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Loreto Gesualdo (Altamura 27/12/1960) è un medico nefrologo ed accademico italiano, attuale Presidente della Società Italiana di Nefrologia e Presidente della Scuola di Medicina dell'Università degli Studi di Bari.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La sua formazione è avvenuta presso l'Università degli Studi di Bari, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987. Successivamente, nel 1991 si è specializzato in Nefrologia presso l’Università degli Studi di Chieti.Nel laboratorio di Immunoterapia della Case Western Reserve University, USA, ha appreso le tecniche per lo studio delle cellule dendritiche e le tecniche di terapia genica.

Si è focalizzato sulla coltura delle cellule mesangiali e tubulari e su alcuni modelli di glomerulonefrite sperimentale e tecniche di biologia molecolare e cellulare. In particolare, ha studiato i fattori patogenetici della glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA.

Ha contribuito alla ricerca in numerose aree nefrologiche, quali la nefropatia diabetica,  la progressione della malattia renale,  il danno renale acuto, la immunopatologia renale.

Dedica particolare attenzione alla nutrizione ed è fautore della dieta mediterranea anche nella malattia renale. Sta indirizzando gli studi più recenti nell'identificare il ruolo che gioca il microbiota intestinale nei processi metabolici e nell’ omeostasi dell’organismo.cronica.

Ha messo a punto protocolli clinici (Food, Dance and Health) per la valutazione dell’attività fisica e dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie croniche ad alto impatto sociale quali: sindrome metabolica, diabete mellito, ipertensione arteriosa, malattie renali croniche.

E’ considerato un esperto della diagnostica tramite biopsia renale percutanea, che esegue anche in soggetti obesi o complessi, grazie alla messa a punto di una tecnica applicabile in posizione supina antero-laterale, denominata SALP[1] [2] [3](Gesualdo L et al. Nephrol Dial Transplant 23: 971-6,

Si interessa anche di medicina molecolare, medicina predittiva e traslazionale, di farmacogenomica.

Attività scientifica[modifica | modifica wikitesto]

L'impatto scientifico delle sue ricerche Ž è documentato, oltre che dalle numerose pubblicazioni, dalle letture e comunicazioni scientifiche presentate a congressi nazionali ed internazionali. E’ Autore di oltre 300 articoli originali pubblicati su riviste incluse nel Journal Citation Report (ISI), il suo H Index in Google Scholar è di 54, con più di 11.000 citazioni.

Il Prof. Gesualdo collabora con numerose Istituzioni di Università italiane ed estere alla realizzazione di progetti di ricerca sulla comprensione dei meccanismi patogenetici della fibrosi d'organo e della rigenerazione tessutale.

E' autore di numerosi brevetti. E' coautore di un'invenzione riguardante una linea di cellule tumorali per l'uso nel campo della terapia cellulare e / o la profilassi. Trattasi di una linea cellulare di carcinoma renale in grado di attivare il sistema immunitario in maniera antigene-specifica. Secondo un ulteriore aspetto, l'invenzione comprende anche i derivati ​​della linea cellulare che mantengono tale capacità di attivazione. L'invenzione comprende anche un metodo per il targeting e l'attivazione delle cellule del sistema immunitario contro le cellule di carcinoma renale a cellule chiare. Tale metodo comprende la co-incubazione di isolate cellule del sistema immunitario per un tempo sufficiente ad ottenere l'antigene cellule specifici.

Gli studi eseguiti dal Prof. Gesualdo hanno riguardato:

a. Terapia delle infezioni delle vie urinarie;

b. Modelli sperimentali di glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA;

c. studio dei meccanismi della tolleranza orale che modulano il danno renale;

d. studio del ruolo del PDGF nel danno glomerulare;

e. studio del ruolo degli eicosanoidi nelle variazioni della emodinamica glomerulare;

f. terapia con enzimi proteolitici;

g. Impiego di tecniche di biologia molecolare (RT-PCR e ibridizzazione in situ) sulle biopsie renali per studiare il ruolo patogenetico svolto dai fattori di crescita e dalle citochine (PDGF, EGF, IL-6, MCP-1, PAI-1, tissue factor) nella progressione del danno renale;

h. Studio in vitro dell'attività antiproliferativa degli antiaggreganti piastrinici;

i. Studio della espressione genica dell'MCP-1 nella glomerulonefrite crioglobulinemica e nella nefropatia ostruttiva;

j. Studio del ruolo del RAS nella progressione del danno renale;

k. Patogenesi della pre-eclampsia;

l. Nefropatia Diabetica;

m. Registri Epidemiologici;

n. Proteomica e biomarker;

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Ha collaborato alla realizzazione di ricerche inerenti:

a. Studio dell'attivazione del sistema linfomonocitario e del complemento nell'uremico cronico in trattamento con differenti membrane dialitiche e valutazione, con tecniche di biologia molecolare (PCR, ibridizzazione in situ), della produzione cellulare di citochine (TNF-alfa, IL-6, IL-8 ed MCP-1) indotta dalle membrane dialitiche e dai contaminanti batterici;

b. Valutazione dell'attività fibrinolitica delle cellule mesangiali e tubulari;

c. Espressione genica del complemento nel danno renale acuto e cronico;

d. Modulazione del "burst" respiratorio da parte dei micronutrienti in pazienti affetti da glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA;

e. Attività fibrogenetica delle cellule di It;

f. Modulazione dell'attività proliferativa e fibrogenetica delle cellule mesangiali da parte del glucosio e della ciclosporina;

g. Espressione genica del PAR-1, PAR-2, PAI-1, MCP-1, EGF, IL-6, TGF-beta nel danno renale acuto e cronico del paziente trapiantato e del paziente con glomerulonefrite;

h. Espressione genica del TGF-beta nel carcinoma tiroideo:

i. Attività antiproliferativa degli ACE inibitori;

j. Impiego di tecniche di terapia genica e di preparazione di peptidi di classe I e II dell'HLA per lo sviluppo di vaccini per il trattamento di malattie linfoproliferative del trapiantato;

k. Ruolo patogenetico dell'HCV nella glomerulonefrite crioglobulinemica;

l. Epidemiologia delle malattie renali;

m. Trial clinici;

n. Carcinoma renale;

o. Cellule Staminali Renali;

Brevetti[modifica | modifica wikitesto]

·        2005 Brevetto : Metodo per il dosaggio del fattore di crescita epidermico (EGF) e del peptide-1 chemiotattico dei monociti umani (MCP-1) in un campione biologico e relativo kit diagnostico. Domanda di Brevetto Industriale N. RM2005 A000195 in data 22.04.05. Inventori: Francesco Paolo Schena, Loreto Gesualdo, Giuseppe Grandaliano, Elena Ranieri. Depositante: Apuliabiotech scrl.

·        2005 Brevetto : Linea cellulare di carcinoma renale e suo uso[7][8]. Domanda di Brevetto Industriale N. MI2005 A002018 in data 21.10.05. Inventori: Elena Ranieri, Loreto Gesualdo, Wolfgang Herr, Michele Battaglia. Depositante: Università’ degli Studi di Bari, Università di Foggia.

·        2008 Brevetto: Linea cellulare di carcinoma renale e suo uso. N. 06807444.2 - 2406 PCT/EP2006067631. Inventori: Elena Ranieri, Loreto Gesualdo, Wolfgang Herr, Michele Battaglia. Proprietà: Universita’ degli Studi di Bari, Universita’ di Foggia.

·        2012 Brevetto: Renal Carcinoma Cell Line and Use Thereof. Brevetto in licenza a: European Collection of Cell Cultures (ECACC), Public Health England, Porton Down, Salisbury SP4 0JG, UK http://www.phe-culturecollections.org.uk/collections/ecacc.aspx N. 06807444.2 - 2406 PCT/EP2006067631 in data 20.10.06. Inventori: Elena Ranieri, Loreto Gesualdo, Wolfgang Herr, Michele Battaglia. Depositante: Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Foggia.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

http://loretogesualdo.it/

http://www.medicina.uniba.it/facolta/presidenza.jsp

http://www.sin-italy.org/web/eventi/SIN/societa.cfm?p=consiglio_direttivo

http://www.uniba.it/docenti/gesualdo-loreto