a raggiungere 510 metri di altezza[1]. Da qui si prosegue con una discesa di 500 metri che porta i passeggeri a 360 km/h, velocità necessaria per poter affrontare le seguenti 7 inversioni clotoidi[4], il cui diametro quindi si riduce ad ogni inversione sucessiva in modo da mantenere un'accelerazione pari a 10 g mentre il carrello decelera. dopo una netta virata a destra si prevede un rettilineo al termine del quale i corpi senza vita dei passeggeri vengono sostituiti con nuovi aspiranti suicidi[1].

Fisiopatologia[modifica | modifica wikitesto]

L'Euthanasia Coaster, così come progettata, ucciderebbe i passeggeri attraverso una prolungata ipossia cerebrale[1]. Le inversioni del tracciato e la conseguente accelerazione di 10 g per 60 secondi causerebbe sintomi come appannamento progressivo della vista e perdita di coscienza[4]. Il numero così alto, poi, è stato pensato per avere la garanzia di morte anche per quei soggetti che potessero rivelarsi fisicamente più resistenti della media[4].

Presentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il concept attirò l'attenzione dei media quando venne presentato alla mostra HUMAN+ presso la Science Gallery di Dublino nel giugno 2011[1]. La rassegna ha lo scopo di mostrare il futuro dell'umanità e della tecnologia[6]; coerentemente con questo tema, l'Euthanasia Coaster ha voluto porre in evidenza le problematiche che potrebbero sorgere in conseguenza al continuo aumento dell'aspettativa di vita[7].

Euthanasia Coaster nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 giugno 2013, il gruppo rock norvegese Major Parkinson pubblicò digitalmente un singolo chiamato Euthanasia Roller Coaster, titolo che allude chiaramente alla montagna russa di Urbona[8].


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Olivia Solon, The future of the human species explored, su wired.com, 6 aprile 2011. URL consultato il 26 giugno 2015.
  2. ^ (EN) Cyriaque Lamar, The Euthanasia Coaster, the last roller coaster you'll ever ride, su io9.com, 18 aprile 2011. URL consultato il 26 giugno 2015.
  3. ^ (EN) A Rollercoaster Designed to Kill Humanely, su designtaxi.com, 20 aprile 2011. URL consultato il 26 giugno 2015.
  4. ^ a b c d (EN) Julijonas Urbonas, Euthanasia Coaster, su julijonasurbonas.lt, 2 ottobre 2010. URL consultato il 26 giugno 2015.
  5. ^ Euthanasia roller coaster designed to kill riders, su metro.co.uk, 26 aprile 2011. URL consultato il 26 giugno 2015.
  6. ^ (EN) Cormac Sheridan, Human+: forecasting our future, su newscientist.com, 15 aprile 2011. URL consultato il 27 giugno 2015.
  7. ^ (EN) Gorman, Michael John, HUMAN+ explores the technologically enhanced future of our species, su theguardian.com, 22 aprile 2011. URL consultato il 27 giugno 2015.
  8. ^ (NO) Ann Kristin Ødegård, Major Parkinson er tilbake, su ba.no, 23 luglio 2013. URL consultato il 27 giugno 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jennifer Niven, Raccontami di un giorno perfetto, collana Le gemme, De Agostini, 2015, Ventottesimo Giorno, 31 Gennaio, ISBN 9788851133030.
    «Le Euthanasia Coaster sono soltanto un progetto, ma se diventassero realtà sarebbero una corsa in tre minuti, lungo un tracciato di mezzo chilometro durante il quale si verrebbe trasportati fino in cima a una parabola alta 500 metri, scendere per poi precipitare in caduta libera e infine passare attraverso sette giri della morte. La discesa e la serie di giri della morte si compirebbero in meno di 60 secondi, ma sarebbero i 10 G di forza centrifuga generati dai giri a 350 km/h a ucciderti.»
  • (DA) M. Z. Sørensen, Università di Copenhagen, Euthanasia Coaster : om en satirisk designmodel til en dødsmaskine., in Kulturo, vol. 19, n. 36, 2013, pp. 7-14, ISSN 1395-4830.
  • (EN) Anthony King, Art: Body Work - Genetics and artificial intelligence figure prominently in an unsettling Dublin exhibition, discovers Anthony King. (PDF) (abstract), in Nature, vol. 473, n. 7348, Macmillan Publishers Limited, 25 Maggio 2011, p. 451, DOI:10.1038/473451a.
    «Taking a still darker turn is the sculp-ture Euthanasia Coaster. Should medical wonders allow us extended lifetimes, boredom may bedevil us. Julijonas Urbonas imagines a humane and thrilling exit: death by roller coaster in the form of an exhilarating 500-metre drop followed by a series of loops, the G-forces of which would kill passengers in a state of intense euphoria.»

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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