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Polaribacter è un genere di batteri della famiglia delle Flavobacteriaceae. Sono batteri aerobi Gram-negativi che possono essere eterotrofi, psicrofili o mesofili[2]. La maggior parte delle specie non sono mobili e vanno dalla forma ovoidale a quella a bastoncino. I Polaribacter forma colonie pigmentate dal giallo all'arancione e si sono adattati principalmente agli ecosistemi marini freddi con il loro intervallo di crescita ottimale ad una temperatura compresa tra 10 e 32° C e un pH compreso tra 7,0 e 8,0[3]. Sono ossidasi e catalasi e sono in grado di crescere utilizzando carboidrati, amminoacidi e acidi organici[2].
Esistono prove di due strategie di vita per i membri del genere Polaribacter. Alcune specie vivono libere e consumano aminoacidi e carboidrati, oltre a proteorodopsinanelle acque marine oligotrofiche, mentre altre specie si attaccano ai substrati alla ricerca di polimeri proteici[4].
Nel contesto del cambiamento climatico, le fioriture algali stanno diventando sempre più diffuse[5]. I membri del genere Polaribacter decompongono le cellule algali e quindi possono essere importanti nel ciclo biogeochimico oltre a influenzare la chimica dell’acqua di mare e la composizione delle comunità microbiche mentre le temperature continuano ad aumentare. Ciò potrebbe influire sull'efficienza della pompa biologica nell'intrappolare il carbonio atmosferico[6]. Polaribacter è un genere che viene continuamente studiato e ad oggi esistono 25 specie che sono state validamente pubblicate secondo il Codice internazionale per la nomenclatura dei batteri. Il genere viene talvolta indicato erroneamente come Polaribacer, Polarobacter o Polaribatteri[7].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ A. C. Parte, Polaribacter, in NamesforLife, Charles Thomas Parker, 2013, DOI:10.1601/nm.8177.
- ^ a b J. P. Bowman, Polaribacter, in Bergey's Manual of Systematics of Archaea and Bacteria, 19 novemnre 2018, pp. 1–21, DOI:10.1002/9781118960608.gbm00333.pub2, ISBN 9781118960608.
- ^ S. Park, J. M. Park, Y. T. Jung, K.C. Lee, J. S. Lee e J. H. Yoon, Polaribacter marinivivus sp. nov., a member of the family Flavobacteriaceae isolated from seawater, in Antonie van Leeuwenhoek, vol. 106, n. 6, dicembre 2014, pp. 1139–1146, DOI:10.1007/s10482-014-0283-4.
- ^ J. M. González, B. Fernández-Gómez, A. Fernàndez-Guerra, L. Gómez-Consarnau, O. Sánchez e M. Coll-Lladó autore7= J. Del Campo, Genome analysis of the proteorhodopsin-containing marine bacterium Polaribacter sp. MED152 (Flavobacteria), in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 105, n. 25, giugno 2008, pp. 8724–8729, DOI:10.1073/pnas.0712027105.
- ^ (EN) Climate Change and Harmful Algal Blooms, su www.epa.gov, 5 settembre 2013.
- ^ B. Avcı, K. Krüger, B. M. Fuchs, H. Teeling e R.I. Amann, vol. 14, giugno 2020, pp. 1369–1383, DOI:10.1038/s41396-020-0601-y, https://oadoi.org/10.1038/s41396-020-0601-y.
- ^ (EN) Genus: Polaribacter, su www.bacterio.net.
Helene von Druskowitz