Utente:Mirko Tavosanis/poss

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Felix Colgrave (Tasmania, 29 novembre 1993) è un animatore australiano, conosciuto per il suo stile artistico innovativo e bizzarro.

Dedizione e Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Fin da bambino aveva una grande passione per l'animazione. Presto infatti si mise a realizzare Flip book, blocchetti di fogli su ognuno dei quali è disegnata una figura di cartone animato.

A circa undici anni cominciò ad adoperare Microsoft PowerPoint, seguendo la tecnica Cutout animation e cambiando i fotogrammi ogni 0.1 secondi, per creare animazioni.

A tredici anni cominciò ad usare Macromedia Flash 8 grazie al suo professore di informatica, il quale, avendo visto alcuni lavori in PowerPoint del ragazzo, spinse la scuola a comprare Suite Macromedia.

A quindici anni Felix fece il suo primo lavoro a pagamento (un videoclip) usando Adobe Flash.

All’università ottenne la laurea BA (Bachelor of Animation and Interactive Media) producendo come lavoro del terzo anno il film The Elephant Garden.

Nel 2009 Felix cominciò a fare dell’animazione un lavoro professionale pubblicando i suoi Cartoni animati su YouTube. Il suo primo video, Shoe – EGG (2009) raggiunse un milione di visualizzazioni su YouTube.

I suoi lavori hanno accumulato molti seguaci nel tempo, infatti nel 2017 i suoi video raggiungono in totale 46 milioni visualizzazioni su YouTube. Essi sono inoltre stati presentati a numerosi festival in tutto il mondo.

Tra le sue produzioni più famose troviamo The Elephant's Garden (2013), Fever The Gost – SOURCE (2014), Man Spaghetti (2013) e Double King (2017). Oltre alle produzioni personali, Felix è anche coinvolto in molti progetti commerciali, avendo lavorato per clienti come VICE, la Comedy Central TripTank, Passion Pictures e Bethesda Softworks, realizzando per questi ultimi le animazioni per il videogioco Fallout 4.

Occasionalmente appare in alcune conferenze per parlare delle sue animazioni e per discutere del suo ruolo nell'era digitale.

Le animazioni[modifica | modifica wikitesto]

Felix è considerato un artista poliedrico per la sua continua ricerca di nuove tecniche, soprattutto dal punto di vista della regia.

Le sue animazioni, prodotte interamente per gli adulti, sono una combinazione tra Black humor, Surrealismo e Fantasmagoria.

Attraverso i suoi lavori, possiamo vedere come lo stile di Colgrave si sia evoluto col tempo: i suoi lavori diventano mano a mano sempre più surreali.

Il suo stile innovativo, si suddivide in due stili principali, di cui uno viene dopo l’altro. Il primo è quello in cui il tratto del disegno è più grezzo, le vicende piuttosto angoscianti e la durata in media breve; mentre il secondo, lo stile più recente, è quello che presenta maggiori dettagli a livello scenografico, maggiore accuratezza dell'immagine e un bizzarro corso degli eventi. Le animazioni appartenenti al secondo stile raccontano mondi o ecosistemi inventati e autosufficienti, i quali rispecchiano solo in parte la nostra realtà.

Principalmente le sue animazioni sono definite nonsense, in quanto non vogliono lanciare un messaggio preciso e si fermano all’impatto visivo che producono sullo spettatore. Felix ammette di realizzare un’animazione senza produrne prima una storia. Secondo il suo metodo, inizialmente stabilisce il titolo e successivamente dare vita alla storia, riportando gli eventi in ordine cronologico e lasciandosi guidare dall’immaginazione.

Le sue animazioni sono spesso così bizzarre e paradossali da confondere ed affascinare gli spettatori, talvolta da farli entrare in una dimensione onirica per gli scenari che vi vedono.

Il ruolo di Colgrave nell’era digitale[modifica | modifica wikitesto]

In molte interviste e conferenze Colgrave ha parlato del suo ruolo in quanto animatore nell’era digitale, dichiarando di essere “un vero e proprio prodotto di Internet” ma spera comunque che un giorno potrà diventare un animatore completamente indipendente [1]:

«Quanto al lavoro commerciale, lavoro per i Network e sono sempre la merce di qualche amministrazione di Network. Queste ultime decidono se i miei lavori possono essere vendibili o meno, e talvolta cambiano idea nel corso della contrattazione. Se per loro un mio prodotto non è vendibile non possono promuoverlo, mentre al giorno d’oggi puoi mettere sul mercato qualcosa che è completamente fuori dagli schemi, tanto comunque piacerà. Perciò se loro ti dicono che non sanno se il tuo lavoro è vendibile tu digli che lo sarà perché sai che venderà adesso. […] La direzione che viene fuori dall’animazione è veramente strana. Le persone più strane hanno bisogno dell’animazione, perciò sai che qualsiasi cosa tu disegni c’è sempre qualcuno che la vorrà, quindi cogli la palla al balzo e disegna quello che vuoi.»

Il modo in cui Colgrave vede Internet è come una sorta di connessione globale tra gli animatori, e quindi un mezzo di collaborazione veramente utile per ognuno di loro:

«Se qualche animatore ha un lavoro è perché gli è stato commissionato per e-mail dall’altra parte del mondo.»

Lavori commerciali[modifica | modifica wikitesto]

Data Nome Casa produttrice
2014 Fever The Gost – SOURCE
2015 Endurance - Fallout 4 S.P.E.C.I.A.L. VIDEO Series Bethesda Softwoks
2015 Agility - Fallout 4 S.P.E.C.I.A.L. VIDEO Series Bethesda Softwoks
2016 Tortured Memories X Company
2016 DJ Mustard, Nicki Minaj – Don’t Hurt Me DJMustardVEVO
2017 Markie Dee at Eddie Murphy’s Wild Mansion Party

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Truth about K. C. Mafernigan (2008)
  • Last Resort (2008)
  • The travelling Sandwich (2008)
  • Shoe – EGG (official music video) (2009)
  • The Pigpen (2009)
  • War (2009)
  • “48-Hour Film Fest” Entry (2013)
  • For Everyone To See (2011)
  • Full-Body Prolapse (2012)
  • Ghosts are Jerks (2012)
  • Paperfluck (2012)
  • Taps (2012)
  • Tained Goods (2012)
  • Just more things in general, really (2013)
  • The Elephant's Garden (2013) vincitore al Melbourne International Animation Festival (MIAF) 2014
  • Man Spaghetti (2013)
  • HOMEY (2014)
  • Jesus, that is such a party foul (2014)
  • Doube King (2017) Annecy International Animation Film Festival 2017

[2]


The Elephant's Garden[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«»

(IT)

«Un film che ho realizzato con elefanti e un sacco di altre cose.»

‘’The Elephant's Garden’’ è un cortometraggio realizzato da Felix Colgrave, con l’aiuto dell’artista ‘’Red M’’ per la colonna sonora. [3]. Il cortometraggio era un progetto creato da Colgrave alla Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT), la più grande università australiana e leader mondiale nella tecnologia e nel design. È stato il vincitore del ‘’Best Australian Film’’ al ‘’Melbourne International Animation Festival’’ (MIAF) 2014 e selezionato ufficialmente per l’Annecy International Animated Film Festival 2014 in Francia.

Il tema centrale dell’opera risiede nel fatto che la vita di ogni ecosistema dipende dalla morte e dal sacrificio di alcuni individui all'interno di quel sistema. La particolare tecnica coreografica adottata da Colgrave all’interno dell’animazione mostra numerosi ecosistemi collocati l’uno dentro l’altro come una matriosca. Tale tecnica consiste nel creare transizioni tra una scena e un’altra per mezzo dello zoom o dell’attention shifting (spostamento dell’attenzione) da un oggetto ad un altro.

La trama si svolge nel deserto di un ecosistema fantastico in cui il cielo è colorato di arancione. Tre creature dalle sembianze di un elefante stanno trainando con delle funi un piccolo mondo sospeso nell'aria, il cosiddetto ‘’Giardino dell’Elefante’’.

Il ‘’Giardino dell’Elefante’’ è un vero e proprio ecosistema che ha delle particolari creature e delle leggi al suo interno. All'interno di questo mondo ci vengono mostrati cinque episodi nei quali animali lottano tra loro nella catena alimentare. Il primo episodio presenta uno pseudo alpaca mentre sta mangiando in tranquillità, quanto una grande testa con i denti aguzzi e mobili lo ingoia.

Nel secondo, vediamo ergersi dalla foresta un enorme creatura in procinto di espellere le uova dalla sua regione inferiore, per riposare pacificamente e silenziosamente in cima alla catena alimentare. Nel momento in cui le uova escono un piccolo predatore simile a un drago ne ingoia alcune e vola via.

Nel terzo invece, due uccellini stanno volando insieme, quando a un certo punto uno dei due rimane intrappolato in una strana creatura: un incrocio tra una testa umana e una nuvola. Quest’ultima risucchia l’uccellino mangiandoselo. Intanto il secondo uccellino sta ancora volando, quando all’improvviso si innalza da una voragine la testa di un enorme lombrico, che si mangia l’uccellino. Nell’istante successivo la testa del lombrico viene afferrata da un uccello, così dalla voragine esce il corpo del lombrico, che non è altro che il corpo nudo di un uomo che comincia a dare pugni all’uccello.

Nel quarto episodio una rosa rossa animata punzecchia una rosa bianca, la quale prende vita. Mentre le due stanno bisticciando una una strana creatura che sembra un incrocio tra un drago e un leone le coglie e le spezzetta per fumarle come se fossero cannabis.

Nel quinto e ultimo episodio vediamo una creatura a metà tra una zanzara e un drago che si accorge di essere inseguita. Questa comincia a scappare perché dei piccoli esseri armati le stanno dando la caccia, ma poi riesce a mettersi in salvo salendo su una fune uscendo dal ‘’Giardino dell’Elefante’’. Arrivando in fondo alla fune, la creatura raggiunge uno dei tre elefanti della scena iniziale e, insieme ai suoi simili, lo pinza per berne il sangue.

Ma ecco che, inaspettatamente, un elefante enorme e barbuto in tenuta da lavoro per l’allevamento, spruzza un insetticida sui tre elefanti e ammazza tutte le creature pseudo zanzare.

Il corto finisce con il sole che viene mangiato dalla luna perché venga la notte.

Man Spaghetti[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«When I made this film, I was exploring the idea of how living things are made of matter, and when we die and rot and we’re returned to the earth and yadda yadda, and then that matter then goes on to build other living things. Basically I cut out the middle man, and made the matter reorganise itself into new things the moment the consciousness died. Then I put them in onesies and gave the whole thing a silly name… [4]»

(IT)

«Quando ho fatto questo film, stavo pensando a come gli esseri viventi sono fatti di materia, a quando moriamo, marciamo e torniamo alla terra e blah blah blah, e che poi la materia va a ricostruirsi in altre cose viventi. In pratica ho fatto fuori l’uomo medio e fatto sì che la materia si riorganizzasse completamente in cose nuove non appena la coscienza fuoriusciva dal corpo. Poi ho messo in tuta I due personaggi e ho cercato un nome infantile...»

‘’Man Spaghetti’’ è un’animazione nonsense della durata di un minuto e 56 secondi, realizzata da Colgrave con l’aiuto di Joel Williams in 861 ore. La trama, grottesca e del tutto scollegata dal titolo (come dichiara Colgrave stesso), presenta due persone in tuta che si fronteggiano in un'arena: una, una donna pronta a combattere, l’altra, un nano impaurito e frastornato. Un istante dopo la donna comincia a sparare colpi di pistola contro il nano, ma a quest’ultimo, le parti del corpo perforate dalle pallottole cominciano a replicarsi in teste di animali. Così, nei suoi disperati tentativi difensivi, la donna continua a sparare contro l’avversario, mentre egli diventa un ammasso di teste di animali. Quando la donna ha finito tutte le pallottole, viene uccisa da una testa di animale.

La colonna sonora di "Man Spaghetti" è stata creata dall’artista, con alcuni campioni di batteria da una tastiera degli anni 90.

[5]

Double King[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«A film about love and regicide.[6]»

(IT)

«Un film sull’amore e il regicidio

Double King è un cortometraggio d’animazione in 2D realizzato interamente da Colgrave nell’arco di 2 anni. Presentato in anteprima all'Annecy International Animation Film Festival 2017, il corto è una commedia slapstick che colpisce per la sincronizzazione delle immagini, la stranezza delle creature che lo popolano e per la sua apertura all'interpretazione.

Il corto illustra un universo autosufficiente (come quello di un suo precedente cortometraggio, The Elephant’s Garden) nel quale ogni specie animale e vegetale vive la propria monarchia. [7]

La trama segue un personaggio senza nome, una creatura ammantata equivalente a un re dal carattere meschino e un po’ maldestro, che cerca ostinatamente di ottenere ogni corona possibile dalla regalità nel suo pianeta dando la caccia ad altri monarchi.

La storia comincia con il protagonista stesso che si reca nel castello dei topi per uccidere la sua prima vittima, il Re Topo. Il protagonista a questo punto diventa Doppio Re. La corona del re capra cade sopra una nuvola, che diventa il Re Nuvola. Quest’ultimo crea il Re Zucca, e il Re Zucca verrà ucciso dal Doppio Re. La corona del Re Zucca marcisce e crea il Re Mosca. Il Doppio Re acchiappa il Re Mosca e lo uccide per la sua corona, che il doppio re si mette al dito. Successivamente il protagonista uccide il Re Serpente, rotolando poi nell’acqua dentro la nuova corona. Trovando il Re Pesce, il Doppio Re lo uccide, ma la corona viene subito rubata da un granchio. Mano a mano che il Doppio Re uccide gli altri monarchi, i sudditi dei monarchi defunti si avvicinano alla sua residenza, diventando i suoi nuovi sudditi.

A metà del corto il Doppio Re continua la sua ricerca recandosi dentro la corona del re Montagna. La corona del Re Montagna contiene al suo interno una giungla, piena di piccole creature. Il Doppio Re intravede alcuni uccelli con una cresta simile ad una corona e, convinto di vedervi delle vere corone, cerca di acchiapparli, ma senza riuscirci. L'atteggiamento affamato di potere del Doppio Re si impadronisce della sua mente, così dentro la giungla si taglia un dito a causa del volere la corona che già possiede.

Il re muore dissanguato e viene trasportato dal due creature nel regno dei morti. Lì incontra il Re dei Morti e tutti re che aveva ucciso, tutti riuniti in un banchetto. Il Doppio re si accorge della grande corona del Re dei Morti, così corre verso di lui per prendergliela, ma fallisce più e più volte perché il Re dei Morti lo rimette sulla sedia. Il Doppio Re allora decide di costruirsi da solo una corona con un tovagliolo, ma il Re dei Morti gliela prende aggiungendola. Il Doppio Re comincia ad imbestialirsi e ad urlare per essere stato espropriato di tutte le “sue”corone. Così, con un sospiro, il Re dei Morti cede la sua corona al Doppio Re. Quest’ultimo poi corre fuori dal mondo dei morti galleggiando nello spazio per non essere più rivisto. [8]

Nella progettazione, l’animatore ha usato una forte immaginazione ed una totale padronanza della tecnica, in grado di descrivere numerose situazioni paradossali e di tenerle unite insieme con un sottile Humour nero. La sequenzialità degli eventi è dettata dall'immaginazione dell'artista.

Ogni movimento all’interno dell’animazione è fluido e curato nei dettagli tanto da apparire vivo: lo si vede per esempio dalla scena che illustra il movimento della bandiera del castello del protagonista, oppure dalla scena della doppia corona del re che non passa da una porta.

Il Character design si ispira in parte allo stile dei cartoni della Merrie Melodies; intoltre è molto semplice e studiato, tanto da racchiudere all’interno di ogni personaggio una psicologia articolata. Alcuni dei personaggi si rifanno ad esseri viventi reali, come il ratto, la zucca, il serpente, ecc. Altri invece sono creature puramente inventate dall’animatore stesso, come ad esempio il protagonista del corto, e alcuni suoi servi. [9]

Gli elementi in primo piano sono precisi nel disegno tanto quanto quelli sullo sfondo della scena. Un esempio di questo è il campo della scena dei fiori: tutte le piante sono percepite come bidimensionali e delle stesse dimensioni e la sua prospettiva rimane semplice e fantasiosa, in linea con lo stile del film. Quanto alla colonna sonora, essa non viene solo utilizzata per impostare un tono per la scena, ma anche per distinguere i caratteri dei personaggi. Un esempio è la scena con il re scheletro: nel minuto 7: 53-7: 57 Colgrave usa uno strumento simile allo xilofono per rappresentare i suoni "ossei" creati dallo scheletro. Nella stessa scena di 8: 05-8: 09, la musica valorizza i sentimenti caotici del Doppio Re mentre essa diventa un groviglio di note. [10]

La scena finale è un cliffhanger, ovvero un finale aperto: il desiderio del Doppio Re per le corone non si è fermato, così viene da chiedersi cosa gli succederà dopo mentre fluttua nell’universo.

Note[modifica | modifica wikitesto]