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Antonio Giordano
Dr Antonio Giordano
Data di nascitaNapoli, 11 Ottobre 1958
Alma MaterUniversità di Napoli "Federico II"
SettoreOncologia e Ricerca Scientifica
NazionalitàItaliana e Americana
RiconoscimentiCavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Croce al Merito Melitense, onorificenza del Sovrano Militare Ordine di Malta;

Antonio Giordano (oncologo)

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Antonio Giordano (Napoli, 11 ottobre 1962 ) è un oncologo, patologo, genetista, ricercatore, professore universitario e scrittore italiano naturalizzato statunitense.

Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia, e professore di Anatomia e Istologia Patologica presso il Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell'Università di Siena. Tra le sue numerose attività di ricerca c'è quella volta all'attivismo nell'ambito della denuncia dei fattori ambientali che causano un aumento delle patologie oncologiche. L'impegno del Prof. Giordano trova le sue origini in numerosi lavori scientifici. Allievo del Premio Nobel James Dewey Watson[1], scoprì alcuni fattori chiave nella regolazione del ciclo cellulare, dei meccanismi legati all'insorgenza dei tumori e legò la sua carriera di ricercatore a quella di un divulgatore scientifico, impegnandosi principalmente a far conoscere il legame tra l'ambiente inquinato da rifiuti tossici e l'aumentato rischio di insorgenza di tumori per la popolazione della Regione Campania. Nel corso della sua carriera si è distinto per aver isolato il gene oncosoppressore, l'RB2/p130[2][3][4], dimostrando successivamente come lo stesso gene, introdotto tramite un retrovirus in alcuni modelli animali, sia in grado di ridurre la crescita dei tumori[5].

Antonio Giordano, è figlio di Giovan Giacomo Giordano (Corbona1925-2010), oncologo e patologo e di Maria Teresa Sgambati. Si è laureato a pieni voti in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Napoli nel 1986. Ha conseguito la specializzazione in Anatomia e Istologia Patologica presso l'Università degli Studi di Trieste. In seguito si è trasferito negli Stati Uniti per un dottorato di ricerca, dove è stato allievo del Premio Nobel James Dewey Watson al Cold Spring Harbor Laboratory. In quegli anni scoprì il legame diretto tra la regolazione del ciclo cellulare e lo sviluppo del cancro. In particolare, ha dimostrato che, affinché le cellule normali si trasformino in neoplastiche, gli oncogeni devono interagire direttamente con le cicline, determinando una deregolazione del ciclo cellulare e, quindi, l'insorgenza del fenotipo neoplastico[6]. Nel 1992 si è trasferito a Filadelfia dove ha ricoperto il ruolo di Assistant Professor alla Temple University, prima e alla Thomas Jefferson University poi. Dal 2004 Giordano è Professore Ordinario di Anatomia e Istologia Patologica presso l'Università di Siena e attualmente ricopre la carica di Direttore dell'Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e la Medicina Molecolare e del Centro di Biotecnologie presso il College of Science and Technology alla Temple University[7].

Rapporti con l'Italia

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Dal 1 gennaio 2004 Antonio Giordano è professore ordinario di Anatomia Patologica del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell'Università degli Studi di Siena per chiara reputazione nel settore scientifico-disciplinare. Da giugno 2006 e per alcuni anni è Presidente del Comitato Scientifico della Human Health Foundation Onlus e presidente del Comitato Scientifico del CROM (Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano-AV). Diverse sono anche le collaborazioni con Università italiane, come le Università di Roma, Napoli, Palermo, Messina, Sassari.

Principali scoperte scientifiche

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Nel 1993 Antonio Giordano ha identificato e clonato un nuovo gene oncosoppressore, RB2/p130, che ha una funzione primaria nel ciclo cellulare controllando la corretta replicazione del DNA ed essenzialmente prevenendo l'insorgenza del cancro[8]. Le alterazioni, a livello di questi geni oncosoppressori, cioè la loro mancata espressione o un malfunzionamento, permettono alle cellule neoplastiche di moltiplicarsi in modo incontrollato. Nel 2000 è stato completato uno studio di grande impatto scientifico internazionale sul cancro del polmone. La novità assoluta consiste nel primo esempio di messa a punto di un modello di terapia genica che viene testato in vivo sull'animale di cavia (topo) in cui è stato indotto un tumore al polmone. Utilizzando il gene funzionalmente attivo RB2/p130 e, come vettore, un retrovirus, è stato dimostrato che la crescita del tumore viene drasticamente ridotta dopo una singola iniezione di RB2/p130[9]. Nel 2001 un altro studio ha esaminato un argomento di grande attualità e rilevanza scientifica. I risultati di questo studio hanno aperto le porte a una chiave di lettura molto suggestiva della patogenesi del tumore. Gli esperimenti sempre effettuati sull'animale (topo) mostrano, infatti, come RB2/p130 possa funzionare anche come inibitore dell'angiogenesi (la neoformazione di vasi che, alimentando il tumore, è alla base della crescita neoplastica). Oltre a RB2/p130, il Prof. Giordano ha scoperto due importanti "guardiani" del genoma umano CDK9 e CDK10[10]. I risultati ottenuti dal prof. Giordano con questi studi ha avuto ampia eco nella stampa internazionale, in quanto aprendo importanti prospettive nel campo della cura del cancro, lascia intravedere possibilità applicative del tutto nuove rispetto ai tradizionali trattamenti chirurgici e chemioterapici. Nel 2004 Giordano ha scoperto le NSP (Novel Structure Proteins), una nuova struttura proteica con un potenziale ruolo nella dinamica del nucleo durante la divisione cellulare[10]. Una proteina in particolare (Isoform NSP5a3a) è altamente espressa nelle linee cellulari di alcuni tumori e potrebbe essere un marker tumorale molto utile.

Salute e Ambiente

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Negli ultimi anni Giordano ha dedicato numerosi sforzi allo studio del rapporto tra cancro e inquinamento ambientale nella regione italiana della Campania, legando la sua carriera di ricercatore a quella di comunicatore scientifico. È stato tra i primi a segnalare un aumento dell'incidenza di vari tipi di cancro nelle popolazioni vicino a siti di rifiuti tossici illegali. Non solo ha pubblicato articoli scientifici sull'argomento ma si è anche impegnato a far conoscere questi dati attraverso due libri sull'argomento, rispettivamente "Campania, terra di veleni"[11] e "Monnezze di stato" [12] a cura rispettivamente di Denaro Libri e Minerva. Ha inoltre lanciato una petizione per la tutela dell'ambiente, firmata da oltre 500 ricercatori e persone di diversi settori professionali. È stato inoltre promotore di numerose iniziative no profit finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente e della salute umana (per maggiori informazioni sul contributo di Antonio Giordano al tema Salute e Ambiente, leggi anche la sua intervista a scienziati italiani e scienziati della North America Foundation[13]. Recentemente, a testimonianza del suo impegno in tal senso, Giordano è stato nominato Consulente Tecnico della Procura della Repubblica di Avellino per il caso Isochimica [14] e Direttore Scientifico dell'Accademia Mediterranea - Enogastronomia di Napoli. alcuni studi scientifici che mettono in evidenza le proprietà antitumorali del pomodoro[15]. Più recentemente è stato autore e promotore dello studio Veritas[16], uno studio pilota volto a chiarire il legame tra l'insorgenza di malattie e l'esposizione a inquinanti ambientali.

Pubblicazioni

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Giordano è autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche[17] su riviste peer-reviewed e detiene numerosi brevetti internazionali relativi alla scoperta di nuovi geni e nuovi metodi per la diagnosi e la cura del cancro.

• Campania, terra dei veleni, Giulio Tarro (coautore), Napoli, Denaro Libri, 2011, ISBN 9788874440672.

• Monnezza di Stato. Le terre dei fuochi nell'Italia dei veleni, Paolo Chiariello (coautore), Bologna, Minerva Edizioni,2015, ISBN 9788873817505.

Premi e riconoscimenti

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  • Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) 2001

  • Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) 2010
  • Croce al Merito Melitense, onorificenza del Sovrano Militare Ordine di Malta


  1. ^ SMOM, Riccardo Mastrangeli conferisce onorificenza al prof. Antonio Giordano, su Dire.it, 7 gennaio 2018. URL consultato il 5 luglio 2021.
  2. ^ (English) Oncogene (Basingstoke)., Macmillan Press, 1987, OCLC 607930269. URL consultato il 5 luglio 2021. Lingua sconosciuta: English (aiuto)
  3. ^ A. Baldi, V. Boccia e P. P. Claudio, Genomic structure of the human retinoblastoma-related Rb2/p130 gene, in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 93, n. 10, 14 maggio 1996, pp. 4629–4632, DOI:10.1073/pnas.93.10.4629. URL consultato il 5 luglio 2021.
  4. ^ X. Mayol, X. Graña e A. Baldi, Cloning of a new member of the retinoblastoma gene family (pRb2) which binds to the E1A transforming domain, in Oncogene, vol. 8, n. 9, 1993-09, pp. 2561–2566. URL consultato il 5 luglio 2021.
  5. ^ P. P. Claudio, C. M. Howard e A. Baldi, p130/pRb2 has growth suppressive properties similar to yet distinctive from those of retinoblastoma family members pRb and p107, in Cancer Research, vol. 54, n. 21, 1º novembre 1994, pp. 5556–5560. URL consultato il 5 luglio 2021.
  6. ^ (EN) By Miriam Hill, Inquirer Staff Writer, With an eye to Italy, su https://www.inquirer.com. URL consultato il 5 luglio 2021.
  7. ^ (English) Gran Bretaña) Nature Publishing Group (Londres, Oncogene, in Oncogene, 1997. URL consultato il 5 luglio 2021. Lingua sconosciuta: English (aiuto)
  8. ^ (EN) Combining Rb2 gene with radiation therapy quickens tumor cell death, Temple researchers find, su EurekAlert!. URL consultato il 5 luglio 2021.
  9. ^ (EN) Guest Editors, in Oncogene, vol. 25, n. 38, 2006-08, pp. 5187–5188, DOI:10.1038/sj.onc.1209720. URL consultato il 5 luglio 2021.
  10. ^ (English) Reference reviews: incorporating Aslib book guide : reviews of new reference materials prepared by librarians for librarians., in Reference reviews : incorporating Aslib book guide : reviews of new reference materials prepared by librarians for librarians., 1988. URL consultato il 5 luglio 2021. Lingua sconosciuta: English (aiuto)
  11. ^ "Campania terra dei veleni": Il libro sull'emergenza sanitaria, su Global Project. URL consultato il 5 luglio 2021.
  12. ^ Lo studio. Terra dei fuochi e veleni. Nuove prove di contagio, su www.avvenire.it, 17 dicembre 2019. URL consultato il 5 luglio 2021.
  13. ^ ISSNAF: un bel ponte di ricerca tra America e Italia, su lavocedinewyork.com. URL consultato il 5 luglio 2021.
  14. ^ «Ultima in Campania per sforamenti, metalli e diossina sopra norma: Avellino e l'Irpinia non possono permettersi una qualità dell'aria così scarsa»: il monito dello scienziato Giordano - Orticalab.it, su www.orticalab.it. URL consultato il 5 luglio 2021.
  15. ^ olgiati, 'Dieta del pomodoro' speranza contro il cancro allo stomaco, su Adnkronos, 16 dicembre 2020. URL consultato il 5 luglio 2021.
  16. ^ Redazione, Terra dei Fuochi. Studio “Veritas” rivela alto tasso di metalli pesanti nel sangue | JPress, su jpress.it. URL consultato il 5 luglio 2021.
  17. ^ ANTONIO GIORDANO, su scholar.google.com. URL consultato il 5 luglio 2021.