Utente:Kingofking 456/Sandbox

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Antica Spiaggia e Fornici[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso un moderno tunnel che attraversa lo spessore del materiale vulcanico, si raggiunge l'antica spiaggia cittadina, che si trova attualmente tre metri sotto l'originario livello[1]. I primi scavi di questa ampia zona suburbana furono intrapresi da Amedeo Maiuri negli anni 1940-42 e 1952-57 [2]. Convenzionalmente essa è indicata come Terrazza Meridionale e poggia su una serie di arcate che delimitano i cosiddetti "Fornici", ambiente voltati a botte, costruiti sul banco di tufo dell'antica scogliera[2].

Giuseppe Maggi negli anni ’80 del Novecento continuò gli scavi intrapresi da Amedeo Maiuri con il doppio scopo di definire meglio l'assetto dell'area e drenare più efficacemente le acque che invadevano le terme suburbane[3]. Grazie ad essi furono rinvenuti sull'antica linea di costa i resti di una piccola imbarcazione e oltre 300 scheletri di persone uccise dall’eruzione del 79 d.C. Gli scheletri sono stati ritrovati all’interno di nove dei dodici fornici, antistanti il litorale e che venivano utilizzati come magazzini o ricoveri per le barche[3].

Al loro interno gli ercolanesi, probabilmente in attesa delle imbarcazioni che li avrebbero portati in salvo, furono invece uccisi dalle altissime temperature della nube ardente che investì la città. Accanto agli scheletri sono stati rinvenuti degli oggetti che queste persone avevano portato con sé nella fuga: gioielli, borse con soldi e anche strumenti da lavoro, come ad esempio un set da chirurgo[3]. Tra gli scheletri ritrovati c’era anche quello di un soldato, di notevole altezza (circa 1.80m), che indossava un cinturone da cui pendevano due corte spade e portava con sé uno zaino e delle monete[3].

Durante gli scavi recenti, il 15 ottobre 2021, è stato ritrovato un nuovo scheletro, accanto al quale è stata rinvenuta anche una borsa, contenente vari oggetti, quali una scatola di legno e pezzi di stoffa con delle rifiniture in oro[1]

Lo scheletro, ribattezzato “il fuggiasco”, era un uomo di età adulta, dalla corporatura robusta, che secondo alcuni esami antropologici, si suppone avesse un’età tra i 40 e i 45 anni[4]. E’ stato ritrovato in posizione supina e rivolto verso la città. Gli archeologi e l'antropologo forense ritengono che sia stato abbattuto sul litorale dall'ondata di calore dell’eruzione, come sembrerebbero indicare le ossa e il cranio fortemente anneriti e le fratture provocate dal calore[4]. Accanto allo scheletro sono stati ritrovati anche migliaia di elementi di legno provenienti dagli edifici della città, frammenti di decorazioni  e cornici marmoree, altri materiali che probabilmente appartenevano alle barche, tutti travolti dal flusso piroclastico[4]..

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sirano, p. 31.
  2. ^ a b Guidobaldi, p. 64.
  3. ^ a b c d Guidobaldi, p. 30.
  4. ^ a b c Cartella stampa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Paola Guidobaldi, Ercolano. Guida agli Scavi, Napoli, Electa, 2006, ISBN 88-510 -0289-4.
  • Francesco Sirano, Ercolano. Guida [breve], Napoli, Artem, 2021, ISBN 978-88-569-0742-1.
  • Parco Archeologico di Ercolano, Cartella stampa Antica spiaggia, 1º dicembre 2021.