Utente:Hellraiser/Sandbox2

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Rock and roll
Origini stilisticheBlues (specialmente Jump blues e Chicago blues)
R&B
Country
Influenze minori:
Gospel
Jazz
Folk
Origini culturaliStati Uniti, fine anni quaranta
Strumenti tipiciVoce
Chitarra
Basso (contrabbasso nel rockabilly)
Batteria
PopolaritàEbbe successo soprattutto negli anni cinquanta. La sua popolarità è proseguita negli anni successivi, in concomitanza con evoluzione e diversificazione in stili differenti, ma il fenomenosi spense nei primi anni '60.
Sottogeneri
Doo wop - Rockabilly
Generi derivati
Surf - Garage rock - Frat rock - Beat - Hard rock
Categorie correlate
Gruppi musicali rock · Musicisti rock · Album rock · EP rock · Singoli rock · Album video rock

Il rock and roll è un genere musicale nato negli Stati Uniti negli anni cinquanta e in seguito diffusosi rapidamente in tutto il mondo. Letteralmente "rock and roll" può essere tradotto con "dondola e rotola", inizialmente ottenne successo come "musica da ballare", con uno stile specifico di danza derivata dal boogie-woogie, ballo di origine afro-americana molto diffuso nell'immediato dopoguerra.

La formazione classica di una band di rock and roll comprende storicamente: la voce (spesso anche con armonizzazioni vocali o cori), una o due chitarre elettriche (spesso una ritmica e una solista) e una decisa sezione ritmica (basso e batteria). In questo quartetto base si inseriscono spesso altri strumenti (pianoforte e sassofono sono molto comuni).

Rock e rock and roll[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rock.

Il termine rock è in molti casi indicato come sinonimo della parola rock & roll, tuttavia solitamente si usa il primo termine per indicare la macrocategoria contenente tutti i generi derivati dal rock and roll, mentre invece la seconda espressione per indicare fondamentalmente il genere originario; si fa questa differenza principalmente per evitare fraintendimenti.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Il rock and roll nacque come un genere musicale negli Stati Uniti nei tardi anni '40, anche se elementi di rock and roll si ritrovano nelle registrazioni di rhythm and blues fin dagli anni '30. Il primo rock and roll metteva insieme elementi di blues, boogie-woogie, jazz e rhythm and blues, con influenze anche country e gospel. Tra precursori e inventori si possono annoverare artisti come Chuck Berry, Bo Diddley, Fats Domino, Albert Ammons e T-Bone Walker.

Secondo lo storico della musica Peter Guralnick, la prima registrazione di rock and roll fu Rocket 88, di Jackie Brenston and his Delta Cats (scritta dal diciannovenne Ike Turner) e registrata da Sam Phillips per l'etichetta Sun Records nel 1951. Altri hanno identificato l'affermazione di questo genere con titoli di maggior successo presso il pubblico bianco, come "Hey, Bo Diddley"/"I'm A Man" di Bo Diddley, "Maybellene" "Roll over Beethoven" di Chuck Berry o "Rock Around The Clock" di Bill Haley and His Comets. Altri sottolineano che artisti come Albert Ammons e Fats Domino, già negli anni '30 e '40, incidevano dei boogie indistinguibili da quello che successivamente sarebbe stato chiamato rock'n'roll, in particolare Boogie Woogie Dream e The Fat Man.

Sviluppi[modifica | modifica wikitesto]

Gli artisti bianchi che si affacciavano a questo nuovo genere musicale, spesso ponevano un filtro alle sonorità rimanendo più legati al country di tradizione hillbilly (Rockabilly) oppure valorizzando le melodie con cori e voci modulate (Doo wop), inizialmente rinunciando a gran parte dell'impatto ritmico preminente derivante dal rhythm and blues e, a causa del perbenismo dell'America di quegli anni, alla componente sessuale e istintiva della musica. Tra i primi interpreti di rock and roll per il pubblico bianco Carl Perkins e Bill Haley, quest'ultimo insieme ai Comets raggiunge nel 1953 le classifiche di Billboard con il singolo rock and roll Crazy Man Crazy[1].

Le trasformazioni nell'industria musicale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Popular music.

Le scelte dei critici per stabilire una precisa data di nascita del rock and roll sono molto variabili e sono spesso condizionate dal successo che il rock and roll ha avuto tra il pubblico bianco, successo avvenuto per merito di Alan Freed. Questo disc jockey bianco di Cleveland su consiglio di Leo Mintz[1][2], sponsor del dj e negoziante di dischi che per primo si accorse dell'effetto che questo nuovo rhythm and blues aveva tra i teenagers, nel 1951 ideò e condusse un programma radiofonico che trasmetteva musica nera, "Moondog Rock'n'Roll Party" (derivante dal soprannome del musicista di strada Louis T. Hardin).

Per la prima volta le case discografiche individuano un target di mercato formato dagli adolescenti, le radio cominciano quindi a ripetere le prime canzoni in classifica più volte al giorno (cosa atipica per l'epoca) perché i giovani sono a scuola e quindi non possono ascoltare le trasmissioni per molte ore al giorno.

Senza portare particolari innovazioni a livello musicale, ma dotato di una presenza scenica provocatoria e di una particolare vocalità da "crooner di colore", Elvis Presley diventa nella seconda metà degli anni '50 l'icona con cui il grande pubblico, e di conseguenza l'industria discografica, identifica il rock and roll. Una citazione a parte meritano anche Johnny Cash, innovatore del rockabilly, Buddy Holly, creatore di un rock and roll apparentemente leggero e melodico, e Jerry Lee Lewis, quest'ultimo probabilmente l'interprete bianco più selvaggio e rivoluzionario considerata la particolare tecnica pianistica di cui fa uso.

Il rock and roll in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Il rock and roll in Italia conobbe una grande popolarità nella prima metà degli anni '60, soprattutto grazie alla fama conquistata da Elvis Presley in tutto il mondo e con l'aiuto dei musicarelli, con cantanti come Adriano Celentano, Little Tony, Gianni Morandi, Guidone, Clem Sacco e Riz Samaritano, questi ultimi due più demenziali e così maggiormente distanti dal modello americano. Tra i primi autori di canzoni rock and roll in italiano vi furono Ghigo Agosti (Coccinella), il già citato Clem Sacco (Agnese rock) e il regista Lucio Fulci (Il tuo bacio è come un rock).

Il declino e il revival[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il genere continuò a protrarsi mantenedo più o meno la sua forma originale anche nei successivi anni sessanta (ad esempio in gruppi come Ten Years After e The Sonics), sul finire dgli anni cinquanta una serie di eventi tra cui la scomparsa dalle scene di Elvis Presley per il servizio militare, lo scandalo Payola che investì le radio, l'incarcerazione di Chuck Berry, la morte di Buddy Holly e Ritchie Valens per un incidente aereo (definito dalla stampa "Il giorno in cui la musica morì"), lo scandalo che rovinò la reputazione di Jerry Lee Lewis e, più in superficie, un deciso cambiamento di rotta delle case discografiche, contribuirono a frenare, almeno dal punto di vista musicale, un genere che sarebbe poi diventato uno stimolo e un punto di riferimento culturale per la musica alternativa dei decenni a venire.

Un notabile ritorno della figura del rocker “vecchio stile“, in particolare rockabilly, avviene nei primi anni '80 in Inghilterra, il gruppo più rappresentativo di questo revival sono gli Stray Cats di Brian Setzer.

Note[modifica | modifica wikitesto]