Utente:Mr. goio/Sandbox

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L'Eldorado A fu uno strumento medico usato nella telecobaltoterapia, creato dalla società Eldorado Minning & Refining Ltd. nel 1951 a London in Canada

L' Eldorado A[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Eldorado A
Anno di produzione 1951
Azienda produttrice Eldorado Minning & Refining Ltd.
Alimentazione Cobalto 60
Potenza 21 röntgen al minuto
Attività 1000 curie

L’idea di una nuova forma di cura contro il tumore, diversa da quella precedente che adoperava il radium, emerse dopo che una gran parte delle cliniche aveva riscontrato problemi riguardanti il costo del radium, dovuto alla difficoltà di estrazione e di manipolazione. Il radium inoltre aveva una grave pecca, quella di investire, durante l’irraggiamento del tumore, parte dei tessuti sani con radiazioni beta, altamente ustionanti. La soluzione venne proposta dalla società canadese Eldorado attraverso l’utilizzo dell’isotopo 60 del cobalto. Il cobalto 60 era sicuramente il miglior ritrovato in materia di radioterapia, grazie alle sue proprietà particolari, quelle cioè di poter essere posizionato nel macchinario posto ad una certa distanza dal paziente, riducendo di conseguenza a zero la radiazione beta ustionante, che veniva bloccata dall’aria. Inoltre la radiazione gamma, più semplice di quella del radium era più facilmente direzionabile. Per ultimo, in termini economici, il cobalto era meno dispendioso, se considerato il fatto che il suo tempo di dimezzamento era di 5,3 anni e che per questo si sarebbe conservato molto a lungo una qualsiasi riserva. Nel 1949 i lavori per la costruzione della bomba iniziarono, sia dalla parte della società Eldorado che dalla parte di un università di Saskatchewan, che grazie alla determinazione del professor Harold Johns aveva cominciato ad interessarsi al caso. Durante la costruzione, entrambi i gruppi si posero innumerevoli domande al fine di risolvere problematiche relative sia alla struttura (che avrebbe dovuto essere molto versatile per un facile trasporto all’ospedale ed un semplice montaggio), sia all’efficienza e alla comodità d’uso durante le operazioni. Nel luglio del 1951, il primo prototipo di bomba al cobalto, venne ultimato e fu chiamato “Eldorado A”, dal nome dell’azienda produttrice. Pochi mesi dopo, in ottobre, entrò in azione a London, nell’Ontario, curando il primo paziente con il nuovo metodo, mentre nei giorni successivi, a Saskatchewan, venne installata nell’università la seconda unità di telecobaltoterapia.

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Durante la fase di creazione della bomba al cobalto, i principali problemi che emersero erano per lo più relativi alla parte tecnica. Per prima cosa si doveva trovare un modo per regolare il fascio radiante a seconda dell’estensione del tumore; in secondo luogo si doveva permettere ai medici e ai tecnici di interrompere in qualsiasi momento la radiazione. Ciò si risolse con l’ideazione di un otturatore al mercurio, azionato mediante un compressore che ne controllava l’apertura e la chiusura. Per facilitare la fuoriuscita di radiazioni in punti fissati, si idearono delle schermature in piombo rivestite in acciaio, questo per evitare eventuali deformazioni del piombo con il passare del tempo. Le difficoltà che si avrebbero potute avere nel trasportare la grande quantità di macchinari, vennero annullate dalla progettazione di un unità di telecobaltoterapia che permettesse la scomposizione in più parti, più leggere e pratiche nel trasferimento. L’insieme dei macchinari necessari per il cambio della sorgente radioattiva era comandato a distanza per mezzo di comandi elettronici e meccanici per schermare le radiazioni.

Vantaggi[modifica | modifica wikitesto]

L’ Eldorado A presentava parecchi vantaggi in più rispetto alle macchine utilizzate all’ epoca per la terapia contro i tumori, macchine che utilizzavano il radio. Infatti il cobalto-60 utilizzato dalla macchina, che era prodotto dal reattore NRX e in seguito dal reattore NRU, possedeva un’ attività specifica fra le 20 e le 60 curie al grammo, l’ equivalente in energia radioattiva di una quantità di 32-96 grammi di radio. Un altro vantaggio era dovuto al tempo di dimezzamento del cobalto-60, che è di 5,3anni e che comporta una sostituzione meno frequente della sorgente e una durata maggiore; inoltre oltre ad essere più economico il cobalto-60 non emanava durante il decadimento il radon, a differenza di come accadeva con il radio, e il suo modello di decadimento era molto semplice e prevedibile, permettendo un dosaggio molto preciso. Infine la radiazione rilasciata dall’ Eldorado A era paragonabile in quantità a quella rilasciata da una macchina a raggi x di 3 MV ed era possibile concetrare il fascio delle radiazioni per ridurre i danni alla pelle del paziente.