Utente:Nicolasmiderle/Sandbox

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Il glifosato, o glifosate, in inglese glyphosate (N-(fosfonometil)glicina, C3H8NO5P), è un analogo aminofosforico della glicina, inibitore dell'enzima 3-fosfoshikimato 1-carbossiviniltransferasi (EPSP sintasi), noto come erbicida totale (non selettivo). Il composto chimico è divenuto di libera produzione nel 2001, anno in cui è scaduto il relativo brevetto di produzione, fino ad allora appartenuto alla Monsanto Company.[1]

Meccanismo di azione[modifica | modifica wikitesto]

Il glifosato è un diserbante sistemico di post-emergenza non selettivo. A differenza di altri prodotti, viene assorbito per via fogliare (prodotto sistemico), ma successivamente traslocato in ogni altra posizione della pianta per via prevalentemente floematica. Questo gli conferisce la caratteristica, di fondamentale importanza, di essere in grado di devitalizzare anche gli organi di conservazione ipogea delle erbe infestanti, come rizomi, fittoni carnosi ecc., che in nessun altro modo potrebbero essere devitalizzati.

L'assorbimento del prodotto avviene in 5-6 ore, e il disseccamento della vegetazione è visibile in genere dopo 10-12 giorni. Il glifosato interrompe la via metabolica responsabile della sintesi di fenilalanina, tirosina e triptofano (via dello shikimato), inibendo la sintesi dell'3-fosfoshikimato 1-carbossiviniltransferasi, enzima necessario alla sopravvivenza della pianta. Scoperta Il composto chimico fu scoperto nel 1950 dal chimico Henry Martin, che lavorava per la svizzera Cilag, ma non fu oggetto di pubblicazione[2]. Fu poi riscoperto, in modo indipendente, nel 1970 nell'ambito di una ricerca sugli addolcitori d'acqua condotta dalla Monsanto sugli analoghi dell'acido aminometilfosforico[2]. Alcuni di questi addolcitori destarono interesse quando mostrarono un blando potere erbicida motivo per cui la Monsanto incaricò il suo chimico John E. Franz della ricerca di altri analoghi con maggior efficacia erbicida. Il glifosate fu il terzo analogo a essere scoperto[2]. Per questa scoperta, John Franz ha ricevuto la Medaglia Perkin per l'innovazione nella chimica applicata nel 1990[3] e la National Medal of Technology and Innovation nel 1987[4], e fu inserito nella National Inventor's Hall of Fame nel 2007[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) People: Monsanto Scientist John E. Franz Wins 1990 Perkin Medal For Applied Chemistry, su The Scientist Magazine®. URL consultato il 15 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]