Utente:MacLucky/Lago del Brugneto

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Il Lago del Brugneto è un lago artificiale situato nel Parco naturale regionale dell'Antola nell'Alta Val Trebbia nei comuni dell'Appennino Ligure di Torriglia, Propata e Rondanina in Provincia di Genova ed è il più grande lago della Liguria.

Il lago è costituito un bacino artificiale costruito nel 1959 dall'AMGA di Genova a sbarramento dell'omonimo torrente Brugneto affluente del fiume Trebbia. Si trova a circa 777 metri di altitudine sul livello del mare e, con una capienza massima di 25,13 milioni di metri cubi d'acqua, costituisce la principale riserva idrica della città di Genova.

La lunghezza del lago è di 3 km mentre la larghezza massima è di circa 200 m, la circonferenza totale è di 13,5 km.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il lago venne creato nel 1959 poichè la crescita del fabbisogno idrico della città di Genova era sempre più crescente, tra i bacini naturali adatti a questo scopo venne presto individuato il bacino del Brugneto che, interrompendo il corso dell'omonomo torrente Brugneto, avrebbe dato alla Liguria il suo lago più grande con una considerevole quantità d'acqua disponobile.
Nel luogo scelto però vi erano due borghi ovvero Frinti, costituito da 15 case, e Mulini di Brugneto, costituito da 2 case. Gli abitanti dei due borghi non avevano intenzione di abbandonare le proprie abitazioni, ma furono costretti a farlo poichè gli operai buttarono giù le costruzioni utilizzando le mine.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Sui versanti del lago esposti a nord si sviluppino vaste faggete, che hanno via via invaso gli antichi castagneti, oggi abbandonati, mentre il sottobosco è caratterizzato da specie che meglio si sono adattate all'ambiente umido e ombroso quali il mirtillo, gli anemoni, le orchidee. Sui versanti più soleggiati si sviluppa invece una vegetazione più varia, inframmezzata da zone coltivate e prati e dove l'albero predominante è il cerro, cui si accompagnano il frassino, il carpino bianco (raro nei dintorni) e il maggiociondolo con la sua tipica fioritura gialla. Qui il sottobosco è più ricco di specie quali la ginestra, la rosa canina e il corniolo. Lungo le rive del lago vi sono invece salici e qualche pioppo, che nei periodi di piena vengono in parte sommersi dall'acqua.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Terrestre[modifica | modifica wikitesto]

La fauna è costituita da diversi mammiferi quali volpi, donnole, faine, ricci, tassi e cinghiali ed inoltre nella zona vive una numerosa colonia di daini.

Volatile[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli uccelli sono presenti il gheppio, la poiana, la ghiandaia, il picchio del Brugneto e numerosi uccelli acquatici quali l'airone cinerino, la garzetta e il germano.

Ittica[modifica | modifica wikitesto]

La fauna ittica che popola le acque del lago è formata da esemplari di trota, carpa, tinca, cavedano, persico sole, persico reale, carassio. Negli ultimi anni si è purtroppo manifestata la presenza infestante di pesci gatto e gamberi americani che stanno provocando seri danni: i primi alle altre specie di pesci cibandosi delle loro uova ed i secondi ai fondali del lago scavando tane nel terreno che contribuiscono allo "scivolamento" delle sponde nel lago stesso. Specie ittiche, un tempo presenti, ed ora praticamente ormai scomparse: persico trota, alborella. Fino agli inizi anni '80, nel lago era ancora presente una varietà di trota lacustre introdotta subito dopo il completamento del bacino artificiale, che si riproduceva spontaneamente nelle sue acque ma ora non più presente a causa soprattutto del processo di eutrofizzazione tipico degli invasi artificiali.

Sentiero[modifica | modifica wikitesto]

E' possibile eseguire il giro completo di trekking del lago attraverso il Sentiero del Brugneto[1] che a tratti segue la riva del lago e a tratti si addentra sui pendii sovrastanti. Lungo il sentiero è ancora presente nei dintorni del lago qualche raro relitto di antica tradizione edificatoria come Le Case Celtiche, dal tetto di paglia delimitato da due pareti di pietra disposte a "gradoni".

Nelle vicinanze di Bavastri poi il sentiero utilizza parzialmente un tratto ancora ben conservato dell'antica via del sale, che da Recco attraverso Torriglia conduceva alla val Borbera, val Staffora, val Tidone, lungo i crinali del monte Carmo, monte Cavalmurone e monte Lesima.

Restano intatti lungo il percorso un antico mulino e due ponti in pietra che s'inarcano su un ruscello, incuneato in profondi pozzi scavati nel corso dei secoli. Non restano invece ormai che poche pietre delle fondamenta del villaggio dei Frinti, del Molino e dell'Osteria camerale del Brugneto, sfondo delle scorribande dei banditi che durante il '600 popolavano queste zone.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Gli abitanti della Val Trebbia e i pescatori che popolano le sponde del lago raccontano di una leggenda che che vuole che, nei periodi di siccità, si veda riaffiorare dallo specchio d'acqua la punta del campanile della chiesa del vecchio borgo sommerso di Frinti e che, in questa circostanza, si possa ancora sentire il rintocco della campana senza che però nessuno l'abbia mai visto o sentito davvero. Il 18 agosto 2004 una spedizione autorizzata formata da 5 sommozzatori ha visitato per 3 ore i fondali senza trovare traccia del campanile sfatando così la leggenda del Brugneto[2] ma qualcuno, per difenderne la veridicità, afferma ancora che i sommozzatori hanno sbagliato posto o anche che (e questa è la spiegazione più attendibile) la sommità di quella che era una cappelletta (e non un campanile vero e proprio) sia crollata già negli anni '70 a causa dell'opera di erosione delle acque.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.altavaltrebbia.net/sentiero.htm Il Sentiero del Brugneto
  2. ^ http://www.altavaltrebbia.net/brugneto.htm Sfatata la leggenda del Brugneto

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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