Utente:Gtoffoletto/Sandbox

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L'F-14 Tomcat è un caccia intercettore a lungo raggio progettato negli anni 60 dalla Grumman Aircraft Engineering Corporation. Si tratta di un velivolo supersonico biposto, propulso da due turboventola e dotato di ali a geometria variabile.

Fu il principale caccia imbarcato della United States Navy dal 1972 al 2006, rivestendo il ruolo di caccia da superiorità aerea, di intercettatore per la difesa della flotta e di ricognitore tattico. A partire dalla metà degli anni novanta, terminata la guerra fredda e venuta meno la necessità di disporre di un caccia "puro", il Tomcat è stato dotato del sistema LANTIRN per il volo radente e l'acquisizione dei bersagli, per essere adoperato anche come aereo d'attacco al suolo.[1]

L'F-14 fu sviluppato, in seguito al fallimento del progetto F-111, come sostituto dell'F-4 Phantom, e fu il primo dei caccia americani della "teen series": i velivoli disegnati tenendo conto dell'esperienza accumulata nei combattimenti in Vietnam contro i MiG russi. Per l'epoca, si trattava di un velivolo molto avanzato, che introdusse numerose innovazioni tecnologiche importanti; prima fra tutte il suo Central Air Data Computer (CADC), utilizzato per gestire i sistemi di controllo di volo (tra cui l'inclinazione delle ali), che fu discutibilmente il primo microprocessore della storia.[2]

L'unico acquirente straniero del Tomcat fu l'Iran durante il governo dell'ultimo Scià di Persia, nel 1976.[3][4][5][6][7] In seguito alla rivoluzione iraniana e al successivo embargo, gli Stati Uniti non garantirono più l'assistenza e le parti di ricambio, rendendo così molto difficile all'Aeronautica militare della Repubblica islamica dell'Iran (IRIAF) il compito di tenere in condizioni di volo aerei così complessi. Nonostante le difficoltà gli F-14 Iraniani ebbero un ruolo fondamentale nella guerra tra Iran e Iraq.

È stato ritirato dalla flotta dell'US Navy il 22 settembre 2006, sostituito dall'F/A-18E/F Super Hornet.[8] Al 2009 rimane in servizio solo nell'IRIAF.

Voce Originale


Il Grumman F-14 Tomcat è un caccia intercettore a lungo raggio in dotazione all'aviazione della Repubblica Islamica Iraniana e, in passato, alla Marina degli Stati Uniti, dove era preposto alla difesa aerea dei gruppi da battaglia navale, in special modo delle portaerei. Entrato in servizio nel 1972 in sostituzione dell'F-4 Phantom, è un aereo supersonico (può raggiungere oltre Mach 2,4), l'equipaggio è composto dal pilota e dal Radar Intercept Officer (RIO), è propulso da due turboventola, possiede due impennaggi di coda e ha la caratteristica di avere le ali a geometria variabile.

Il progetto iniziale fu affidato alla Grumman, che in quei tempi stava già testando molti aeromobili con ala a geometria variabile, caratteristica che avrebbe dato al Tomcat una maneggevolezza mai avuta prima da nessun caccia, nemmeno dai Sukhoi russi. Il problema fondamentale era che fino ad allora tutti gli aerei costruiti con le ali a geometria variabile dovevano azionare il meccanismo tramite una leva, il che in uno scontro aria aria con un nemico poteva essere fatale, ma la Grumman inventò il primo computer interamente dedicato a questo scopo. Dopo numerose discussioni sulla velocità a cui dovevano rientrare, arrivarono alla decisione che le ali sarebbero rientrate in base ai dati che il computer riceveva.

Le ultime versioni sono state adattate per svolgere anche missioni di attacco al suolo; infatti, negli ultimi anni è venuta meno la necessità di disporre di un caccia "puro" come il Tomcat, ma si è reso necessario disporre di aerei in grado di svolgere diversi compiti, come la difesa aerea, l'attacco al suolo e la guerra elettronica. Un esempio di questo tipo di aerei, i cosiddetti caccia multiruolo, è l'europeo Eurofighter Typhoon.

L'unico acquirente straniero del Tomcat fu l'Iran durante il governo dello Scià di Persia, nel 1976: ne furono ordinati 80 esemplari, ma a causa della rivoluzione iraniana e del successivo embargo ne furono consegnati 79. Gli Stati Uniti quindi non garantirono più l'assistenza, la manutenzione e le parti di ricambio, rendendo così molto difficile all'Imperial Iranian Air Force (IRIAF) il compito di tenere in condizioni di volo aerei così complessi. In seguito venne scoperto che i Tomcat iraniani non potevano lanciare missili, poiché i tecnici della Grumman avevano sabotato gli aerei prima di andarsene.[senza fonte]

È stato ritirato dalla flotta US Navy fleet il 22 settembre 2006, sostituito dall'F/A-18E/F Super Hornet.[8] Al 2007 rimane in servizio solo nell'IRIAF.

Sviluppo e versioni

L'F-14 nacque dal bisogno della U.S. Navy di sostituire il vecchio F-4 Phantom II con un aereo che disponesse di un'avionica moderna, motori più potenti e affidabili, grande manovrabilità e soprattutto disponesse di un'effettiva capacità di attacco Beyond Visual Range (BVR), cioè oltre il raggio visivo. Ciò implicava che il nuovo modello disponesse di un ottimo radar e la capacità di lanciare missili a grande distanza dal bersaglio.

Inizialmente, la Marina prese in considerazione la versione navalizzata del General Dynamics F-111 (F-111B), un cacciabombardiere già in dotazione all'USAF. Il modello però si rivelò poco adatto per operare sulle portaerei, troppo pesante e poco maneggevole, rendendolo inadatto alle specifiche richieste. Nonostante questo, il primo modello del Tomcat, l'F-14A, conservò alcune delle caratteristiche migliori dell'F-111: i motori Pratt & Whitney TF30, il sistema d'armi AN/AWG-9 e le ali a geometria variabile. L'aereo integrava il Central Air Data Computer, una serie di circuiti elettronici che vengono indicati come il primo microprocessore della storia, sebbene la definizione sia discussa.

La versione migliorata fu rinominata F-14B (denominata anche A plus o A+) e disponeva di un'avionica ed equipaggiamenti per le comunicazioni migliorati e di motori più potenti. I motori montati su questa versione furono i General Electric F110-GE-400, che garantivano una potenza maggiore e una resistenza maggiore allo stallo del compressore, la quale permetteva una maggiore sicurezza nelle manovre ravvicinate.

Il modello C era invece una versione migliorata studiata già all'inizio della carriera operativa della macchina, specie per quanto concerne l'aggiornamento dell'elettronica i motori di nuovo modello; ma a causa di problemi economici, non venne mai tradotta in realtà operativa.

L'ultima versione è stata l'F-14D, le cui consegne cominciarono nel novembre del 1990, sia come macchine di nuova produzione che come "retrofit" di modelli A. Oltre ai nuovi motori General Electric F110-GE-400 già utilizzati per la variante B, la versione D, detta anche Super Tomcat, dispone di una nuova elettronica digitale, che comprende il radar AGP-71 (ibridazione tra l'AWG-9 e il APG-70 dell'F-15 Eagle), di nuovi disturbatori radar migliorati, trasmettitori automatici dei dati (datalink) e sensori televisivi e a infrarossi per la prima volta combinati anziché in antitesi tra di loro.

Il Tomcat 21 sarebbe stato ancora più moderno ed efficace del D grazie ad una ulteriore riprogettazione di tutta la macchina, ma all'inizio degli anni novanta la fine della Guerra Fredda lo lasciò vittima dei tagli al bilancio, che decurtarono pesantemente anche il programma per il modello D.

Nel settembre 2006, dopo 32 anni di carriera, la Marina degli Stati Uniti ha deciso di non avvalersi più dell'F-14, sostituendolo con il più moderno l'F/A-18E/F Super Hornet.

Caratteristiche

Le prestazioni del Tomcat sono ancora oggi formidabili, nonostante il progetto risalga agli anni sessanta. Questo è dovuto alla grande potenza dei motori, che gli permettono di raggiungere una velocità di circa 2.500 km/h, circa Mach 2.4, e alle ali a geometria variabile. Questa particolare caratteristica rende l'aereo molto più efficiente in termini di aerodinamica; infatti, cambiando i gradi di apertura dell'ala, si possono ottenere ottime prestazioni sia alle alte che alle basse velocità. Il grado di apertura alare viene calcolato dal computer per ottimizzare le prestazioni di volo; in altri tipi di aerei invece, come il Panavia Tornado, l'apertura alare poteva essere all'inizio impostata solo manualmente.

Le ali a geometria variabile hanno uno scarto tra la minima e la massima freccia di 58° e il meccanismo di variazione automatica riesce a sfruttare fluidamente e completamente tale apertura, passando da una configurazione quasi ad ala dritta, ideale per l'appontaggio e la manovra a bassa velocità, sino ad arrivare ad una geometria quasi a delta, ideale per il volo supersonico od a bassa quota. Due piccoli baffi (winglets) si estendevano nell'originale F-14A per mantenere il controllo dell'aereo sul bordo d'attacco alare, vicino alle prese d'aria. Oltre alla grande ala, la fusoliera ha un effetto di sostentamento dovuto al ventre piatto presente tra le due gondole motori (lifting body) e anche questo contribuisce alle qualità di manovra del velivolo, che di fatto conta su di una superficie alare maggiore di quella ufficialmente dichiarata. Esiste poi un meccanismo di overriding che permette al pilota di regolare manualmente la freccia desiderata. Tutte queste caratteristiche, comprendenti dieci superfici di controllo o sostentamento, permettono all'F-14 di essere molto manovrabile, considerando le sue dimensioni e il notevole peso che esso raggiunge anche con metà del carico di combustibile e di armamento, e che è dovuto all'ala a geometria variabile ed alla pesantissima avionica di bordo.

Filmato di un F-14 Tomcat cha supera la barriera del suono

Il problema di avere dei motori all'altezza della situazione non venne invece risolto in maniera convincente perché, nonostante fossero tra i primissimi della nuova generazione a doppio flusso (turboventola), i TF30 risultavano poco affidabili, pronti ad esplodere e ad avere malfunzionamenti di vario genere, oltre a non essere sufficientemente potenti. Il Tomcat ha risolto il problema, ma soltanto per una certa quantità di macchine della produzione più recente B e D, con l'ibridazione delle tecnologie sviluppate per le macchine dell'USAF, (motorizzazione dell'F-15) ma la rimotorizzazione e l'aggiornamento dell'avionica si sono dimostrate troppo costose per estenderle a tutta la flotta, nonostante i piani originali lo prevedessero.

In ogni caso, la quantità di combustibile disponibile, per non dover dipendere da serbatoi esterni, raggiunge – grazie soprattutto ai serbatoi in fusoliera – il valore di 9.200 litri, a tutto vantaggio delle prestazioni pratiche, ma da tenere in considerazione quando la macchina è a pieno carico ed impegnata in manovre complesse.

Il disegno dell'aeroplano comprende anche una doppia deriva, ergentesi sulle gondole motori anch'esse doppie e ben separate, per incrementare il controllo in assetti di volo critici, ma il Tomcat non sopporta la vite piatta, manovra da cui usualmente non riesce ad uscire; questo è uno dei pochi limiti del velivolo, da considerare specialmente alle basse velocità.

Il grandissimo muso dell'aereo contiene l'abitacolo in tandem per i due membri dell'equipaggio, dotati di schermi catodici (all'epoca quasi assenti sugli altri aeroplani) e non molta strumentazione analogica. Nell'insieme è una generazione "ibrida", non ancora informatizzata come nei modelli immediatamente successivi. Entrambi i membri dell'equipaggio hanno un eccellente campo visivo grazie all'enorme tettuccio a goccia molto allungata, e alla posizione molto rialzata sulla fusoliera. Sono disponibili anche specchietti retrovisori. Davanti a loro vi è il comparto avionica principale, con il radar ed i calcolatori di bordo, mentre a fianco sul lato destro in basso è posizionato il cannone M61 Vulcan (le munizioni, 675 colpi, sono invece contenute in un grande tamburo dietro l'abitacolo).

Il radar è chiamato AWG-9, pesante 626 chilogrammi (oltre il peso di un caccia della prima guerra mondiale), costituito da tecnologia elettronica parzialmente allo stato solido, ottimizzato esclusivamente per l'intercettazione, con modalità avanzate come il TWS, VS, LD/SD e molte altre, troppe per essere tutte usate al meglio da un pilota medio. Le portate sono idonee a tutte le distanze utili e a tutte le quote, grazie al calcolatore e al filtro doppler, il quale, analizzando gli echi di ritorno tra gli oggetti in movimento e il terreno stabilisce un contatto grazie al diverso eco captato. Può ingaggiare 6 bersagli su 24 tracciabili (un primato per molto tempo imbattuto), anche se i missili Phoenix, teoricamente 6, non vengono mai impiegati in più di 4, spesso solo 2 (con 6 missili non si poteva appontare causa il peso eccessivo).

Particolare di un F-14 con una nuova antenna trasmittente sul pilone ventrale destro (nel cerchietto rosso)

Sotto al muso si notano delle protuberanze di diversa foggia e grandezza, i sensori di scoperta passivi. Consueta è l'antenna di allarme radar prodiero, implementata nel sistema di difesa passivo dell'apparecchio (ve ne sono anche in coda), ma spesso sono presenti anche sensori ottici. All'inizio venne installato un sistema di scoperta infrarosso (IRST), ma siccome il radar si dimostrava sufficiente per le necessità e il sensore aveva una regolarità di funzionamento dubbia ed una risoluzione dell'immagine scarsa, si preferì il TCS, una telecamera con teleobiettivo capace, con luce diurna, d'identificare un aereo o un altro oggetto a distanze molto superiori al normale ed evitando pertanto di non avere risorse per la scoperta ed il puntamento a media distanza, tra l'occhio e il radar a lunga portata (capace di un raggio tra i 100 e i 200 chilometri), come avviene invece con l'F-15 Eagle. Alcuni piloti dell'USAF installarono dei mirini per fucili da caccia. Nel 1981 solo un Tomcat su 7 ne era comunque equipaggiato, la maggior parte non avevano nessun sensore ottico. I Tomcat successivamente hanno implementato il TCS ma, per valorizzare le differenti caratteristiche, i modello D li hanno entrambi, TCS e IRST, oltre all'antenna dell'allarme radar.

Sono poi disponibili altre importanti attrezzature, in tema di comunicazioni; esiste una gamma di radio VHF e UHF, un datalink ed un interfono, mentre nel campo ECM, oltre ai sensori d'allarme radar, esistono lanciatori di chaff e flare, un sistema di disturbo ALQ-100, 126 o 165 e un disturbatore dei datalink avversari. Il calcolatore principale aveva in origine una RAM di 32 kb, il meglio disponibile all'epoca (i primi F-15 ne avevano 26 kb, i Mig-29 8 kb, i Mig-23 4 kb).

Elettronica di missione

Equipaggiamenti elettronici dell'aereo, elencati per le singole categorie in ordine d'apparizione:

  • Radar: AWG-9, APG-71
  • RWR: AN/ALR-45-AN/ALR-67
  • IRST/TV: Northrop TCS
  • ECM: ALQ-100 (contro radar acquisizione), ALQ-91 (contro datalink), ALQ-129 (contro radar illuminatori), AN/ALE-29 (chaff/flare), AN-ALE-39
  • HUD: Kaiser AN/AWG-12
  • Comunicazioni: datalink KY-28, JTDS, radio AN/ARC-51, 159, ricevitore UHF AN/ARR-69, TACAN, radiogonometro AN/ARA-50, radio non intercettabili Have Quick
  • IFF: AN/APX-72

Impiego

Fotografia del 1997 che ritrae un F-14A imbarcato sulla USS Nimitz in perlustrazione in Iraq

L'F-14 fu realizzato con l'intento di costruire un caccia intercettore per la superiorità aerea che avesse lo scopo di difendere i gruppi da battaglia navali, in particolare le portaerei dall'attacco dei bombardieri sovietici armati di missili da crociera. Il suo radar è in grado di seguire contemporaneamente 24 bersagli e di ingaggiarne 6 insieme, ma pesa 625 chili. La sua arma principale, progettata come parte integrante dell'AWG-9, è il missile a lungo raggio AIM-54 Phoenix, in grado di colpire gli avversari ad una distanza di oltre 160 chilometri. La grande potenza del radar e le capacità di attacco di questo missile resero il Tomcat un ottimo difensore della flotta. L'AIM-54 è stato ritirato dal servizio il 30 settembre 2004.

All'epoca d'oro della sua carriera, tardi anni settanta, questo aereo era presente in 2 squadroni da 12 macchine, per un totale di 24, che in seguito vennero in 3 o 4 esemplari modificate in ricognitori Tactical Air Reconaissance Pod System (TARPS). Alla fine del decennio il totale era sceso a 20, inclusi i ricognitori, mentre alla metà anni novanta rimaneva un solo squadrone con 14 macchine come usuale, ridotte a 10 o 12 entro la fine del decennio, e fino ai nostri giorni, nonostante il fatto che nel frattempo la macchina, libera da impegni difensivi, avesse intrapreso la carriera di cacciabombardiere multiruolo capace di garantire una vasta varietà di missioni.

Infatti, anche se il Tomcat è stato sempre considerato un caccia "puro", il progetto prevedeva anche limitate capacità di attacco al suolo con un carico utile di 6.375 chili di equipaggiamenti esterni, anche se è solo dalla metà degli anni novanta che viene sfruttata questa capacità. Inoltre possono anche essere equipaggiati con il TARPS, un contenitore che contiene il sistema di apparati per la ricognizione tattica il quale però richiede usualmente la modifica della macchina in maniera tale da renderla prevalentemente un ricognitore, ad esempio rinunciando a metà dei missili (e alla quasi totalità dei Phoenix). Il progressivo taglio dei fondi militari dopo la fine della Guerra Fredda resero l'F-14 troppo costoso da mantenere; ormai, non serviva più avere dei caccia "puri" che svolgessero una sola missione, ma c'era bisogno di aerei multiruolo, in grado di svolgere più di un compito in modo da limitare i costi. L'F-14 fu quindi adattato a svolgere missioni di attacco al suolo: fu equipaggiato per trasportare il LANTIRN, il sistema di guida per le bombe a guida laser e altri ordigni di precisione. Dopo il ritiro dell'A-6 Intruder, l'F-14 è stato l'unico caccia-bombardiere imbarcato che poteva operare a grandissima distanza dalla portaerei.

Il programma iraniano

F-14 della US Navy dipinto con la livrea iraniana per le esercitazioni

A causa dei suoi costi elevati, 38 milioni di dollari l'uno, e della iniziale mancanza di capacità di attacco al suolo, i Tomcat non ebbero un grande mercato. L'unico acquirente straniero fu l'Iran. Lo Scià di Persia ordinò un primo lotto di 30 aerei nel 1974 e un secondo di 50 nel 1975; la sua intenzione era quella di avere degli intercettori per contrastare le violazioni dello spazio aereo iraniano dai parte dei MiG-25 sovietici. Vennero ordinati inoltre 714 Phoenix, dei quali solo 284 esemplari vennero effettivamente consegnati, stando alle cifre ufficiali.

Pare che il confronto contro l'F-15 Eagle venne risolto da un'esibizione mozzafiato che il Tomcat diede davanti allo Scià che quel giorno voleva valutare quale macchina fosse la migliore vista dal vivo. Mentre l'Eagle faceva le sue evoluzioni in aria, il Tomcat venne lasciato con i motori accesi e decollò con un carico di carburante molto inferiore a quanto stabilito, fatto che gli diede una agilità decisamente migliore rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti.

La macchina, nonostante la complessità e il costo, consentiva una capacità di difesa aerea senza paragoni grazie al radar ed ai missili impiegati. In ogni caso, l'ala a geometria variabile in maniera continua ed automatica gli conferiva buone doti di volo, inficiate solo dalla motorizzazione alquanto inaffidabile e modesta per la mole del caccia. Esternamente gli aerei iraniani erano uguali a quelli americani, ma l'avionica e gli apparati di bordo erano leggermente diversi, quindi c'era la giustificata paura che nel caso un esemplare fosse caduto nelle mani del nemico avrebbe messo in serio pericolo il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti. La "degradazione" tuttavia lasciò alla fine gli aerei iraniani quasi totalmente compatibili con quelli statunitensi; in pratica, il solo sensore IRST (comunque poco efficace) e i serbatoi esterni non vennero approvati, oltre al modesto decremento delle prestazioni in alcuni sottosistemi quali comunicazioni e datalink quando non specificatamente necessari se non si operava in ambito navale.

Nella rivoluzione del 1979 lo Scià di Persia fu deposto dall'Ayatollah Khomeini e la situazione politica cambiò radicalmente. A causa dell'embargo, la Grumman non fornì più assistenza e parti di ricambio ai Tomcat iraniani, costringendo l'Islamic Republic of Iranian Air Force (IRIAF) ad arrangiarsi con le abbondanti scorte già acquistate. Le esecuzioni di ufficiali iraniani collusi o "troppo occidentalizzati" cominciavano ad esser la norma; molti scappavano dal loro paese, mentre la ex-IIAF ora IRIAF (ove il cambio sottintendeva al passaggio dall'impero alla repubblica islamica) metteva a terra circa la metà degli aerei. Ma a causa della guerra tra Iran e Iraq scoppiata nel settembre 1980 le cose cambiarono, tanto che le forze armate nazionali recuperarono importanza in quanto necessarie alla difesa della patria. Le battaglie aeree e terrestri cominciarono all'inizio di quel mese, tanto che in Iraq la guerra la considerano iniziata il 4 settembre, ma solo dopo settimane di scontri di frontiera gli iracheni decisero di invadere l'Iran, per combattere la minaccia del potente vicino senza lasciarsi logorare da una nazione tre volte più numerosa. Come per la Francia rivoluzionaria alla vigilia della Battaglia di Valmy il risultato della guerra fu di compattare le forze civili e militari del paese attorno ad essa e gli iraniani combatterono con grande vigore e determinazione. Gli iracheni all'inizio dell'offensiva (28 settembre) ebbero molti successi, con il loro esercito, descritto spesso come di "impostazione inglese, ma con equipaggiamento sovietico", che avanzò massicciamente in numerose aree del confine. Ma l'aviazione irachena non era pronta al combattimento e non riuscì a sostenere questo sforzo, tanto meno ottenne di bloccare le attività dell'IRIAF, che decimò le colonne nemiche nel deserto. Il Tomcat aveva già ottenuto il 13 settembre una vittoria aerea abbattendo un elicottero iracheno Mi-24 con il cannone, dato che con gli Sparrow non riusciva ad ottenere l'aggancio a causa del fatto che l'elicottero volava basso, due missili Sidewinder a guida infrarossa erano finiti nelle dune e non c'erano missili Phoenix a bordo, che forse avrebbero potuto colpire. Data la situazione, venne eseguito un passaggio con il cannone, gli iracheni non s'erano ancora accorti di nulla e non reagirono al rapido mitragliamento eseguito dal caccia iraniano. Dopo quella battaglia, non vi furono altri successi contro gli aerei iracheni per tutta la guerra, ma i Tomcat in compenso distrussero un numero elevato di avversari, inclusi alcuni missili da crociera antinave. Il potenziale del caccia statunitense era molto alto, gli iraniani lo sfruttarono al meglio e gli iracheni non riuscivano solitamente ad avvicinarsi abbastanza contro di esso da poterlo ingaggiare. Inoltre, spesso i missili venivano lanciati prima ancora che gli iracheni si rendessero conto della presenza dei Tomcat. Inizialmente, gli F-14 venivano usati per azioni offensive fin su Baghdad, la capitale nemica, ma ben presto l'impiego venne limitato alle intercettazioni e alla copertura radar nel proprio spazio aereo, che la macchina riusciva a fare grazie al suo potente radar, di solito in missioni solitarie ma sempre con l'aiuto della guida caccia dei potenti siti radar dell'aviazione. Ancora nel 1988 il Tomcat ottenne varie vittorie, dopo una lunga stasi dovuta alle difficoltà logistiche di entrambe le parti ad impostare campagne aeree di una certa importanza.

Per quando i missili Phoenix vennero ad essere progressivamente inutilizzabili causa mancanza di ricambi (a cui venne posto rimedio tramite il ritrovamento dei depositi segreti Peace Log dello Scià, alle attività di contrabbando di Israele -deciso ad appoggiare l'Iran tramite agenzie di procura basate ad Atene - e, in seguito, agli accordi del cosiddetto Irangate), i Tomcat accumularono oltre 100 vittorie aeree. La posizione ufficiale degli Stati Uniti e di altri paesi era che queste macchine vennero usate poco, con le armi sabotate ed altri problemi legati alla complessa manutenzione, ma intanto quando un Tomcat disertò nel 1986 aveva ancora a bordo un Phoenix. Il velivolo venne consegnato all'Unione Sovietica, che lo utilizzò in esercitazioni e valutazioni contro i propri Mig-29 e Sukhoi Su-27.

Le perdite conosciute ammontano a 11 apparecchi:

I velivoli abbattuti sono tre: due Mirage F1 e un MiG-21.

I caccia Dassault Mirage F1 di fornitura francese si dimostrarono degni avversari, soprattutto verso la fine delle ostilità, ma solo a prezzo di gravi perdite. Uno squadrone in particolare ha combattuto numerosi scontri contro uno squadrone di F-14 dell'IRIAF, ma le perdite sono state elevate, malgrado diversi successi riportati. Alla fine delle ostilità, con 3 vittorie ottenute contro i Tomcat nella primavera del 1988 raggiunsero un discreto risultato, ma solo considerando che avevano di fronte un avversario estremamente pericoloso. I MiG-23 delusero molto, essenzialmente perché i sovietici vendevano all'estero macchine più vecchie e meno sofisticate; eppure, almeno un F-14 venne abbattuto in una delle innumerevoli battaglie tra queste due macchine con ala a geometria variabile.

I MiG-21 erano considerati pericolosi per le loro piccole dimensioni che rendevano la loro traccia radar più piccola. Nel dopoguerra gli iraniani hanno tentato di costituire una forza aerea equipaggiata con tali macchine, ma si trattava di copie cinesi di scadente qualità.

Più pericoloso, il MiG-25 era trisonico (più correttamente, il MiG-25 è accreditato di una velocità massima di Mach 2,83), con un radar potentissimo (600 kW) e missili temibili (capaci di mach 4,5). Nonostante fosse assai rozzo, questo modello di MiG venne ampiamente usato contro l'Iran come caccia, ricognitore e bombardiere supersonico. In un caso ingaggiò un F-4 Phantom ad una distanza riportata di 97 km, danneggiandolo gravemente. Tale episodio rivelò che questo velivolo, se pilotato a quote e velocità elevate, poteva essere affrontato solo dal velivolo Grumman. Anche se non pare che abbia ottenuto vittorie contro il Tomcat, ogni scontro era difficilissimo da gestire, perché il minimo errore poteva essere fatale, oppure non si riusciva ad intercettare lo sfuggente bersaglio. Spesso solo una macchina irachena (o sovietica) era inviata all'attacco, e gli iraniani a loro volta rispondevano con un solo F-14 disponibile, a combustibile ridotto, per salire prontamente ad affrontarlo alle quote più elevate. Le prestazioni e i resoconti di tali scontri sembrano all'altezza di un racconto di fantascienza, con i due "campioni" utilizzanti enormi e potentissimi radar e missili su distanze addirittura superiori ai 100 km. Mai prima d'allora, e nemmeno dopo, le battaglie aeree sono state combattute a tali distanze, quote e velocità operative.

Situazione attuale

Oggi, quasi 60 Tomcat sono ancora in servizio nominale, anche se solo la metà di essi appartiene a reparti di prima linea. Sono stati aggiornati e sembra che i missili Phoenix abbiano visto una piccola produzione ex-novo da parte della variegata industria missilistica iraniana.

Ritiro dal servizio

Tutti gli esemplari di F-14 sono stati ritirati dal servizio. Gli ultimi esemplari, appartenenti al VF-31 Tomcatters, hanno volato il 22 settembre 2006 durante la cerimonia di addio.[9] Il Tomcat è stato sostituito dall'F/A-18E/F Super Hornet, anche se la Grumman, ormai acquisita dalla Northrop, ha proposto diversi progetti per prolungargli la vita.

Missioni US Navy

  • 1975: F-14 Tomcat eseguono missioni di copertura durante l'evacuazione di Saigon nella fase finale della Guerra nel Vietnam.
  • 1981: F-14 Tomcat del VF-41 Black Aces abbattono due Su-22 Fitters libici dopo che uno dei due aerei aveva sparato un missile contro gli aerei statunitensi.
  • 1983: F-14 Tomcat effettuano missioni di ricognizione sopra Grenada.
  • 1984: F-14 Tomcat scortano l'atterraggio in Italia, a Sigonella, di un Boeing 737, tra i cui passeggeri vi erano i terroristi responsabili del dirottamento della crociera italiana Achille Lauro.
  • 1986: F-14 Tomcat coprono le incursioni americane sulla Libia.
  • 1989: F-14 Tomcat abbattono due Mig-23 Floggers libici colpendoli con 3 AIM-7 Sparrow (due salve tra i 27 e i 9 chilometri, la seconda ha successo) e un AIM-9 Sidewinder (contro il caccia superstite in fuga).
  • 1991: dieci squadroni di F-14 Tomcat partecipano alla prima guerra del Golfo, ma abbattono un solo elicottero; un F-14 viene invece abbattuto a causa di missile terra-aria SA-2. Nei dodici anni successivi avrebbero partecipato a numerose operazioni di pattugliamento e attacco contro l'Iraq.
  • 1999: F-14 Tomcat parteciparono alle operazioni belliche in Yugoslavia sganciando 350 bombe a guida laser da 450 kg. Avvengono battaglie aeree contro i caccia iracheni con il lancio di parecchi missili, ma nessun risultato venne ottenuto. Si identificarono gli avversari come Mig-25, i quali furono in grado di evitare, in una sola missione, due Phoenix, tre AMRAAM e uno Sparrow.
  • 9 ottobre 2002: durante l'Operazione Enduring Freedom distruggono al suolo un aereo afgano.
  • 8 febbraio 2006: ultima missione dell'F-14 con il lancio di una bomba in Iraq.

Livree

Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

La colorazione dei Tomcat dell’US Navy era inizialmente quella usata per tutti gli aerei imbarcati con grigio chiaro opaco FS36440 su tutte le superfici superiori e laterali e bianco lucido FS17875 per tutte le superfici inferiori e le superfici mobili di controllo.

Nel 1978 gli aerei vennero ridipindinti interamente in grigio chiaro opaco FS36440.

Nei primi anni 80 venne introdotta per tutti gli aerei della US Navy una nuova colorazione basata su diverse tonalitá di grigio, usati anche per le insegne al posto dei colori vistosi. Per il Tomcat ed il Phantom la livrea era grigio bluastro FS35237 sulle superfici superiori e l’interno delle derive, grigio medio FS36320 sulle superfici laterali della fusoliera ed esterne delle derive e grigio chiaro FS36375 sulle superfici inferiori.

Bandiera dell'Iran Iran

La colorazione dei Tomcat iraniani era quella già usata per i Phantom, cioé una livrea desertica a chiazze di marrone scuro FS30140, marrone chiaro FS20400 e verde scuro FS34079 sulle superfici superiori e laterali e grigio chiaro FS36622 per tutte le superfici inferiori.

Nei media

Il film che rese famoso l'F-14 Tomcat al grande pubblico fu Top Gun, di Tony Scott, con Tom Cruise, Anthony Edwards e Val Kilmer. Un altro film in cui viene citato è Countdown Dimensione Zero del 1980, in cui, a causa di una tempesta magnetica, la moderna portaerei USS Nimitz, si trova proiettata indietro nel tempo, precisamente poco prima dell'attacco a Pearl Harbour. Nel film si assiste ad un improbabile duello aereo tra F-14 e due Mitsubishi A6M Zero.

In televisione, l'F-14 Tomcat era citato nelle puntate di JAG - Avvocati in divisa, dove il protagonista, prima di diventare avvocato militare, era un pilota di Tomcat.

Nel videogioco Ace Combat della Namco, fra i modelli di aerei militari di cui è possibile simulare il pilotaggio vi è l'F-14 Tomcat, così come in Top Gun Combat Zone e Top Gun fire at will.

Nella prima parte del libro Classe Nimitz di Patrick Robinson vengono descritte le operazioni di volo sul ponte di una portaerei dove sono presenti degli F-14 Tomcat. Fortezze dei mari di Tom Clancy contiene delle monografie dei principali aviogetti imbarcati dell'US Navy.

Note

  1. ^ F-14 Tomcat fighter fact file, United States Navy, 5 Luglio 2003. Consultato il 20 Gennaio 2007.
  2. ^ The F-14A Central Air Data Computer, MP944 Microprocessor, su microcomputerhistory.com. URL consultato il 28-01-2009.
  3. ^ http://home.att.net/~jbaugher1/f14_6.html
  4. ^ (EN) Iranian F-14 Tomcat History, su modern-war.suite10.com, Suite101. URL consultato il 27/02/2009.
  5. ^ (EN) Imperial Iranian Air Force F-14, su iiaf.net. URL consultato il 27/02/2009.
  6. ^ (EN) Persian Cats, su acig.org, Air Combat Information Group. URL consultato il 27/02/2009.
  7. ^ http://www.acig.org/artman/publish/article_210.shtml
  8. ^ a b Sonja Barisic, Navy's Iconic 'Top Gun' jet makes Ceremonial Final Flight, with 1 Hitch, Associated Press, 22-09-2006. URL consultato il 20-01-2007. (versione completa)
  9. ^ Addio F-14D Tomcat, Dedalonews, 25-11-2006. URL consultato il 15-12-2007.

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