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World Digital Library[modifica | modifica wikitesto]

World Digital Library è una biblioteca digitale internazionale gestita dall'UNESCO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura e dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.

Tema[modifica | modifica wikitesto]

La World Digital Library (WDL) è un progetto lanciato nell’aprile del 2009 che raccoglie beni del patrimonio culturale mondiale. La raccolta comprende una grande quantità di materiali offerti da organizzazioni partner ma anche dalla stessa Libreria del congresso. La realizzazione della libreria è stata una collaborazione tra i partner e i ricercatori di WDL per storicizzare dal punto di vista storico e culturale ogni oggetto presente nella collezione. I materiali raccolti dalla WDL includono beni culturali e documenti storici significativi, tutti nella loro lingua d’origine, arrivando ad includere più di 100 idiomi, comprendendo anche lingue meno conosciute.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La World Digital Library è nata nel 2005 a seguito della proposta del bibliotecario del Congresso James H. Billington, in un discorso alla Commissione Nazionale Degli Stati Uniti per l’UNESCO. Billington voleva creare una biblioteca facilmente accessibile delle ricchezze culturali del mondo, che raccontasse le storie e mettesse in evidenza i successi di tutti i paesi e le culture, promuovendo così la consapevolezza e la comprensione interculturale.

L'UNESCO ha accolto questa proposta come un contributo al raggiungimento dei suoi obiettivi strategici, che includono la promozione della conoscenza nelle società, il rafforzamento delle capacità nei paesi in via di sviluppo e la promozione della diversità culturale sul web. La direzione del progetto è stata assegnata dall’allora direttore generale Koichiro Matsuura alla Direzione per la Comunicazione e l'Informazione dell'UNESCO, guidata da Dr. Abdul Waheed Khan.

La prima discussione sul progetto è avvenuta nel dicembre del 2006, quando l'UNESCO e la Biblioteca del Congresso hanno convocato una riunione di esperti di tutte le nazionalità presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Questi hanno identificato una serie di difficoltà che il progetto avrebbe dovuto superare per avere successo: una delle sfide principali erano i pochi contenuti culturali digitalizzati in molti paesi del mondo, e nei paesi in via di sviluppo in particolare mancassero della capacità di digitalizzare.

Per il lavoro di ricerca e digitalizzazione si sono creati dei gruppi di lavoro da parte della Biblioteca del Congresso, dell'UNESCO e di cinque istituzioni partner la Bibliotheca Alexandrina, la Biblioteca Nazionale del Brasile, la Biblioteca Nazionale e gli Archivi d'Egitto, la Biblioteca Nazionale della Russia e la Biblioteca di Stato russa. Questi gruppi avrebbero dovuto sviluppare le linee guida del progetto e avrebbero poi contribuito alla realizzazione di un prototipo WDL da presentare alla successiva Conferenza Generale dell'UNESCO nel 2007.

Le direttive per la realizzazione del prototipo sono stati forniti attraverso un processo consultivo che ha coinvolto l'UNESCO, la Federazione internazionale delle associazioni e delle istituzioni bibliotecarie (IFLA), e individui e istituzioni in più di quaranta paesi. Con il successo della presentazione del prototipo si è deciso di sviluppare una versione pubblica e liberamente accessibile della World Digital Library.

Due anni più tardi un team della Biblioteca del Congresso ha sviluppato la versione pubblica online della WDL, che è stata lanciata all'UNESCO nell'aprile 2009. Ventisei istituzioni hanno contribuito con contenuti alla versione di lancio del sito. I partner del lancio includono biblioteche nazionali e organizzazioni culturali in Brasile, Cina, Egitto, Messico, Russia, Francia, Svezia, Uganda, Stati Uniti e altre località del mondo. Dopo il lancio si sono continuati ad aggiungere contenuti al sito e ad arruolare nuovi partner da tutte le parti del mondo. Nell'aprile 2010 le istituzioni e le organizzazioni che contribuiscono a WDL hanno adottato la WDL Charter, scritta in sette lingue, che ha stabilito una struttura governativa rigida. Nel 2020, la Carta di WDL si è conclusa. Dopo più di 10 anni di funzionamento, il sito ufficiale della Biblioteca è stato trasferito sul sito principale della Biblioteca del Congresso, ma Il sito originale della World Digital Library è ancora conservato dal Library of Congress Web Archive.

Materiale[modifica | modifica wikitesto]

I materiali raccolti dalla WDL includono beni culturali e documenti storici significativi tra cui libri, manoscritti, mappe, giornali, riviste, stampe, fotografie, registrazioni audio e film. Il portale è diviso secondo diverse funzionalità e non divide i documenti raccolti solo secondo la propria forma, ma anche secondo l’area geografica, lingua, secolo, periodo storico, tema e istituzione di appartenenza. Nonostante i documenti siano disponibili nella loro lingua originale, sono stati tutti tradotti dall’inglese e resi accessibili anche in altre sei lingue, spagnolo, portoghese, francese, arabo, russo e cinese.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


La Commissione oceanografica intergovernativa[modifica | modifica wikitesto]

La Commissione oceanografica intergovernativa dell'UNESCO (COI) è stata istituita durante la Conferenza generale dell'UNESCO nel 1960. La prima conferenza si è svolta a Parigi dal 19 al 27 ottobre 1961 presso la sede dell'UNESCO.

Visione[modifica | modifica wikitesto]

​​La Commissione oceanografica intergovernativa dell'UNESCO (COI) è l'organismo delle Nazioni Unite responsabile del sostegno degli oceani. Il suo compito è quello di assistere i governi nell'affrontare le esigenze individuali e collettive di gestione degli oceani e delle coste attraverso la condivisione di conoscenze, informazioni e tecnologie; inoltre è a favore del coordinamento di programmi per lo sviluppo di capacità di ricerca, di osservazione e di servizi sugli oceani e sulle coste. Fornisce un punto di riferimento per altre organizzazioni e agenzie delle Nazioni Unite per quanto riguarda la scienza degli oceani, lo scambio di dati e i sistemi di allarme globale per gli tsunami. La COI sostiene che con una solida conoscenza scientifica e con osservazioni sistematiche dei cambiamenti del clima e degli ecosistemi oceanici mondiali si può arrivare ad uno sviluppo sostenibile e della gestione globale dei mari per un oceano sano.

Membri[modifica | modifica wikitesto]

L'Assemblea del COI si riunisce una volta ogni due anni, mentre il suo Consiglio esecutivo si riunisce ogni anno. Lo scopo dell'Assemblea è quello di esaminare il lavoro della Commissione, compreso quello degli Stati membri e del Segretariato, e di formulare un piano di lavoro comune per i due anni successivi. Il Consiglio esecutivo esamina le questioni e i punti dei piani di lavoro in corso e prepara le assemblee. I 40 Stati fondatori sono: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Cuba, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador, Finlandia, Repubblica Federale di Germania, Francia, Ghana, India, Israele, Italia, Costa d'Avorio, Giappone, Corea, Messico, Mauritania, Monaco, Marocco, Norvegia, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Thailandia, Tunisia, Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, Repubblica Araba Unita, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Uruguay, Vietnam. Attualmente, fino al 3 luglio 2019 le nazioni membri sono 150.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo presidente fu l'oceanografo e ittiologo danese Anton Frederik Bruun, fondata nel 1960 a Parigi per consentire ai suoi Stati membri di lavorare insieme per proteggere la salute dell’ oceano coordinando programmi divisi in aree, tra le quali l’ osservazione oceanica, l'allarme tsunami e la pianificazione dello spazio marino. Sin dalla sua fondazione il COI ha fornito un punto di riferimento per tutti gli altri organismi delle Nazioni Unite che lavorano per comprendere e migliorare la gestione degli oceani, delle coste e degli ecosistemi marini. Oggi il COI sostiene tutti i suoi Stati membri con lo scopo di costruire la loro capacità scientifica e istituzionale per raggiungere gli obiettivi globali. In particolare, si fa attenzione all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e il Quadro di Sendai sulla riduzione del rischio di disastri.

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

Il COI lavora per realizzare la sua visione attraverso i seguenti obiettivi:

  1. Ecosistemi oceanici sani e servizi ecosistemici sostenuti;

il COI lavora per migliorare le risposte ai cambiamenti ambientali e per promuovere la salute degli oceani attraverso le scienze marine. La ricerca attuale su questo tema è ancora frammentaria; nonostante questo, l’obiettivo della COI è di utilizzare indicatori dello stato degli oceani per scoprire i loro punti di svolta rispetto al funzionamento degli ecosistemi marini, i quali sono importanti per la previsione o individualizzazione prematura dei cambiamenti negli stati degli ecosistemi e per la valutazione della resilienza degli stessi.

  1. Sistemi efficaci di allerta precoce e preparazione agli tsunami e ad altri rischi legati agli oceani;

Il COI assiste e consiglia i responsabili politici nella riduzione dei rischi derivanti da tsunami, mareggiate, fioriture algali nocive e altri rischi costieri. L'obiettivo è quello di ridurre questi rischi, incoraggiando le comunità a mettere in atto misure efficaci; un altro è quello di garantire che le nazioni abbiano accesso alle informazioni necessarie per la pianificazione dell'adattamento costiero e per operazioni sicure nell'ambiente marino.

  1. Aumento della resilienza ai cambiamenti e alla variabilità del clima e miglioramento della sicurezza e dell'efficacia di tutte le attività oceaniche attraverso servizi, strategie di adattamento e mitigazione scientificamente fondati;

È noto che l'oceano svolge un ruolo chiave nel clima; il COI assiste i suoi Stati membri nello sviluppo di capacità che consentano di sviluppare e migliorare le strategie di mitigazione e adattamento all'impatto climatico, basate sulle crescenti conoscenze scientifiche.

  1. Maggiore conoscenza delle problematiche emergenti della scienza degli oceani;

Un'ampia gamma di problemi ambientali emergenti, come i nuovi contaminanti, le specie invasive, le energie rinnovabili marine, l'espansione e l'intensificazione degli usi delle risorse marine, gli effetti cumulativi delle attività marittime umane, ecc. mettono a rischio la conservazione e l'uso sostenibile degli spazi e degli ecosistemi marini. È importante migliorare la comprensione delle opportunità e dei cambiamenti in atto nell'Oceano, comprese le profondità marine. Il ruolo del COI è quello di incoraggiare la ricerca scientifica, le analisi tecniche e le sintesi delle informazioni scientifiche necessarie per affrontare efficacemente questi problemi emergenti, informare le politiche e proporre soluzioni in modo tempestivo e trasparente.

Contributo alle priorità mondiali[modifica | modifica wikitesto]

I programmi del COI contribuiscono al raggiungimento delle priorità globali dell'UNESCO:

  • UNESCO Africa: l'Africa è una priorità assoluta per l’Unesco e il COI farà in modo che sia integrata in tutti i suoi programmi. L'importanza attribuita all'Africa si riflette nella recente creazione della sottocommissione del COI per l'Africa e gli Stati insulari adiacenti (IOC AFRICA) e nella nomina di un segretario a tempo pieno per la sottocommissione. L'Ufficio regionale del COI, istituito presso l'Ufficio UNESCO di Nairobi, in Kenya, è operativo dal 2012 e ha sviluppato un piano strategico.
  • UNESCO Genere: l'approccio dell'UNESCO alla Priorità globale di genere si basa su due assi principali: l’emancipazione sociale, politica ed economica di donne e uomini, e l'integrazione delle considerazioni sulla parità di genere nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative dell'Organizzazione. Si concentrerà in particolare nel garantire che la cooperazione scientifica internazionale per la pace e la sostenibilità permetta di dare rappresentanza e voce alle donne e agli uomini, e che si creino le condizioni affinché sia le donne che gli uomini siano agenti di mitigazione, adattamento e sostenibilità. Il COI si impegna a promuovere la presenza paritaria di uomini e donne nella comunità delle scienze marine, nonché ad includere attraverso il progetto Network of Women in Ocean Science di cercare di mobilitare le donne scienziate a collaborare per creare uno spazio di scambio di esperienze e opportunità per le giovani ragazze che desiderano intraprendere una carriera nelle scienze marine.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]