Utente:Peppos/Sandbox8

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Società Sportiva Juve Stabia spa
Calcio
Le vespe, I gialloblù, I Stabiesi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo e blu a strisce
SimboliVespa
InnoSono con te Juve Stabia
Gaetano Santaniello
Dati societari
CittàFile:Castellammare di Stabia-Stemma.png Castellammare di Stabia
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie B
Fondazione1907
Rifondazione1933
Rifondazione1953
Rifondazione2002
PresidenteBandiera dell'Italia Francesco Giglio
AllenatoreBandiera dell'Italia Piero Braglia
StadioStadio Romeo Menti
(7.642[1] posti)
Sito webwww.ssjuvestabia.it
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro Coppa Italia serie D
Titoli nazionali1 Campionati di Serie C
2 Campionati di Serie C2
5 Campionati di Serie D
Trofei nazionali1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
1 Coppe Italia Serie D
Si invita a seguire il modello di voce

La Società Sportiva Juve Stabia, abbreviata in Juve Stabia, è la principale società calcistica di Castellammare di Stabia (NA). Milita in Serie B. Fondata nel 1907 su iniziativa dei fratelli Romano e Pauzano Weiss con il nome di Stabia Sporting Club.

Il simbolo del club è la vespa, mentre i colori sociali sono il giallo e il blu. Gioca le partite interne allo stadio Romeo Menti, inaugurato nel 1984.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia calcistica di Castellammare di Stabia inizia nel 1907, quando i fratelli Romano e Pauzano Weiss fondano lo Stabia Sporting Club, ad oggi ancora il club calcistico più antico della Campania, con colori sociali giallo e blu. Tuttavia, la cronaca ha registrato poco di quei primi anni, visto che lo sport non riempiva ancora le pagine dei giornali.

Le prime notizie su una gara di calcio dello Stabia si hanno il 12 febbraio 1911, quando il quotidiano Il Mattino riporta la vittoria per 3-0 dello Stabia sulla squadra di Torre Annunziata, lo S.F.A.
Il 1º febbraio 1914 viene inaugurato il nuovo stadio di Castellammare con un'amichevole contro la terza squadra (Naples III sui giornali) del Naples Foot-Ball & Cricket Club, che finirà 0-0. Poco dopo avviene anche il primo incontro internazionale, contro gli inglesi del Black Prince, che travolgono le vespe per 11-1.

Arriva infine la prestigiosa amichevole contro il Naples Foot-Ball & Cricket Club, che, pur schierando gli allievi, espugna Castellammare di Stabia per 1-0 con un gol di Montorsi.

Nel 1916, lo Stabia si iscrive alla Terza Categoria, dove arriva alle semifinali (durante la guerra, sospesi i campionati ufficiali, non si lottava per la promozione in categoria superiore), eliminato con un netto 5-1 dal Savoia, compagine di Torre Annunziata.[2]

Con la fine della prima guerra mondiale, lo Stabia cambia proprietà, acquistato dall'Avvocato Vincenzo Bonifacio, che rifonda la squadra con l'obiettivo di scalare le classifiche: l'amichevole con gli inglesi del War Lion finisce 6-0 a favore degli stabiesi.

Nel 1919 nasce lo Sport Club War, che appena un anno dopo si fonde con lo Stabia Sporting Club, entra ufficialmente nella F.I.G.C. e viene inserito e nella Lega Sud.

Nel 1921 arriva la promozione in Prima Categoria, conquistata con una vittoria esterna sul campo del Portici. Nel 1924, il campo dello Stabia viene soprannominato “caienna” per la sua inviolabilità. Dopo una serie di buoni piazzamenti nel periodo pre-bellico e post-bellico, lo Stabia prova la scalata alle classifiche nella seconda metà degli anni quaranta.

Nel 1945, la squadra vince il Campionato campano grazie anche alle prestazioni di Romeo Menti, colui al quale è intitolato lo stadio di Castellammare di Stabia.

La promozione in serie B e la nuova discesa: Quest'anno o mai più![modifica | modifica wikitesto]

Conquistata la Serie C nel 1947-1948, tre anni dopo lo Stabia arriva primo in Serie C, seppur a pari punti con il Foggia. I giornali locali spingono sul carattere dell'impresa, tra cui lo stesso il Mattino, che titola Quest'anno o mai più![3]. Il 17 giugno 1951, nello spareggio giocato a Firenze, lo Stabia si impone per 2-0 con una doppietta di Cereseto e guadagna la storica promozione in Serie B.

Nella Serie B 1951-1952 ci sono squadre di indubbio valore, tra cui la Roma, e lo Stabia non riesce a compiere il miracolo salvezza chiudendo ultimo in classifica e lascia la B dopo solo un anno. L'anno successivo le cose vanno ancora peggio: 16º posto e nuova retrocessione, stavolta in Serie D.

Il periodo difficile degli anni settanta e ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Due anni dopo la retrocessione in Serie C2, arriva quella in Interregionale. Sono anni diffici per la Juve Stabia, che alterna campionati di Serie C2 a campionati di Serie D con promozioni e ulteriori retrocessioni, causate da continui periodi di crisi economiche.

È così che in questi anni entra in scena la figura ormai quasi mitica di Nicola Colonna, stabiese doc, che riuscì a tenere in vita una società che sembrava avviata al fallimento. Il suo grande merito è quello in particolare di aver sempre trovato dei collaboratori che finanziassero la causa della Juve Stabia, spronandoli e convincendoli ad investire nella società. Il suo ultimo gesto di affetto nei confronti delle vespe fu l'organizzare, sul finire del 2007, la festa del Centenario della Juve Stabia, per poi venire a mancare a causa di un improvviso malore pochissimi giorni dopo[4].

L'era di Roberto Fiore e gli spareggi Serie B[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1990-91 rileva la società un imprenditore locale, Roberto Fiore. Così che, nello stesso anno, le vespe danno il definitivo addio all'Interregionale, e puntano decise al ritorno in Serie C1. Il primo anno, un po' critico, viene raddrizzato dall'arrivo in panchina di Luis Vinicio che traghetta le vespe alla salvezza dopo lo spareggio con il Cerveteri, poi salvatosi dopo play-out con Valdagno e Teramo Calcio.

Riconquistata la Serie C1, le vespe provano subito il salto in B, e nella stagione 1993-94 arriva la sconfitta nella finale dei play-off allo stadio San Paolo di Napoli contro la Salernitana. Pochi anni dopo, stagione 1998-99, ci riprova arrivando di nuovo in finale play-off, ma stavolta è il Savoia allo stadio Partenio di Avellino a sconfiggere la Juve Stabia per 2 a 0.

Retrocede in serie C2 l'anno successivo e al termine della stagione 2000-01, sconvolta da una spaventosa crisi economica, la Juve Stabia non viene ammessa al campionato 2001-02

La rinascita ed il ritorno in Serie C1[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione successiva arriva l'mprenditore Paolo D'Arco, che prima acquista il titolo del Comprensorio Nola e poi cambia la denominazione in Comprensorio Stabia. Così, partecipa al campionato di serie D e alla fine del campionato la squadra riesce a classificarsi alla nona posizione nonostante qualche difficoltà iniziale. All'inizio della stagione 2003-2004 riprende la denominazione di S.S. Juve Stabia. Viene costruita una vera e propria corazzata dal direttore sportivo Nicola Pannone, che la porta ad avere la meglio sul Potenza, vincendo così il campionato e conquistando la promozione diretta in Serie C2, e vincendo anche la Coppa Italia di Serie D nello stesso anno. Ritornata in Serie C2 la Juve Stabia rinforza ulteriormente la propria rosa, poiché l'obbiettivo e la Serie C1. Alla fine del girone di ritorno la Juve Stabia giunge per un punto seconda alle spalle del Manfredonia e ai play-off viene eliminata dalla Cavese. Grazie alla mancata iscrizione di varie società delle serie superiori, nell'estate 2005 la Juve Stabia viene ripescata e così approda in Serie C1 dopo cinque anni dall'ultima partecipazione. Nella stagione 2005-2006, con una Serie C1 arricchita dalla presenza di squadre come Napoli, che verrà battuto 3-1 al Romeo Menti di Castellammare di Stabia nello storico derby campano[5] e Perugia, la Juve Stabia chiude penultima, ma ai playout ottiene la salvezza battendo l'Acireale in casa e pareggiando poi in Sicilia. Nella stagione 2006-2007, la Juve Stabia si alterna tra la zona playoff ed il 7º posto, uscendo dalla zona alta solo a due giornate dalla fine, complice una sconfitta contro la Sambenedettese. Nella stagione 2007-2008 la Juve Stabia giunge al 15º posto nel campionato di serie C1 girone B. Ma si salva ai play-out grazie alla vittoria in casa del Lanciano per 1 a 0 e al pareggio a reti bianche disputato a Castellammare di Stabia.

Il cambio di dirigenza e la retrocessione in Seconda divisione[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2008-2009 è iscritta alla Lega Pro Prima Divisione girone B, nuova denominazione della vecchia serie C1.
Con la nuova società, capitanata dai presidenti Franco Manniello e Franco Giglio, quest'ultimo ex presidente del Sorrento Calcio, la squadra capitanata da Massimo Rastelli inizia un campionato con aspirazioni di vertice. L'avvio, però, non è dei migliori. Infatti dopo una sconfitta esterna contro il Foggia, viene esonerato il tecnico Maurizio Costantini per far posto a Massimo Morgia. Alla quartultima partita del girone di andata il tecnico si dimetterà, e il suo posto verrà occupato da Dario Bonetti, con l'obiettivo di puntare in alto con una squadra sicuramente attrezzata per arrivare ai vertici alti della categoria. Ma anche il nuovo tecnico viene esonerato, facendo tornare i panchina Maurizio Costantini, che farà il suo nuovo esordio in uno Stadio Romeo Menti completamente messo a nuovo il 15 marzo 2009, nel derby di ritorno Juve Stabia-Cavese, perso per un gol. Si va così ai play out contro il Lanciano. La gara di andata viene disputata il 31 maggio 2009 a Castellammare di Stabia, dove la squadra campana si impone con un secco 2-1.
La gara di ritorno, invece, viene disputata il 7 giugno 2009 a Lanciano, dove la Juve Stabia viene sconfitta 0-1, e a causa di questo risultato retrocede sfortunatamente in Lega Pro Seconda Divisione, categoria nella quale resterà solo un anno, vincendo il campionato ed ottenendo l'immediata promozione.

2009-2011: Dalla Seconda Divisione alla Serie B[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2009-2010 la Juve Stabia, alleste una vera e propria corazzata per la categoria, puntando alla promozione diretta. Dopo un innizio non molto esaltante, le vespe trascinate dal loro capitano Marco Capparella e dai due bomber Vicentin e lo stabiese Gianluca De Angelis (16 goal stagionali) riescono a concludere il girone d'andata primi in classifica. Nel mercato invernale da registrare il clamoroso addio di capitan Capparella, che viene rimpiazzato da Nazzareno Tarantino. Complice qualche clamorosa sconfitta la Juve Stabia perde la vetta della classifica a favore del Catanzaro e arriva allo scontro diretto con un distacco di 3 punti. Davanti a 6.000 spettatori(record stagionale) le vespe si impongono per 1 a 0, grazie alla realizzazione di Ottobre che è lesto a concludere una pessima respinta del portiere avversario, su un'insidiosa punizione di Moretti, agguantando nuovamente la vetta della classifica. Alla penultima giornata, grazie al successo ai danni sul Cassino per 2-0 ed al contemporaneo pareggio per 1-1 fra Catanzaro e Brindisi, la Juve Stabia conquista nuovamente la promozione diretta in Lega Pro Prima Divisione.

Tifosi stabiesi in festa dopo il pareggio con il Benevento.

Nella stagione 2010-2011 la squadra viene creata per poter disputare un campionato da tranquilla salvezza. In panchina viene chiamato Piero Braglia, scelta determinante per il successo finale, ed arrivano molti calciatori giovani, accompagnati da alcuni giocatori più anziani, esperti della categoria. La stagione parte male per le vespe, nelle prime due giornate, esse si trovano con 0 punti in classifica, dopo aver perso in casa del Cosenza, e al Menti per 2 reti a 0 contro il Foligno. La Juve Stabia non demorde e si riscatta la partita successiva vincendo con il Barletta per 2 reti a o, da questa partita la Juve Stabia non si ferma più. Alla quinta giornata batte per 5 reti a 0 il Siracusa in casa, si impone per 3 reti a 2 sull'Atletico Roma, pareggia contro la capolista Nocerina e il 12 dicembre al termine del girone d'andata, grazie alla vittoria del derby per 2 a 1 contro il Benevento, si stravolgono tutte le aspettative. La Juve Stabia con i suoi 27 punti è al quinto posto in zona play off. In tutto il girone di ritorno si alterna tra le varie posizioni play off. Da ricordare la vittoria esterna contro la Nocerina per 2 a 1, proprio nella giornata in cui i molossi dovevano festeggiare le promozione diretta in cadetteria. Successivamente vince ad aprile la Coppa Italia Lega Pro per la prima volta, battendo in finale il Carpi (che in semifinale aveva eliminato la Nocerina) nel doppio confronto.[6] Al termine dell'ultima giornata di campionato (pareggio al Ciro Vigorito di Benevento per 1 a 1) la Juve Stabia partecipa ai play-off da quinta e affronta proprio la squadra sannita. In casa davanti a 10.000 spettatori riesce ad imporsi per una rete a zero grazie alla rete di Molinari e al ritorno riesce a strappare il biglietto per la finale grazie alla realizzazione di Nazzareno Tarantino su calcio di rigore, assegnato per un fallo commesso ai danni di Mezavilla. In finale affronta l'Atletico Roma, l'andata allo Stadio Menti di Castellammare di Stabia, giocata davanti a 13.000 spettatori (tutto esaurito), vede la squadra capitolina sciorinare una prestazione maiuscola, complice qualche dubbia decisione arbitrale, ma la partita ternima 0 a 0. La Juve Stabia nella gara di ritorno allo Stadio Flaminio cambia completamente marcia, e mette sotto la squadra della capitale andando più volte vicina al goal con Giorgio Corona. Poco prima della fine del primo tempo accade ciò che non ti aspetti, calcio d'angolo la difesa dell'atletico spazza, ma Molinari calcia un bolide al volo che termina la sua corsa in rete. Nella ripresa la musica non cambia, e l'unica accasione per la squadra capitolina è un gran tiro di Mazzeo dalla distanza che sfiora l'incrocio dei pali. La Juve Stabia al 43' del secondo tempo chiude la pratica in contropiede: Ciotola innesca Nazzareno Tarantino, che fa fuori due avversari e serve il bomber Giorgio Corona, che a tu per tu con il portiere non sbaglia il goal decisivo. Al triplice fischio finale le vespe tornano in Serie B a sessant'anni dall'ultima volta.[7]

2011-2012: Il ritorno in Serie B[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la storica promozione, la Juve Stabia, conferma in panchina Piero Braglia. La squadra inizia a rinforzarsi, per affrontare al meglio il campionato, con gli acquisti di Cristiano Biraghi[8][8] (in prestito dall'Inter), Savio Nsereko[8], Andrea Seculin[9] e Francesco Di Tacchio[10] in prestito dalla Fiorentina, Ivano Baldanzeddu in prestito dall'Empoli[11], Simone Zaza[12] in prestito dalla Sampdoria, il prestito di Alessio De Bode[13] dal Genoa, il prolungamento del prestito di Simone Colombi e l'ingaggio sempre in prestito di Matteo Scozzarella[14] entrambi dall'Atalanta[15] e gli acquisti a titolo definitivo di Horacio Erpen[10], Guido Davì[13][16], Tomas Danilevičius e Antonio Zito[8]. Il 29 luglio 2011 la Commissione Disciplinare, a causa del ritardo dei pagamenti IRPEF, ha inflitto ai gialloblè un punto di penalizzazione da scontarsi nella stagione sportiva 2011/12[17].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Società Sportiva Juve Stabia
  • 1907 · Nasce lo Stabia Sporting Club.
  • 1907-1915 · Attività di tipo polisportivo in ambito locale.
  • 1916 · Si affilia alla F.I.G.C. Comitato Regionale Campano che organizza vari tornei locali a livello riserve di Terza Categoria.
  • 1916-1917 · Al suo primo torneo ufficiale, è eliminato dal Savoia in semifinale del Campionato Campano di Terza Categoria.
  • 1917-1919: Disputa vari tornei con squadre campane. Per l'intensa attività infrabellica, le viene riconosciuto il titolo sportivo di Promozione.
  • 1919-20: 2º nel girone B della Promozione Campana.
  • 1920-21: ? in Promozione Campana.
  • 1921: È fra le secessioniste che costituiscono il Direttorio Campano della C.C.I. che la immette in Prima Divisione.
  • 1921-22: 6º nella Prima Divisione Campana C.C.I.
  • 1922-23: 3º nella Prima Divisione Campana.
  • 1923-24: 5º nella Prima Divisione Campana, rinuncia e retrocede in Seconda Divisione Campana.
  • 1924-25: 1º nella Seconda Divisione Campana per rinuncia allo spareggio dell'Audace di Napoli. Promossa in Prima Divisione.
  • 1925-26: 4º nella Prima Divisione Campana. Retrocessa, entra nelle competenze del neonato Direttorio

Divisioni Inferiori Sud.

  • 1926-27: 2º nel girone C della Seconda Divisione Sud.
  • 1927-28: 2º nel girone C della Seconda Divisione Sud.
  • 1928-29: 4º nel girone D del Campionato Meridionale.
  • 1929-30: 13º nel Campionato Meridionale. Dissestata, cambia denominazione in Football Club Stabiese e chiede un anno di deroga.
  • 1930-31: 7º nel Campionato Campano. Riammessa di diritto in Prima Divisione DDS.
  • 1931-32: 15º nel girone F della Prima Divisione.
  • 1932-33: 10º nel girone H della Prima Divisione.
  • 1933: Il Football Club rinuncia a tutti i campionati e si scioglie. Il calcio stabiese riparte da zero. Nasce la società Associazione Calcio Stabia.
  • 1933-34: in Terza Divisione Campana. Ammessa al girone finale[18]. Promossa in Seconda Divisione Campana.
  • 1934-35: 2º nella Seconda Divisione Campana.
  • 1935-36: 7º nella Prima, ex Seconda, Divisione Campana.
  • 1936-37: 1º nella Prima Divisione Campana. Promossa in Serie C.
  • 1937-38: 10º nel girone E di Serie C.
  • 1938-39: 7º nel girone G di Serie C.
  • 1939-40: 4º nel girone G di Serie C.
  • 1940-41: 14º nel girone G di Serie C.
  • 1941-42: 5º nel girone G di Serie C.
  • 1942-43: 9º nel girone L di Serie C.
  • 1943-44: Attività sospesa per cause belliche. Dopo la liberazione riprende l'attività sportiva.
  • 1944-45: 1º nel Campionato Campano.
  • 1945-46: 6º nel girone D di Serie C del Centro-Sud.
  • 1946-47: 4º nel girone A della Lega Interregionale Sud di Serie C.
  • 1947-48: 1º nel girone A della Lega Interregionale Sud di Serie C. Ammessa nella Lega Calcio.
  • 1948-49: 7º nel girone D di Serie C.
  • 1949-50: 13º nel girone D di Serie C.
  • 1950-51: 1º nel girone D di Serie C vincendo lo spareggio col Foggia. Promossa in Serie B.
  • 1951-52: 20º in Serie B. Retrocessa in Serie C.
  • 1952-53: 16º in Serie C. Retrocessa.
  • 1953: La società non risce a sanare un "buco" di 28 milioni e chiude. La Società Sportiva Juventus Stabia, nata il 23 dicembre 1953, ne continua la tradizione.
  • 1953-54: 6º nella Promozione Campana.
  • 1954-55: 1º nella Promozione Campana. Promossa in IV Serie.
  • 1955-56: 11º nel girone H di IV Serie.
  • 1956-57: 11º nel girone H di IV Serie.
  • 1957-58: 12º nel Girone H della II Serie della IV Serie. Retrocede nel Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1958-59: 1º nel girone Campano del Campionato Nazionale Dilettanti. Promossa in Serie D.
  • 1959-60: 12º nel girone F di Serie D.
  • 1960-61: 4º nel girone F di Serie D.
  • 1961-62: 5º nel girone F di Serie D.
  • 1962-63: 8º nel girone F di Serie D.
  • 1963-64: 5º nel girone F di Serie D.
  • 1964-65: 14º nel girone F di Serie D.
  • 1965-66: 5º nel girone F di Serie D.
  • 1966-67: 11º nel girone F di Serie D.
  • 1967-68: 11º nel girone G di Serie D.
  • 1968-69: 14º nel girone G di Serie D.
  • 1969-70: 9º nel girone G di Serie D.
  • 1970-71: 11º nel girone G di Serie D.
  • 1971-72: 1º nel girone G di Serie D. Promossa in Serie C.
  • 1972-73: 7º nel girone C di Serie C.
  • 1973-74: 19º nel girone C di Serie C. Retrocessa in Serie D.
  • 1974-75: 2º nel girone G di Serie D dopo aver perso lo spareggio contro il Potenza.
  • 1975-76: 3º nel girone G di Serie D.
  • 1976-77: 2º nel girone H di Serie D.
  • 1977-78: 8º nel girone G di Serie D.
  • 1978-79: 1º nel girone F di Serie D. Promossa in Serie C2.
  • 1979-80: 7º nel girone D di Serie C2.
  • 1980-81: 16º nel girone D di Serie C2. Retrocessa in Interregionale. La formazione "Giovanile" vince il Campionato Nazionale "Berretti" riservato a formazioni di serie C.
  • 1981-82: 7º nel girone I dell'Interregionale.
  • 1982-83: 3º nel girone I dell'Interregionale.
  • 1983-84: 5º nel girone H dell'Interregionale.
  • 1984-85: 1º nel girone L dell'Interregionale. Promossa in Serie C2.
  • 1985-86: 13º nel girone D di Serie C2.
  • 1986-87: 5º nel girone D di Serie C2.
  • 1987-88: 12º nel girone D di Serie C2.
  • 1988-89: 18º nel girone D di Serie C2. Retrocessa in Interregionale.
  • 1989-90: 3º nel girone M dell'Interregionale.
  • 1990-91: 1º nel girone L dell'Interregionale. Promossa in Serie C2 dopo aver vinto lo spareggio contro il Benevento.
  • 1991-92: 16º nel girone C di Serie C2.
  • 1992-93: 1º nel girone C di Serie C2. Promossa in Serie C1.
  • 1993-94: 5º nel girone B di Serie C1. Perde i playoff in finale contro la Salernitana.
  • 1994-95: 6º nel girone B di Serie C1.
    Primo turno di Coppa Italia.
  • 1995-96: 15º nel girone B di Serie C1. Vince i playout contro il Nola.
  • 1996-97: 10º nel girone B di Serie C1.
  • 1997-98: 6º nel girone B di Serie C1.
  • 1998-99: 3º nel girone B di Serie C1. Perde i playoff in finale contro il Savoia.
  • 1999-00: 14º nel girone B di Serie C1. Perde i playout: retrocessa in Serie C2.
    Fase a Gironi di Coppa Italia.
  • 2000-01: 11º nel girone C di Serie C2.
  • 2001: - Estate: dichiarato il fallimento della A.C. Juve Stabia.
  • 2001-02: - Nessuna attività calcistica ad alto livello.
  • 2002: - Estate: riparte dalla Serie D con l'acquisizione del titolo dal Comprensorio Nola, la società assume la denominazione di Comprensorio Stabia.
  • 2002-03: 9º nel Girone I di Serie D.
  • 2003: - Estate: cambia denominazione in Società Sportiva Juve Stabia.
  • 2003-04: 1º nel Girone G di Serie D. Promossa in Serie C2. Vince la Coppa Italia Serie D sconfiggendo in finale la Massese.
  • 2004-05: 2º nel girone C di Serie C2. Perde i playoff: retrocessa ma ripescata a tavolino in Serie C1.
    Fase a Gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2005-06: 17º nel girone B di Serie C1. Vince i playout.

Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.

  • 2011-12 · Partecipa al campionato di Serie B.

Lo stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il secondo stemma della Juve Stabia, nel 1933, era costituito da un ovale con un'ape sulla sinistra e un pallone da calcio sulla destra contornato dalle iniziali della denominazione di allora della società stabiese: "A.C." (Associazione Calcio Stabia), il tutto su sfondo celeste. Fu lo stemma della società stabiese per ventidue anni: infatti, poco dopo, il club uno stemma di forma trapeziodale con al centro una vespa in possesso di uno scettro, in alto a sinistra le iniziali S.S. e in basso il nome Juve Stabia su sfondo giallo e corona esterna di colore blu con la scritta Castellammare di Stabia posta in alto.

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Elenco degli sponsor tecnici e ufficiali della Società Sportiva Juve Stabia.

Fornitori tecnici
Sponsor ufficiali

La sede[modifica | modifica wikitesto]

Si riporta di seguito l'elenco delle sedi ufficiali utilizzate dalla Società Sportiva Juve Stabia nel corso della sua storia[20].

  • 1984 via Giuseppe Cosenza, 283

Presidenti e allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Si riporta di seguito l'elenco dei presidenti, degli allenatori e dei direttori tecnici della Società Sportiva Juve Stabia dalla fondazione del club ad oggi.

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

I presidenti della S.S. Juve Stabia
  • anni '50 Bandiera dell'Italia Giuseppe Donnarumma
  • anni '70 Bandiera dell'Italia Giuseppe Abbagnale
  • anni '80 Bandiera dell'Italia Vincenzo Zurolo
  • 1990-2002 Bandiera dell'Italia Roberto Fiore

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

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Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e numerazione aggiornate al 12 settembre 2011[21].

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia D Antonio Zito
Bandiera dell'Italia C Riccardo Cazzola
Bandiera dell'Italia D Morris Molinari
Bandiera dell'Italia D Gennaro Scognamiglio
Bandiera dell'Argentina C Horacio Erpen
Bandiera dell'Italia C Guido Davì
Bandiera della Nigeria A Jerry Uche Mbakogu
Bandiera dell'Italia A Nazzareno Tarantino
Bandiera dell'Italia A Andrea Raimondi
Bandiera dell'Italia D Cristiano Biraghi
Bandiera della Germania C Savio Nsereko
Bandiera dell'Italia P Simone Colombi
Bandiera dell'Italia D Alessandro Fabbro
Bandiera dell'Italia C Ciro Danucci
Bandiera dell'Italia C Francesco Di Tacchio
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Matteo Scozzarella
Bandiera dell'Italia P Matteo Cerreti
Bandiera dell'Italia A Marco Sau
Bandiera della Lituania A Tomas Danilevičius (capitano)
Bandiera dell'Italia D Stefano Dicuonzo
Bandiera dell'Italia D Ivano Baldanzeddu
Bandiera del Brasile C Adriano Sartorio Mezavilla
Bandiera del Belgio D Donovan Maury (vice-capitano)
Bandiera dell'Italia A Simone Zaza
Bandiera dell'Italia C Luca Ubaldi
Bandiera dell'Italia D Luigi Pezzella
Bandiera dell'Italia P Andrea Seculin
Bandiera dell'Italia D Alessio De Bode
Bandiera dell'Italia P Armando Ricciardi

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito internet ufficiale della società[22].

Staff tecnico della SS Juve Stabia
  • Allenatore: Piero Braglia
  • Allenatore in seconda: Mauro Isetto
  • Preparatori atletici: Roberto De Filippis, Sergio Musa
  • Preparatore dei portieri: Mauro Isetto
  • Medico sociale: Catello Di Somma
  • Massofisioterapisti: Vincenzo Attianese, Mario Aurino, Angelo Mascolo
  • Magazzinieri: Vincenzo Guida, Sebastiano Di Ruocco

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito internet ufficiale della società[23].

Organigramma della SS Juve Stabia
  • Amministratore unico: Roberto Amodio
  • Dirigenti: Francesco Giglio, Francesco Manniello
  • Direttore generale: Clemente Filippi
  • Responsabile area tecnica: Salvatore Di Somma
  • Segretario generale: Raffaele Persico
  • Responsabile ufficio stampa: Umberto Naclerio
  • Responsabile ufficio marketing: Gianclaudio Romeo

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito internet ufficiale della società[24].

Settore giovanile della SS Juve Stabia
  • Direttore responsabile: Alberico Turi
  • Team manager: Giovanni Somma
  • Segretario: Adrasto Di Puccio
  • Addetto stampa: Raffaele Aponte
  • Coordinatore tecnico e all. Primavera: Antonio Foglia Manzillo
  • Allenatore Allievi nazionali: Mario Turi
  • Allenatore Giovanissimi nazionali: Rosario Chiaiese
  • Allenatore Allievi regionali: Catello Di Somma
  • Preparatore portieri: Marco Giglio
  • Preparatore atletico: Cosimo Vicidomini
  • Medico sociale: Dr. Floriana Ausiello
  • Massaggiatori: Nicola Colaps, Dario Sgambati, Francesco Parisi
  • Osservatore: Salvatore Tessitore
  • Dirigenti accompagnatori ufficiali: Gianpaolo Aprea, Salvatore Avallone, Vincenzo Buonomo, Vincenzo Landolfi

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2010-2011
2003-2004

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Berretti[modifica | modifica wikitesto]

1980-1981

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Tifosi stabiesi nello Stadio Romeo Menti.

Il calcio è sempre stato un evento sportivo molto seguito nella città di Castellammare di Stabia. La tifoseria della Juve Stabia si è sempre contraddistinta per l'attaccamento alla squadra e per le notevoli coreografie. Come stile di tifo è paragonabile a quello sudamericano, caldo e passionale: numerosi i cori, le canzoni ed i colori. Da sottolineare la sempre massiccia presenza sugli spalti dei tifosi, anche in categorie inferiori.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Il rapporto di fratellanza con il Siracusa nacque nel campionato 1978-1979 in Serie C2 quando il calciatore stabiese Nicola De Simone, in forza al Siracusa, fu colpito al volto in un'azione di gioco e cadde esanime a terra. Fu subito ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli ma dopo diciassette giorni si spense. Da allora il tifo aretuseo e quello stabiese si sono uniti in "SiraStabia"[25] nel ricordo del calciatore e ancora oggi i sentimenti di rispetto e fratellanza sono ancora presenti nel rapporto tra le due tifoserie[26]. I gialloblè hanno molti rapporti di amicizia, e le squadre interessate sono: Casertana, Perugia, Zwickau, Taranto, Sora, Giugliano, Giulianova, Matera e Battipagliese.

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità con la Nocerina nacque il 21 gennaio 1929 quando i rossoneri sconfissero per 2 a 1 i gialloblè, e i giornalisti stabiesi li soprannominarono molossi perché avevano addentato e mai mollato le caviglie avversarie e per aver dominato per 90 minuti[27]. Da allora la rivalità è proseguita fino ad arrivare ai giorni nostri. Altre rivalità sono con il Sorrento, il Benevento, il Barletta, il Crotone, la Salernitana, la Reggina, il Potenza, e anche con Paganese, Turris, Frosinone, Savoia, Brescia, Foggia e Avellino[28].

I derby[modifica | modifica wikitesto]

I derby che caratterizzano i gialloblè sono:

  • Derby del San Francesco termine che fa riferimento alle sfide con la Nocerina[29];
  • Derby della penisola termine che fa riferimento alle sfide con il Sorrento.

Società affiliate[modifica | modifica wikitesto]

La cessione in prestito di Alessio De Bode ai gialloblè e la cessione del giovane Antonio Cammarota al Genoa hanno creato uno stretto rapporto di collaborazione tra la società. Infatti questo accordo prevede il diritto di prelazione da parte della società genovese sui calciatori del settore giovanile stabiese.

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

B

2 1951-1952 2011-2012

C

44 1926-1927 2010-2011

D

29 1955-1956 2003-2004

In 74 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nella Seconda Divisione Sud (C), compresi 4 tornei del Direttorio Meridionale (C) e 11 tornei di Serie C2. Sono escluse la stagione 1930-1931, le annate dal 1933 al 1937, dal 1943 al 1945, e dal 1953 al 1955, e le stagioni 1958-1959 e 2001-2002, nelle quali la Juve Stabia ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano o fu inattiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lo stadio
  2. ^ Dal libro Savoia storia e leggenda - dall'Oncino al Giraud di Calvelli, Lucibelli e Schettino - Stampa Democratica '95 Editrice - stampato a Gragnano (NA), dicembre 2000 che pubblica la notizia della gara giocata il 7 dicembre 1916 pubblicata dal giornale campano "La Tromba" (Napoli, Biblioteca Universitaria).
  3. ^ Juve Stabia - La storia, su juvestabia.info. URL consultato il 13 settembre 2011.
  4. ^ Morto lo storico dirigente delle vespe, Nicola Colonna
  5. ^ Finale: Juve Stabia - Napoli 3-1
  6. ^ Coppa Italia Lega Pro, la Juve Stabia vince il trofeo
  7. ^ Finale 1^ Div Lega Pro - Atl Roma-Juve Stabia 0-2, le vespe tornano in B dopo 60 anni! Calcionapoli24.it
  8. ^ a b c d Calcio mercato : due rinnovi e quattro acquisti in casa gialloblè
  9. ^ UFFICIALE: Seculin alla Juve Stabia
  10. ^ a b Altri due colpi di mercato : Erpen e Di Tacchio
  11. ^ UFFICIALE: Juve Stabia, firma anche Baldanzeddu
  12. ^ Calcio mercato : tesserato l’attaccante Zaza
  13. ^ a b Concluse altre due operazioni di calcio mercato
  14. ^ UFFICIALE: Scozzarella alla Juve Stabia
  15. ^ UFFICIALE: Colombi è della Juve Stabia
  16. ^ UFFICIALE: Davi alla Juve Stabia
  17. ^ http://www.stabia1907.it/centenario/modules.php?name=News&file=article&sid=5552 JUVE STABIA PENALIZZATA DI 1 PUNTO
  18. ^ Su "Il Littoriale" risultati e prossimi turni vedi la Terza giornata del 29 marzo 1934
  19. ^ Juve Stabia, è Bonavita il nuovo main sponsor
  20. ^ Contatti
  21. ^ Rosa Giocatori Ssjuvestabia.it
  22. ^ Staff Tecnico
  23. ^ Organigramma
  24. ^ Settore giovanile
  25. ^ COME SIRASTABIA...NESSUNO MAI!!
  26. ^ Siracusa-Juve Stabia, gemellaggio da oltre trent'anni, su calcionapoletano.it. URL consultato il 22-05-2011.
  27. ^ PERCHE I NOCERINI VENGONO CHIAMATI "MOLOSSI"
  28. ^ Gemellaggi e Rivalità
  29. ^ Nocerina: il derby del “San Francesco” è della Juve Stabia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1907-1993 Una leggenda in gialloblé, a cura di Giuseppe Mercatelli, Eidos Nicola Longobardi Editore, Castellammare di Stabia, 1993.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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