Utente:Ilbivongese/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Questa pagina è una pagina prova personale de ilbivongese.

Ilbivongese/Sandbox
[[File:Primo piano della statua di Mamma Nostra|frameless|center|260x300px]]
TipoReligiosa folkloristica
PeriodoSeconda domenica di settembre, 5 febbraio
Celebrata inBivongi (RC)
ReligioneCattolicesimo
Oggetto della ricorrenzaFesta patronale in onore di Maria SS Mamma Nostra
Tradizioni religioseNovena, esposizione, messa, processione
Tradizioni profaneConcerti bandistici, fuochi artificiali, concerto di musica leggera
Data d'istituzioneIntorno al 1700


La Festa di Maria SS Mamma Nostra è una festa cattolica che si celebra a Bivongi (RC) dove la Madonna è venerata col titolo di Mamma Nostra. La festività s'inserisce nel panorama religioso e folkloristico dell’Italia meridionale, e più in particolare in quello calabrese. Si celebra due volte l’anno, tradizionalmente la seconda domenica di Settembre e il 5 Febbraio. Si articola in vari momenti inseriti in un ricco programma religioso e civile che comprende: processioni, esibizioni musicali di vario genere, fuochi artificiali. Può essere considerata la solennità più importante per il paese di Bivongi, molto sentita dagli abitanti del luogo e dei paesi limitrofi. Ogni anno, soprattutto nell’edizione estiva, la festa richiama a Bivongi centinaia di emigrati provenienti da tutta Italia e da Paesi esteri, che ritornano per fede, tradizione e/o senso di appartenenza al luogo d'origine[1].

Programma[modifica | modifica wikitesto]

Le due edizioni della festa, quella estiva e quella invernale, presentano alcuni aspetti comuni ma anche delle differenze. Per quanto riguarda le celebrazioni la festa di settembre è più articolata e complessa rispetto a quella di febbraio, che mantiene un profilo più semplice. In entrambi i casi i giorni della festa sono preceduti da un periodo di preparazione in cui la messa giornaliera pomeridiana è accompagnata dalla pratica della Novena. Questa è annunciata all’alba del suo primo giorno con lo sparo di mortaretti nella Vallata dello Stilaro. È costituita da una serie di preghiere e canti che ricordano le vicissitudini legate alla storia e alla legenda del culto di Mamma Nostra a Bivongi. Per tutto il periodo della festa il quadro raffigurante l'immagine di Mamma Nostra viene esposto su un baldacchino dietro l'altare maggiore della chiesa. Nei giorni della festa il paese di Bivongi viene decorato con archi luminosi per le sue vie principali.

Festa di Settembre[modifica | modifica wikitesto]

L’edizione estiva della festa è celebrata nei tre giorni di finesettimana culminanti nella seconda domenica di settembre. La Novena comincia nove giorni prima del sabato della festa.

I Giorno: Venerdì della Festa[modifica | modifica wikitesto]

In mattinata un complesso bandistico (che può variare di anno in anno) sfila per le vie del paese eseguendo un repertorio di marce sinfoniche. Successivamente la banda si esibisce su un palco nella piazza principale del paese (Piazza del Popolo) in un concerto sinfonico.

Nel pomeriggio avviene l’esposizione della statua di Mamma Nostra. Questa è incoronata di uno stellario e poi portata in una breve processione attraverso le navate della chiesa: dalla posizione in cui è collocata tutto l’anno a un baldacchino nella navata centrale allestito dal paratore per l'intronizzazione[2]. Il momento dell’esposizione è accompagnato da vari canti popolari, dall’esecuzione della marcia del Mosè da parte della banda, dal suono delle campane a festa e dallo sparo di mortaretti dal cortile esterno alla chiesa[3].

Le celebrazioni religiose proseguono con la Novena e la messa, e quelle civili con un secondo concerto sinfonico in piazza. In serata avviene l’esecuzione di un terzo concerto sinfonico che conclude il primo giorno di festa[4].

II Giorno: Sabato della Festa[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente la mattinata del sabato della festa è dedicata ai bambini. Solitamente si celebra una messa per i fanciulli che precede l'omaggio floreale dei bambini alla Madonna. Ogni bambino porta un mazzo di fiori da lanciare al segnale del sacerdote verso la statua della Madonnina sita su un'obelisco poco distante dalla chiesa[5].

Anche durante la mattinata del secondo giorno la banda sfila per le vie del paese per poi esibirsi in un concerto sinfonico in piazza. Un secondo e un terzo concerto sono tenuti nel pomeriggio e alla sera. Inoltre, una seconda messa è generalmente celebrata nel pomeriggio.

Il secondo giorno si conclude con uno spettacolo pirotecnico a cavallo tra il sabato e la domenica (intorno alla mezzanotte)[6].

III Giorno: Domenica della Festa[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno principale della festa di Maria SS Mamma Nostra è la domenica in cui culminano i festeggiamenti.

Al mattino si celebra la messa solenne, a cui partecipano anche le autorità civili locali (Sindaco o Vicesindaco). Al termine della messa comincia la processione della statua di Mamma Nostra che viene portata a spalla dal gruppo dei portatori di Maria SS Mamma Nostra. Il momento più significativo della mattinata è l’uscita della statua dal portale principale della chiesa accolta dagli applausi dei fedeli. La banda intona la marcia del Mosè (dall’opera “Mosè in Egitto” di Gioacchino Rossini), le campane suonano a festa e si sparano alcuni colpi di mortaretti[7]. La processione si avvia per la parte bassa del paese organizzata in un ordine prestabilito. Due file di fedeli precedono la statua, questa è seguita dalla banda e infine dal resto della comunità. I canti popolari e la recita del Rosario si alternano alle marce sinfoniche che accompagnano la processione. Arrivati a uno spiazzo sul versante destro del torrente Melodari, la statua viene deposta temporaneamente. Qui si cantano le Litanie, alternando il canto vocale all’accompagnamento musicale della banda. Al termine delle Litanie vi è uno spettacolo pirotecnico diurno. La processione della mattina si conclude in chiesa per poi essere ripresa nel tardo pomeriggio[8]

Nel pomeriggio, dopo una seconda messa, prosegue la processione che si dispiega per le vie del centro storico di Bivongi. Essa si conclude, di nuovo in chiesa dopo il tramonto[9][8].

La domenica è quasi intermente occupata dai festeggiamenti religiosi. Il programma civile della festa riprende in serata con un concerto di musica leggera.

Lunedì della Festa e Conclusione[modifica | modifica wikitesto]

Il lunedì della festa è caratterizzato dalla tradizionale fiera che popola il paese fino al primo pomeriggio. Questo giorno segna la fine delle festività estive di Bivongi[8]..

Il periodo della festa si conclude con la deposizione della statua e del quadro ai loro posti originali, il sabato o la domenica della settimana successiva.

Festa di Febbraio[modifica | modifica wikitesto]

La festa di febbraio è celebrata per ricordare il terremoto della Calabria del 1783. Il 5 febbraio è l’anniversario della prima scossa. Secondo la leggenda, Mamma Nostra avrebbe salvato il popolo di Bivongi non permettendo vittime tra i Bivongesi. In memoria di questo è stata instituita l’edizione invernale della festa. Le celebrazioni hanno un tenore minore sia per quanto riguarda l’aspetto liturgico che per quello dei festeggiamenti civili[10].

La Novena comincia ogni anno il 26 gennaio. Il 4 febbraio avviene l’esposizione della statua[11] e il giorno seguente la messa solenne e la processione per le vie del paese[12]. La processione segue lo stesso percorso di quella di settembre (inclusi gli spari diurni), ma è eseguita intermente in mattinata. Per quanto riguarda i festeggiamenti civili, questi si limitano all’esecuzione di marce sinfoniche nei giorni del 4 e 5 febbraio da parte di un complesso bandistico. Il pomeriggio del 5 esso si esibisce nella piazza principale del paese. Anche a questa edizione della festa è presente la fiera che si limita al giorno del 5 febbraio.

La Legenda[modifica | modifica wikitesto]

Cenni Storici[modifica | modifica wikitesto]

La Novena[modifica | modifica wikitesto]

Il Culto di Mamma Nostra all'Estero[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel passato per decidere chi avrebbe dovuto portare la statua si svolgeva l’incanto (u ncantu): una gara d’asta tra vari gruppi di portatori che raccoglievano fondi per la festa. La pratica è stata ormai superata[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Damiano Bova OP, Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto, pagine 11,65, Bivongi 2010
  2. ^ Damiano Bova OP, Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto, pagina 66, Bivongi 2010
  3. ^ Esposizione della statua di Mamma Nostra su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 22 giugno 2013.
  4. ^ Video del venerdì sera su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 22 giugno 2013.
  5. ^ Damiano Bova OP, Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto, pagine 66-67, Bivongi 2010
  6. ^ Video del venerdì sera su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 22 giugno 2013.
  7. ^ Video dell'uscita della Madonna dalla chiesa su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 23 giugno 2013.
  8. ^ a b c d Damiano Bova OP, Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto, pagine 65-69, Bivongi 2010
  9. ^ Video del ritorno in chiesa su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 23 giugno 2013.
  10. ^ Damiano Bova OP,Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto, pagina 71, Bivongi 2010
  11. ^ Video dell'esposizione a febbraio su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 23 giugno 2013.
  12. ^ Video dell'uscita della Madonna del 5 febbraio su Youtube, su youtube.com. URL consultato il 23 giugno 2013.