Utente:Ripepette/John Garcia

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John Garcia (12 giugno 191712 ottobre 2012) è stato uno psicologo statunitense[1], noto soprattutto per le sue ricerche sull'avversione condizionata di tipo alimentare (il cosiddetto Effetto Garcia).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato all'Università di Berkeley, dove ha conseguito prima la laurea e poi, nel 1955, il dottorato. Ha iniziato la sua carriera come ricercatore presso l'Università statale della California. In seguito ha tenuto lezioni nel Dipartimento di Chirurgia presso la Harvard Medical School, è stato professore e presidente del Dipartimento di Psicologia presso la Stony Brook University, e professore di Psicologia presso l'Università dello Utah. È stato poi professore emerito all'UCLA fino alla morte. Un rapporto della Review of General Psychology pubblicato nel 2002 ha posizionato Garcia come l'88° psicologo più citato del XX secolo a parimerito con James Gibson, David Rumelhart, Louis Leon Thurstone, Margaret Floy Washburn e Robert Woodworth. [2]

Durante la sua carriera, Garcia ha ottenuto numerosi premi, quali la medaglia Howard Crosby Warren e il Distinguished Scientific Contribution Award dell'American Psychological Association. Nel 1983 è stato nominato membro della Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti. Ha all'attivo oltre 130 pubblicazioni.

Attività scientifica[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio della sua carriera da ricercatore ha studiato la reazione del cervello di alcuni animali da laboratorio, principalmente ratti, alle radiazioni ionizzanti. Osservò che i ratti evitavano di bere acqua da bottiglie di plastica quando si trovavano nelle camere a ionizzazione. Sospettò dunque che i ratti associassero il sapore di plastica dell'acqua alla malattia provocata dalle radiazioni.

Durante gli esperimenti i ratti venivano sottoposti a uno stimolo neutro, rispettivamente un gusto, un'immagine e un suono, ciascuno privo di effetti sulla loro salute. Successivamente, venivano esposti a delle radiazioni o a delle droghe che li avrebbero fatti ammalare. Garcia scoprì che, se un topo avvertiva un senso di nausea dopo essere stato stimolato con un nuovo gusto, allora il topo avrebbe iniziato ad evitare quel gusto, anche se il malesse si era verificato diverse ore dopo lo stimolo. Questo risultato contraddiceva la convinzione che, affinché si verificasse il condizionamento, la risposta incondizionata (in questo caso, la nausea) dovesse manifestarsi immediatamente dopo lo stimolo condizionato (in questo caso, il gusto). Garcia scoprì inoltre che i topi sviluppavano avversioni per i gusti ma non per le immagini o per i suoni, smentendo così la teoria precedentemente ritenuta valida secondo cui qualsiasi stimolo percepibile (luce, suono, gusto, ecc.) poteva diventare uno stimolo condizionato per qualsiasi stimolo incondizionato.[3]

La scoperta di Garcia dell'avversione condizionata di tipo alimentare (che divenne nota come Effetto Garcia)[3] è considerata un meccanismo di sopravvivenza che consente a un organismo di riconoscere cibi ingeriti in precedenza che sono stati in seguito determinati essere velenosi. Questo meccanismo aumenta così le probabilità dell'organismo di evitare la stessa malattia in futuro.

[[Categoria:Morti nel 2012]] [[Categoria:Nati nel 1917]] [[Categoria:Studenti dell'Università della California, Berkeley]] [[Categoria:Professori dell'Università della California, Los Angeles]] [[Categoria:Membri della National Academy of Sciences]]

  1. ^ http://www.legacy.com/obituaries/skagitvalleyherald/obituary.aspx?pid=163496008#fbLoggedOut.
  2. ^ vol. 6, DOI:10.1037/1089-2680.6.2.139, https://oadoi.org/10.1037/1089-2680.6.2.139.
  3. ^ a b Garcia J, Kimeldorf DJ, Koelling RA. Conditioned aversion to saccharin resulting from exposure to gamma radiation. Science 1955; 122(3160): 157-8.