Utente:Rosco/Bozze2

Resistore

Tecnologie costruttive

I resistori sono costruiti in 3 principali modi differenti per differenziare la gamma dei prodotti fra resistori più o meno precisi e resistori di potenza, cioè che possono essere attraversati da una corrente molto grande prima di rompersi raggiungendo la potenza nominale del dispositivo. Le più importanti tecnologie costruttive utilizzate sono:

A Impasto

Il resistore è composto da un piccolo tubo di materiale isolante, di solito ceramica, che viene riempito da un impasto formato da materiale conduttore ed inerti, naturalmente il dosaggio di questi materiali porterà alla differenziazione dei vari livelli di resistenza del dispositivo. I due capi del tubo vengono ora "metallizzati" per rendere il collegamento con l'impasto interno omogeneo e alle due piastrine metalliche risultanti vengono applicati con un processo di termosaldatura due terminali o reofori. il tutto viene infine ricoperto da una capsula di materiale isolante, di solito resina. Questi resistori sono i più vecchi e meno costosi, oramai caduti in disuso hanno una bassa precisione e sono stati quasi tutti rimpiazzati dai resistori a film.

A Film

Il resistore è composto da un corpo centrale di materiale isolante su cui viene depositato un sottile “film” ( qualche micron di spessore) di materiale resistivo...questo film subirà quindi una lavorazione e, in quasi tutti i casi, verrà tagliato come in figura con il risultato che la corrente dovrà percorrere tutte le spire dell'arrotolamento. Grazie al dosaggio di più o meno spessore e del numero di tagli del film i dispositivi avrenno quindi varie resistenze, ma sempre con una buonissima tolleranza e precisione. La seconda parte della lavorazione per rinchiudere il materiale interno è del tutto simile a quella dei resistori ad impasto.

A filo

Sono realizzati con questa tecnica i resistori di media ed alta potenza. Su un supporto isolante cilindrico o piatto è avvolto un filo metallico realizzato con materiale ad elevata resistività, in modo da mantenerne la lunghezza entro limiti ragionevoli anche per valore di resistenza mediamente elevati.

Sia per i resistori a film sia per i resistori a filo nasce però un problema di induttanza, infatti gli avvolgimenti fanno diventare questi dispositivi non solo delle resistenze ma anche delle piccole induttanze. Questo problema si risolve attraverso arrotolamenti contrari ai primi che quindi si annullano vicendevolmente. Per far questo i produttori avvolgono o tagliano i fili ed i film per metà della lunghezza totale in un senso e per l'altra metà in senso contrario.

--Rosco 15:29, 17 dic 2005 (CET) --Rosco 13:03, 18 dic 2005 (CET)