Utente:Rossella P. L./Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Alla fine di ogni discorso sull’architettura non rimane che la forma dell’architettura. Gli edifici, le costruzioni, le città e i mobili sono le prime espressioni astratte dell’umanità. Basta pensare ai templi, da quello greco a quelli indiani, alle sedie egiziane, a Mileto piuttosto che a un tempio birmano. Forme forme solo forme sempre diverse, sempre straordinarie.»

Italo Rota (Milano, 2 ottobre 1953) è un architetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Milano nel 1953, si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1982, ma prima di quella data la sua formazione è avvenuta presso gli studi di Franco Albini e Vittorio Gregotti. Di Albini, ritroviamo nel lavoro di Italo Rota la ricerca verso un approccio al progetto di tipo esclusivo, soprattutto nella scelta dei riferimenti [2]. L’apprendistato con Gregotti dura quattro anni, durante i quali lavora al concorso per l’Università della Calabria (1972-1973). Con Pierluigi Nicolin [3] dal 1976 al 1981 partecipa alla realizzazione della rivista Lotus International, episodio che introduce l’importanza che la carta stampata e l’oggetto-libro hanno nella vita dell’architetto e che si concretizza in un’importante collezione personale [4]. All’inizio degli anni Ottanta si trasferisce a Parigi per il progetto dell’allestimento museale del Musée d’Orsay, vinto con Gae Aulenti. L’esperienza del porre al centro di una riflessione più ampia il museo continuerà con il concorso, vinto nel 1985, per le nuove sale della Scuola Francese della Cour Carré del Louvre, inaugurate nel 1992, e con il recente Museo del Novecento a Milano (2002-2010). Durante i quasi vent’anni passati in Francia vengono affrontate diverse scale del progetto, da quella urbana fino agli allestimenti per mostre, eventi ed istituzioni culturali [5]. Sempre in Francia, lavora per il teatro in un momento storico in cui cominciano ad affermarsi i nuovi nomi della scenografia italiana, tra cui Margherita Palli, compagna di sempre dell’architetto. Rota lavora soprattutto con il regista Bernard Sobel [6] . Nel 1988 per l’Hécube, progetta una scenografia dove lo spazio specchiato e illuminato controluce ripete in maniera irreale le tribune del teatro greco [7]. Negli anni Novanta Italo Rota comincia a valutare un possibile ritorno in Italia. L’anno ufficiale del rientro è il 1996. La base passa da Parigi a Milano, città per la quale è stato anche Assessore per la Qualità urbana (1995/1996). La casa milanese privata di Rota [8] e lo studio stesso sono parte integrante del lavoro dell’architetto, per l’accumulo di objets trouvés, libri, pezzi da collezione trasversali, dal casco di Yuri Gagarin alle maschere dell’Africa Nera che si mischiano senza gerarchie a campioni di materiali, disegni e maquettes. Una sovrabbondanza di immagini e rimandi che coinvolge alcuni dei riferimenti dell’opera di Rota e di cui l’architetto stesso ha scritto in Domus [9], dalla casa studio di Francis Bacon, allo splitting di Gordon Matta-Clark, passando per Kurt Schwitters, Marcel Duchamp e la Maison aux milles morceaux di Raymond Isodore Picassiette [10]. Vicende progettuali e incarichi professionali si susseguono dentro e fuori i confini nazionali. Tra la fine degli anni Novanta e il 2005 vengono realizzate le mediateche di Anzola e San Sisto. Per l’amico Roberto Cavalli, Italo Rota realizza, oltre a boutiques [11] e club sparsi per il globo, anche una villa sulle colline fiorentine, l’unica casa privata realizzata da Rota [12]. Progetti di landarchitecture, come la sistemazione urbana del centro di Nantes (1992-1995) e la promenade del Foro Italico a Palermo (2005), si alternano ad altre recenti realizzazioni come l’albergo Boscolo Exedra a Milano [13], il tempio indù di Lord Hanuman [14], il padiglione Ciudades de Agua per l’Expo di Saragozza del 2008, l’allestimento del Triennale Design Museum nel 2007, oltre al già citato Museo del Novecento [15], inaugurato nel dicembre 2010.

All’attività di architetto si affiancano le collaborazioni con numerose aziende produttrici del design italiano, come Meritalia, Disano-Fosnova, Artemide, Modo, Siteco, Danese, Metalco, Thorn, FontanaArte e Viabizzuno. Si tratta di una produzione sviluppata spesso a quattro mani con l’architetto Alessandro Pedretti in cui l’oggetto è parte integrata e integrante dello spazio progettato. E’ il caso dei mobili di Meritalia per il Boscolo Exedra [16], delle lampade prodotte da Artemide, come Sextans [17] o dei numerosi progetti di arredo urbano [18].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Architettura e urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

2010

  • Chameleon Club - Byblos Hotel, Dubai (progetto in corso)
  • Punto informativo DimMi – Milano City Center - Loggia dei Mercanti, Milano (progetto in corso)

2009

  • Ristrutturazione e interior design del Boscolo Palace Hotel, Roma
  • Edificio terziario-commerciale, L’Aquila (progetto non realizzato)
  • Riqualificazione architettonica e ambientale della centrale elettrica a carbone di Saline Joniche, Reggio Calabria (progetto non realizzato)
  • Tempio Indù di Lord Hanuman, Dolvi, Mumbai
  • Cavalli Club - Dubai, Dubai
  • Boutique Roberto Cavalli, Parigi
  • Boscolo Exedra Hotel, Milano

2008

  • Cavalli Club - Piazza del Carmine, Firenze

2007

2006

2005

  • Lungomare Foro Italico, Palermo
  • Polo Unico e direzione centrale Deutsche Bank Italia – Bicocca, Milano
  • Boutique Just Cavalli, Dubai
  • Boutique Just Cavalli, Beirut
  • Boutique Just Cavalli, Città del Messico
  • Boutique Just Cavalli, Hong Kong
  • Boutique Just Cavalli, Shenzhen
  • Boutique Just Cavalli, Shangai
  • Interior design della Camera di Commercio di Milano - Palazzo dei Giureconsulti, Milano
  • Centro parrocchiale Santa Margherita Maria Alacoque - Tor Vergata, Roma

2004

  • Boutique Just Cavalli, Milano
  • Mediateca di San Sisto, Perugia
  • Boutique Roberto Cavalli, Mosca
  • Casa Mittal, Mumbai (progetto non realizzato)
  • Sistemazione e servizi per acciaierie Dolvi Steel Plant - ISPAT Industry, Dolvi, Mumbai

2003

  • Sottopasso pedonale e ridisegno di via Garibaldi, Misano Adriatico
  • Ristorante Just Cavalli, Milano
  • Nuovo Casinò, Lugano

2002

  • Mediateca civica di Anzola dell’Emilia, Bologna
  • Boutique Roberto Cavalli, Miami

2001

  • Nuovo sistema urbano, Nembro
  • Allestimento della ex Sala Borsa, Bologna (progetto non realizzato)
  • Nuovi uffici comunali - area Canapina, Perugia (progetto non realizzato)
  • Sistemazione Piazza Garibaldi, Argenta

2000

1999

1997

1996

1995

  • Sistemazione urbana del centro storico, Nantes
  • Ridisegno della Via Emilia e parco urbano, San Donato Milanese
  • Sistemazione e arredo urbano del centro antico e della Piazza Filopantili, Budrio (progetto non realizzato)
  • Nuovi spazi urbani, Bologna

Musei, mostre, allestimenti[modifica | modifica wikitesto]

2010

  • Museo del Novecento, Palazzo dell’Arengario, Milano
  • Allestimento della mostra Futuro per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Torino

2009

  • LED: Light Exibhition Design, Milano
  • Allestimento della Triennale Design Museum, Incheon
  • Allestimento della mostra Urban Solutions, Fiera di Milano, Milano
  • Installazione Toy Building, Piazza Duomo, Milano

2008

  • Installazione per il padiglione italiano L’Italia cerca casa, XI Biennale di Architettura di Venezia, Venezia
  • Allestimento della III Biennale di Antiquariato di Torino, Antiquari a Venaria, Veneria Reale, Torino

2007

2006

2005

  • Medal Plaza dei XX Giochi Olimpici Invernali, Piazza Castello, Torino
  • Installazione per Luminarie d’autore - Kals’art, Palermo

2004

  • Progetto dell’allestimento del Museo della Medicina, Padova (progetto non realizzato)

2003

2002

2001

  • Allestimento della mostra The Entertainers. Accessory’s power, Stazione Leopolda, Firenze
  • Allestimento delle sale per esposizioni e conferenze nell’ex-Limonaia, Pisa
  • Allestimento della ex Sala Borsa, Bologna
  • Allestimento della mostra Men Across America, Galleria Sozzani, Milano e New York

1999

1997

1996

  • Progetto di padiglione per esposizioni di arte contemporanea, Pescara

1995

  • Allestimento della mostra Amate Città. Un secolo di architettura metropolitana, Triennale di Milano, Milano
  • Allestimento della mostra Expo. L’amour Des Villes, Institut Français d’Architecture, Parigi
  • Allestimento per la mostra Alessi, Istituto della Cultura Italiana, Parigi

1992

1989

1986

  • Allestimento della mostra "Les peintres et le théàtre", Palazzo dei Papi, Avignone
  • Allestimento della mostra sul décor per i quarant’anni della Maison Christian Dior in Avenue Montaigne, Parigi

1985

1980

1979

Scenografie[modifica | modifica wikitesto]

1988

  • Hécube - Euripide, testo francese di Nicole Loraux e François Rey, scenografia: Italo Rota, costumi: Antoine Pece, regia: Bernard Sobel

1986

  • La Ville - Paul Claudel, scenografia : Italo Rota, costumi: Jacques Schmidt, regia: Bernard Sobel

1985

  • L’Ecole des Femmes - Molière, scenografia : Italo Rota, costumi : Elisabeth Neumüller, regia: Bernard Sobel
  • Nathan le Sage - Gotthold Ephraim Lessing, scenografia : Italo Rota, regia: Bernard Sobel

1984

  • Philoctète - Heiner Müller, testo francese di François Rey, scenografia : Italo Rota, costumi : Elisabeth Neumüller
  • Entre chien et loup ou La Véritable Histoire d’Ah Q - Christoph Hein, testo francese di François Rey, scenografia : Italo Rota, costumi : Agostino Cavalca

Progetti speciali[modifica | modifica wikitesto]

«Chi lo ha detto che per essere veri architetti bisogna per forza innalzare un tetto?»

Attività didattica[modifica | modifica wikitesto]

Italo Rota è stato professore di progettazione presso l’ Ecole d'Architecture UP8 Paris-Belleville (1987-1990), la Facoltà di Architettura di Ferrara (1998-2000) e lo IED di Milano (1996-1998). Ha tenuto seminari in varie facoltà e scuole di Architettura tra cui: Columbia University, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura di Losanna e Facoltà di Architettura di Ginevra. Attualmente è Direttore del dipartimento di Design della NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, e titolare di un workshop presso lo IUAV il cui tema di progetto definito dall’architetto è Memory Garden.Una club house dell’esotico [23].

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA) - per le strutture ricettive
  • 2010 - Primo Premio del Marble Architectural Awards 2010 per il Boscolo Exedra Hotel
  • 2009 - Premio di Architettura ANCE Catania 2009 per lo sviluppo della cultura architettonica in Sicilia
  • 2006 - Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli spazi pubblici per il lungomare del Foro Italico, Palermo
  • 2003 - Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per la cultura con la Mediateca d’Anzola dell’Emilia
  • 2002 - Premio Città di Gubbio, Gubbio
  • 1996 - Landmark Conservancy Prize, New York
  • 1994 - Grand Prix de l’Urbanisme, Paris

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro di Italo Rota è stato pubblicato all'interno di varie riviste italiane e straniere, tra le quali: Domus, Casabella, Interni, Abitare, Area, AD - Architectural Design, A+U - Architecture and Urbanism, L’architecture d’aujourd’hui, Lotus International,The Plan, Frame,Elle Décor, Rolling Stone, Vogue Italia [24], Vanity Fair,L’Uomo Vogue, Casa Vogue, AD - Architectural Digest. Tra le monografie e i libri dedicati al suo lavoro si segnalano:

  • Italo Rota, I Maestri dell’Architettura, [a cura di Anna Sartea], Hachette, San Giovanni Lupatoto (VR), 2010
  • Italo Rota, Installation exhibit. Creating worlds through objects, [edited by Raffaella Poletti], Electa, Milano, 2009
  • [a cura di A. Boisi], Editoriale: Monografia Italo Rota, in: “Interni”, n.12, dicembre 2009, pag. 1 – 41.
  • Italo Rota. Projects, works, visions 1997 – 2007, a cura di Luca Molinari e Valeria Alebbi, Skira, Ginevra – Milano, 2008
  • Luca Molinari, Maciachini. Un inedito laboratorio urbano per Milano, Skira – Europa Risorse, Ginevra – Milano, 2008
  • Che Cosa è il Design Italiano? Le Sette Ossessioni del Design Italiano, [a cura di Silvana Annicchiarico e Andrea Branzi]; La Triennale di Milano, Triennale Design Museum – Electa; Verona, 2008
  • Good N.E.W.S. Temi e percorsi dell’architettura, [a cura di Fulvio Irace e Italo Rota], Triennale – Electa, Milano, 2006
  • [a cura di Mario Lupano], Italo Rota. Il teatro dell’architettura, Motta Editore, 1997

FOR INSPIRATION ONLY[modifica | modifica wikitesto]

  • FRANCIS BACON STUDIO

http://www.hughlane.ie/history-of-studio-relocation

  • GORDON MATTA CLARK

http://en.wikipedia.org/wiki/Gordon_Matta-Clark http://www.ubu.com/film/gmc.html

  • MAISON PICASSIETTE

http://fr.wikipedia.org/wiki/Maison_Picassiette

  • SIGMUND FREUD HOUSE and ARCHIVES

http://www.freud-museum.at/cms/index.php/en_home.html

http://www.freud.org.uk/archive/

  • MARCEL DUCHAMP

http://en.wikipedia.org/wiki/Marcel_Duchamp

http://ubu.com/film/duchamp.html

  • LUDWIG WITTGENSTEIN

http://en.wikipedia.org/wiki/Ludwig_Wittgenstein

http://en.wikipedia.org/wiki/Haus_Wittgenstein

http://books.google.co.uk/books?id=5FfeNTddXrYC&dq=paul+engelmann&source=gbs_summary_s&cad=0

  • PIERRE CHAREAU

http://archives.arte.tv/static/c4/architecture/architectures/chareau/album.html

http://www.youtube.com/watch?v=mIZUTC3ng6o

  • KURT SCHWITTERS

http://en.wikipedia.org/wiki/Kurt_Schwitters

http://www.ubu.com/sound/schwitters.html

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Italo Rota.Projects, works, visions.1997 – 2007, a cura di Luca Molinari e Valeria Alebbi, Skira, Ginevra – Milano, 2008, pag. 70
  2. ^ http://www.prestinenza.it/articolo.aspx?id=288
  3. ^ http://archiveofaffinities.tumblr.com/post/4381859319/pierluigi-nicolin-and-italo-rota-project-for
  4. ^ http://www.caldarelli.it/libri/bibliotecamoderno.html
  5. ^ http://www.paolofabbri.it/interviste/passeurs_culture.html
  6. ^ http://fr.wikipedia.org/wiki/Bernard_Sobel
  7. ^ La Scéne moderne. Encyclopédie mondiale des arts du spectacle dans la seconde moitié du XXe siécle (1945-1995) , Éditions Carré-Actes Sud, Paris-Arles, 1997 pag. 300
  8. ^ http://www.internimagazine.it/columns/interiors-architecture/milano-larca-di-noe-di-italo-rota-e-margherita-palli
  9. ^ Domus, numero 943, gennaio 2011
  10. ^ http://fr.wikipedia.org/wiki/Maison_Picassiette
  11. ^ http://europaconcorsi.com/projects/122242-Boutique-Roberto-Cavalli
  12. ^ http://atcasa.corriere.it/Le-case/I-maestri/2008/10/07/casa_cangiante2.shtml
  13. ^ http://www.yatzer.com/1954_boscolo_exedra_hotel_in_milan
  14. ^ http://europaconcorsi.com/projects/122301-Tempio-Ind-di-Lord-Hanuman
  15. ^ http://www.domusweb.it/en/video/-italo-rota-museo-del-novecento-milano/
  16. ^ http://www.meritalia.it/scheda.php?cat=2&id=112
  17. ^ http://pdf.archiexpo.com/pdf/artemide/artemide-2008-2009-en-it-fr-de-es/9592-22024-_96.html
  18. ^ http://www.modoarredo.com/prodotto.php?id=341&id2=323
  19. ^ Italo Rota.Projects, works, visions.1997 – 2007, a cura di Luca Molinari e Valeria Alebbi, Skira, Ginevra – Milano, 2008, pag. 73
  20. ^ http://www.youtube.com/watch?v=tJSJwzIYdl8
  21. ^ http://www.youtube.com/watch?v=1-phHy9U91g
  22. ^ http://www.youtube.com/watch?v=-5Z5IK0A0jo
  23. ^ http://farworkshop.wordpress.com/rota/
  24. ^ http://www.vogue.it/people-are-talking-about/parties-events/2011/04/vogue-it-e-elizabeth-arden-party