Utente:Karloff/Sandbox

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Anne de Joyeuse

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Anne de Joyeuse, barone d'Arques, visconte e poi duca di Joyeuse, detto Joyeuse, fu uno dei mignons del re Enrico III di Francia.

Nato nel 1560 al castello di Joyeuse, figlio di Guillaume de Joyeuse e di Marie de Batarnay, morì il 20 ottobre 1587, nella battaglia di Coutras. Ebbe come fratelli Henri de Joyeuse, conte di Bouchage e François de Joyeuse, arcivescovo di Narbonne et cardinale.

Ha frequentato il collège de Navarre, a Parigi, dall'agosto del 1572, dopo aver studiato al collegio di Tolosa e seguito i corsi di Théodore Marsile et Georges Critton.


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In ambito francese e tedesco si intende la scrittura del movimento di danza utilizzando la notazione Benesh. In ambito inglese, legato all'attività del Laban Centre di Londra ed agli scritti teorici di Rudolf von Laban, il termine indica una disciplina che, analizzando con metodi pratico-teorici lo spettacolo di danza e le sequenze di movimento nel dettaglio, intende stimolare l'osservazione e fornire strumenti di esplorazione creativa. Nella ricerca di una terminologia adatta a definire particolari studi di danza vuole più in generale indicare l'analisi del movimento di danza includendo le pratiche di danze popolari e sociali, celebrative, sportive, spettacolari.

Laban Le sue indagini confluirono nella codificazione di sistemi teorici come la coreutica - la relazione del corpo nei confronti dello spazio intorno a sé - e l'eucinetica.

Laban formulazione dei movimenti possibili in tutte le direzioni, per la cui analisi L. propone la figura geometrica dell'icosaedro, sforzandosi di collegare le sequenze più armoniose dei possibili movimenti ai rapporti musicali e arrivando a una stretta connessione tra movimento ed emozione psicologica.

Francesco Orlando

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Anni '90 e 2000: la ricerca sul soprannaturale.

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Tra i suoi ultimi lavori c'è stato lo studio del "soprannaturale" in letteratura. Con l'appoggio dei lavori dello studioso di Freud Ignacio Matte Blanco, Orlando ha teorizzato una categorizzazione delle opere letterarie in base al principio freudiano di Formazione di compromesso. Secondo Orlando lo spazio dell'immaginario che la letteratura apre è spazio di formazione di compromesso. Una definizione di formazione di compromesso può essere la seguente: è una manifestazione semiotica-linguistica in senso lato, che fa posto da sola simultaneamente a due forze psichiche in contrasto diventate significanti in contrasto. Sogno, lapsus, sintomo nevrotico, motto di spirito sono manifestazioni dell'inconscio. Freud teorizza che esse sono sempre formazioni di compromesso. La stessa letteratura è spazio di formazione di compromesso. L'apertura di uno spazio immaginario costituisce già di per sé una prima formazione di compromesso tra reale ed irreale. La letteratura apre anche un secondo spazio di FDC: ciò che nella realtà può essere condannato senza appello o riserva, è perfettamente possibile che sia consentito e compatito in letteratura. La trasgressione effettuata nella società da un'opera d'arte non incontra opposizione. Ad esempio nel Macbeth il protagonista è un assassino. In quest'opera (come in moltissime altre) viene trasgredito imperativo moral-comportamentale. Si può trasgredire anche un imperativo razionale. La letteratura si può considerare uno spazio immaginario che è di per sé formazione di compromesso e che dà spazio alle trasgressioni di cui le più importanti sono quelle dei due imperativi suddetti. Il soprannaturale nasce dalla trasgressione dell'imperativo razionale e la categorizzazione prende le mosse dall'atteggiamento che lo scrittore ha verso di esso. Questo atteggiamento va, attraverso diverse gradazioni, da un massimo di CREDITO al soprannaturale fino ad un massimo di CRITICA al soprannaturale. Le categorie individuate sono 8

A: soprannaturale di derisione

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È qui che la formazione di compromesso dispiega il massimo di incompatibilità reciproca delle istanza compresenti. Le due istanze sembrano mediate dal processo distanziante della comicità. Si tratta della zona più remota da ogni considerazione non freudiana di soprannaturale (senza studi freudiani non sarebbe ascrivibile al soprannaturale). I testi che appartengono ad A hanno un rapporto di natura beffarda con un testo precedente. Esempi: “Batracomiomachia” vs “Iliade”; Luciano di SamosataVera Storia” vs I romanzi fantastici di avventura; Boccaccio “Fra Cipolla” vs Le prediche; TassoniLa secchia rapita” vs Omero; Cervantes Don Chisciotte della Mancia vs Romanzi di cavalleria; Montesquieu Lettere persiane vs Bibbia (o meglio, atteggiamenti occidentali e cristiani, seppur il riferimento esplicito sia al Corano); Jane Austen L'abbazia di Northanger vs romanzo gotico, soprattutto della Radcliffe.

B: soprannaturale di indulgenza

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Il giudizio sullo statuto ontologico del soprannaturale è sospeso da una tendenza edonistica che lascia al soprannaturale uno statuto fittizio quanto basta per goderne. Il compiacimento nella regressione irrazionale è preso malgrado la razionalità. La sede preferenziale della formazione di compromesso sarà la scrittura: dimensione retorico-stilistica (elocutio) piuttosto che nella narrazione, nei temi o nei personaggi. La figura preferenziale è l'ironia e si manifesta uno scetticismo metalinguistico interno. Esempi: Ovidio, Boiardo, Ariosto, Basile, Perrault, Andersen, Weiland, Collodi, Carroll.

C1: soprannaturale di ignoranza

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Tematizzazione del dubbio nell'incertezza sul SE: rispondeva alla domanda “può esistere un soprannaturale dopo l'illuminismo?”. È il soprannaturale di fronte ad una razionalità. Si focalizza l'attenzione sul fatto SE esista o no il soprannaturale. Anche se si calca la mano sul SE c'è sempre e comunque un conseguente rinvio a CHE COSA significhi il soprannaturale nel caso esista, anche se non si focalizza l‘attenzione su di esso. Esempi: Hoffmann, Poe, Mérimée, Walton, Henry James, MR James, Balzac, Bram Stoker, Shelley.

C2: soprannaturale di ignoranza

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Anche qui è il soprannaturale di fronte ad una razionalità. Tematizzazione del dubbio nell'enigma sul COSA: Non è in dubbio il SE è soprannaturale ma sul CHE COSA esso riguardi. In questo caso, pur essendo presente la tematizzazione del dubbio (necessaria allo statuto C), si calca di più la mano sul CHE COSA il soprannaturale rappresenti. Esempio: in James il soprannaturale sta per il sesso. Esempi: Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

DI: soprannaturale di trasposizione

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Rimotivazione e rinvio allegorico-referenziale. Ripresa di miti preesistenti e ritorno al non quotidiano. TRASPOSIZIONE: se c'è soprannaturale preesistente è trasposto, e se è trasposto è sempre rimotivato; non è paradossale che l'irruzione del soprannaturale sia meno violenta e più settoriale se la scena ci riporta socio-culturalmente indietro. Perché insufficienza della razionalità superiore in parte? Si tratta di una parte della razionalità che risulta problematica e misteriosa al punto di dover ricorrere, per descriverla, a ciò che è problematico e misterioso per eccellenza, il soprannaturale. Allegoria molto forte anche se non perfetta => ucciderebbe la poesia; la pienezza ontologica del soprannaturale rinvia ad un dato di realtà, c'è un rinvio del soprannaturale al non soprannaturale (rinvio allegorico-referenziale). Non c'è tematizzazione del dubbio, anzi il soprannaturale si lascia parlare ed esso parla, si presenta, ci mette al suo interno e si rende conoscibile. Rispetto a C2 l'enigma non c'è, il soprannaturale sta indubbiamente per qualcosa di definito. In alcune precise parti del Faust, Mefistofele è allegoria della parte negativa del processo storico (distruzione del passato e della tradizione per mezzo dell‘accelerazione del progresso) e la magia è allegoria del capitalismo. Nella gerarchia dei significati del testo la cosa prima (cioè più importante) è il dato storico. Soprannaturale di trasposizione perché si traspone il tema del dato storico nel soprannaturale il quale è rimotivato. Nel dato storico Goethe e suoi lettori sentono qualcosa di misterioso => Si vuole conferire un brivido di insolubile e di incomprensibile che può prendere sembianze solo soprannaturali (rinvio allegorico-referenziale). Il rinvio può essere rivolto, oltre che ad eventi storici, anche a esperienze primarie individuali. Questo statuto ha una fortuna breve ma intensa. Alcuni testi: Faust (Goethe), Doctor Faustus (Thomas Mann), Il giocatore generoso (Charles Baudelaire), Centauro, Vathek (William Beckford), L'anello del Nibelungo, I fratelli Karamazov.

DII: soprannaturale di imposizione

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Esigenza di rinvio allegorico referenziale insoddisfatto. IMPOSIZIONE: se il soprannaturale è moderno esso è imposto, e se è imposto è immotivato; L'irruzione del soprannaturale è più aggressiva e più assoluta se la scena è a noi contemporanea. Perché insufficienza della razionalità superiore in tutto? L'insufficienza della ragione non dipende soltanto da una maggiore assolutezza dell'irruzione del soprannaturale, ma anche da una sorte diversa del rinvio allegorico referenziale: il rinvio non viene soddisfatto. Quale sia il referente esatto, unitario e determinato non è dato saperlo. Il rinvio si pone il problema “A CHE COSA CI SI RIFERISCE” ma ne resta quasi impossibile una risoluzione. Invenzione di un soprannaturale moderno che mantiene la conquista del quotidiano. In questo caso, a differenza che in DI, bisogna dare un credito plenario agli eventi soprannaturali (esattamente come in E) che però non sono tradizionali. L'imposizione non è solo legato al dato formale del testo (cioè che è dato subito e tutto) ma anche nella radicale novità dell'invenzione. In C il problema ontologico del soprannaturale è aperto e discusso da mediazioni formali. In DII il soprannaturale è imposto nel quotidiano e le mediazioni formali sono eliminate da una brutale interruzione dello statuto ontologico, viene detto tutto e tutto in una volta. Esempi: Testi letterari del surrealismo (in senso lato) assumono le forme dello statuto DII.

E2: soprannaturale di tradizione

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Configurazioni di problemi in seguito alla riforma protestante: Alcuni testi (pochi) risentono nel loro linguaggio (quindi dal punto di vista formale) di un indebolimento (lieve) del credito. Risentono della fine di un'unità religiosa, ripercossa in caratteristiche formali. Ciò può accadere anche a testi non religiosi. Rapporto con l'allegoria: In Tasso c'è figurazione di problema teologico e i demoni sono privati di una parte della loro consistenza ontologica perché diventano una maniera di figurare questi problemi; in Tasso ci sono continuamente echi di problematicità teologica perché la teologia non è più una sola c'è anche quella protestante. Non si tratta però soltanto di configurazione di problemi teologici (vd. Shakespeare). Il rinvio allegorico è pieno e forte senza togliere nulla al soprannaturale, perché non si tratta di un rinvio a qualcosa di estremamente contiguo ad esso. Le regole circoscrivono il soprannaturale in un ordine materiale (ad esclusione di un ordine morale), in uno spazio remoto (in Tasso è contiguo ma molto singolare), in un tempo ripetitivo oppure ancora in spazi o tempi definiti e particolari. Esempi: Tasso, Calderon de la Barca, John Milton, Friedrich Gottlieb Klopstock.

E1: soprannaturale di tradizione

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Senz'altra limitazione che regole: I grandi testi a tematica soprannaturale (antichità, Medioevo e Rinascimento) offrono esempi in cui la pienezza del credito non è incrinata da niente. La possibilità critica tende a ridursi all'istanza insopprimibile del comune senso della realtà e prende la forma di regole. Rapporto con l'allegoria: il soprannaturale non sta per qualcos'altro, la Madonna rappresenta se stessa e non c'è allegoria. Le regole circoscrivono il soprannaturale in un ordine materiale (ad esclusione di un ordine morale), in uno spazio remoto, in un tempo ripetitivo oppure ancora in spazi o tempi definiti e particolari. Esempi: Bibbia, Corano, Omero, Rutebeuf, fratelli Grimm.

Teatro di danza

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L'espressione "Dance Theatre" compare come identificativa di molte compagnie di danza anglossassoni, spesso di ispirazione moderna o contemporanea. Fra le più famose la Alvin Ailey American Dance Theater, Pilobolus Dance Theatre. Anche alcuni luoghi tradizionalmente legati alla rappresentazione della danza, come il Judson Dance Theatre. Piuttosto viene utilizzata l'espressione "en:theatrical dance".