Utente:SickBoy88/Sandbox

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Roundup
ProduttoreMonsanto
TipoErbicida
Introduzione sul mercato1976[1]
Scopi di utilizzo
Scopi di utilizzo
GovernoDistruzione di colture illegali, scopo cosmetico e controllo di specie invasive
Consumo domesticoCosmetico
Proprietà erbicide
Proprietà erbicide
Principio attivo principaleSale isopropilamminico di Glyphosate
Modalità d'azione5-enolpiruvilshikimato-3-fosfato sintasi (EPSPS) inibitore


Roundup è il marchio di un erbicida sistemico ad ampio spettro prodotto dall'azienda statunitense Monsanto, e contiene il principio attivo glyphosate. Il Glyphosate è l'erbicida maggiormente utilizzato negli Stati uniti [2] ed il Roundup è stato l'erbicida più venduto in tutto il mondo almeno dal 1980[3]. A partire dal 2009, le vendite di Roundup rappresentano circa il 10% del fatturato di Monsanto a causa della concorrenza dei produttori cinesi di altri erbicidi a base di glyphosate[4]; l'insieme della linea dei prodotti Roundup (che include semi OGM) rappresenta circa metà del fatturato annuale di Monsanto[5].

Monsanto ha sviluppato e brevettato la molecola del glyphosate negli anni '70 e commercializzato Roundup dal 1973. Ha detenuto diritti esclusivi negli Stati uniti fino a che il suo brevetto statunitense non è scaduto nel settembre del 2000, ed ha mantenuto quote di mercato predominanti nei paesi in cui il brevetto è scaduto prima. I pesticidi basati su queste sostanze chimiche velenose, incluso Roundup, sono stati vietati in vari paesi per i loro effetti tossici sugli essere umani e sulla natura.

Il principale principio attivo di Roundup è il sale isopropylamine di glyphosate. Un altro importante ingrediente è il tensioattivo POEA (polyethoxylated tallow amine), conosciuto per la sua tossicità per l'ambiente[6]. Questo incrementa il potere di penetrazione dell'erbicida nelle cellule di piante[7] ed animali.

Parecchie specie di erbe infestanti, conosciute come superinfestanti, hanno sviluppato una resistenza a Roundup principalmente a causa della ripetuta esposizione al prodotto[8].

Monsanto produce anche semi di piante geneticamente modificate per essere resistenti al glyphosate, conosciuti come colture Roundup Ready. I geni contenuti in questi semi sono brevettati. Queste colture consentono agli agricoltori di usare il glyphosate come erbicida post-emergenza contro la maggior parte delle erbe infestanti dei cereali. La soia fu la prima coltura Rounded Ready, e fu prodotta nei laboratori di Agracetus della Monsanto, situati a Middleton in Wisconsin.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Le formulazioni commerciali di Roundup non sono mai stati sottoposti a test della United States Environmental Protection Agency (EPA); il suo principale ingrediente attivo, glyphosate, ha ricevuto la classe di tossicità III dell' EPA per ingestione ed inalazione[9].

Al di là del contenuto di sale di glyphosate, le formulazioni commerciale di Roundup contengono tensioattivi, che variano in natura e concentrazione. Come risultato, l'intossicazione umana con questo erbicida non avviene a causa del principio attivo da solo, ma di complesse e variabili miscele[10].



Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Monsanto ~ Who We Are ~ Company History, su monsanto.com, 3 novembre 2008. URL consultato il 22 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il April 23, 2008).
  2. ^ US EPA 2000–2001 Pesticide Market Estimates Agriculture, Home and Garden
  3. ^ Documentary The World According to Monsanto
  4. ^ The debate over whether Monsanto is a corporate sinner or saint, in The Economist, 19 November 2009. URL consultato il 20 November 2009.
  5. ^ Matt Cavallaro, The Seeds Of A Monsanto Short Play, Forbes, 26 giugno 2009. URL consultato l'11 luglio 2009.
  6. ^ DOI10.1177/0270467609333728
  7. ^ Crystal Gammon, Weed killer kills human cells. Study intensifies debate over 'inert' ingredients., in Environmental Health News, Environmental Health Sciences, 22 giugno 2009. URL consultato il 12 luglio 2009.
  8. ^ GE Crops Benefit Farmers, But Management Needed to Maintain Effectiveness, su national-academies.org, National Academy of Sciences, 13 April 2010. URL consultato il 4 May 2010.
  9. ^ U.S. EPA ReRegistration Decision Fact Sheet for Glyphosate (EPA-738-F-93-011) 1993. [1]
  10. ^ Review article at of glyphosate poisoning at Pubmed by Bradberry SM, Proudfoot AT, Vale JA. of the National Poisons Information Service (Birmingham Centre) and West Midlands Poisons Unit, City Hospital, Birmingham, UK. National Institutes of Health