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Scavi archeologici di Ercolano[modifica | modifica wikitesto]

SCAVI

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Coordinate: 40°48′22″N 14°20′51″E (Mappa)

Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Ercolano, seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, Stabia e Oplonti.

Dopo un primo ritrovamento casuale a seguito degli scavi per la realizzazione di un pozzo nel 1709, le indagini archeologiche a Ercolano cominciarono nel 1738 per protrarsi fino al 1765; riprese nel 1823, si interruppero nuovamente nel 1875, fino a uno scavo sistematico promosso da Amedeo Maiuri a partire dal 1927: la maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al Museo archeologico nazionale di Napoli, mentre è del 2008 la nascita del Museo archeologico virtuale che mostra la città prima dell'eruzione del Vesuvio.

Il sito di Ercolano, gestito dal Parco Archeologico di Ercolano, viene visitato mediamente da trecentomila turisti ogni anno: nel 1997, insieme alle rovine di Pompei e Oplonti, è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Nel 2016 gli scavi hanno fatto registrare 437 107 visitatori.


Livorno

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di mestiere maestro d'ascia, detenuto politico sotto il fascismo (condannato nel 1936 a 4 anni di reclusione dal Tribunale speciale)[1], combatté durante la Resistenza in un gruppo che operava nella zona di Volterra[2] col nome di battaglia di "Taccata"[3]. Dopo la liberazione fu il primo segretario della federazione del PCI di Livorno (1945-1950), e successivamente venne inviato dalla Direzione nazionale a dirigere la federazione di Bari (1950-53)[4]. Al VII Congresso del PCI (Roma, 3-8 aprile 1951) venne eletto membro del Comitato Centrale[5].

Nel 1950 sposò Ada Del Vecchio, socialista, che quello stesso anno prese anch'essa la tessera del PCI. (nel 1953 venne eletta in Parlamento). Quando nel 1963 la moglie si dimise per incompatibilità di vedute col gruppo dirigente, la seguì fino ad essere espulso[6][7], aderendo poi al Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI).

fascismo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secchia (1968), p. 690. Sentenza n. 21 del 5-3-1936 Pres. Bevilacqua - Rel. Buccafurri. Le sentenze del tribunale speciale fascista nel 1936- Sito ANPI, su anpi.it. URL consultato il 05-10-2009 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2010).
  2. ^ Petacco et al. (1989), p. 249.
  3. ^ Trivelli (2001), p. 70; Petacco et al. (1989), p. 281.
  4. ^ Trivelli (2001), p. 70.
  5. ^ Per gli incarichi nel PCI si vedano gli archivi del PCI online[collegamento interrotto]
  6. ^ Ada Del Vecchio Guelfi, su eletteedeletti.it. URL consultato il 12/06/2020.
  7. ^ Araldi (1966), p. 158. Su Ada Del Vecchio, si veda anche In ricordo di Ada Del Vecchio Guelfi, su costituentesocialistapuglia.blogspot.com. URL consultato il 05-10-2009.

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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • il fascismo in italia