Utente:Robertiki/Sandbox/ol f
Da quando è stato istituito, esistono un certo numero di interessenze al mantenimento dell'ora legale:
- le attività ricreazionali, il cui giro d'affari subisce un sostanziale incremento nei giorni successivi lo spostamento delle lancette
- le attività commerciali, le cui vendite si incrementano parimenti
- l'industria petrolifera ha osservato che appena i lavoratori, al termine dell'orario, hanno più ore di luce, si mettono davanti al volante, per svago, fare la spesa, visitare i centri commerciali, incrementando così i consumi di carburanti
- per i dipendenti dei settori amministrativi e industriali con orario non continuato e non turnato, che vedono nell'ora legale la possibilità di avere del tempo libero al termine dell'orario lavorativo; al contrario, mancano vantaggi per i lavoratori dei settori commerciali.
I'appoggio dei citati gruppi di interesse confluisce in un importante consenso tendente a mantenere l'ora legale. Appare probabile che questi interessi non trovino da obiettare ad una estensione dell'ora legale a tutto l'anno, sostanzialmente sopprimendo così i costi economici diretti ed i danni conseguenti allo spostamento delle lancette due volte all'anno.
Le valutazioni sul presunto risparmio si basano solo su una valutazione dei consumi elettrici. Manca una valutazione che il bilancio energetico primario sia parimenti positivo. In una ottica di riduzione delle emissioni di gas serra, occorre una valutazione energetica globale degli effetti dell'ora legale.