Utente:GiadaBr./Sandbox

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L’impatto antropico globale sulla Biodiversità[modifica | modifica wikitesto]

Il flusso di energia e il ciclo biogeochimico pongono un limite massimo sul numero e sulla massa degli organismi viventi presenti in ogni ecosistema.[1] Gli effetti negativi dell’uomo sul pianeta vengono comprovati da alterazioni deleterie che avvengono all’interno di cicli biogeochimici di sostanze chimiche essenziali per la vita; in particolar modo quelle dell’acqua, dell’ossigeno, del carbonio, dell’azoto e del fosforo.[2]

La Valutazione dell’Ecosistema del Millennio è un rapporto di sintesi a livello mondiale, che ha comportato il lavoro di oltre 1.000 biologi eminenti di tutto il mondo, che analizza lo stato attuale degli ecosistemi della Terra e ne fornisce sintesi e linee guida rivolte agli organi decisionali. Secondo il suddetto rapporto l’attività umana sta avendo un impatto notevole e crescente sulla biodiversità degli ecosistemi del pianeta, riducendone sia la resilienza ambientale che la biocapacità. Il rapporto fa riferimento ai sistemi naturali intesi come “sistemi di supporto vitale” dell’umanità, fornendone i “servizi ecosistemici” necessari. La valutazione ha preso in esame 24 "servizi ecosistemici" giungendo alla conclusione che solo quattro hanno mostrato un miglioramento nel corso dell’ultimo cinquantennio, 15 risultano in grave declino, mentre 5 si trovano in condizioni precarie.[3]

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile[modifica | modifica wikitesto]

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) definiscono il quadro attuale dei 17 obiettivi stabiliti per lo sviluppo internazionale futuro.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata il 25 settembre 2015 è suddivisa in 91 paragrafi preceduti da un preambolo, tra cui il paragrafo più importante (59) che mette in evidenza i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e i 169 target. L’Agenda comprende i seguenti obiettivi:[4]

  1. Povertàporre fine alla povertà a livello globale[5]
  2. Ciboazzerare la fame, garantire una “sicurezza alimentare” ed una corretta alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile[6]
  3. Salute – promuovere il benessere e assicurare una vita sana per tutti a tutte le età[7]
  4. Educazione – garantire un’educazione di qualità che sia inclusiva e paritaria e promuovere opportunità di istruzione permanente per tutti[8]
  5. Donne – assicurare l'uguaglianza di genere e l’empowerment femminile[9]
  6. Acqua – garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienici[10]
  7. Energia – garantire a tutti l’accesso ad un’energia che sia economica, affidabile, sostenibile e moderna[11]
  8. Economia – favorire la crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti[12]
  9. Infrastrutture – costruire infrastrutture resistenti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione[13]
  10. Disuguaglianza – ridurre la disuguaglianza con e tra i Paesi[14]
  11. Abitazione – costruire città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, resistenti e sostenibili[15]
  12. Consumo – garantire modelli di produzione e di consumo sostenibile[16]
  13. Clima – adottare misure urgenti per contrastare il cambiamento climatico e i suoi impatti, assicurando che vengano messe in atto le strategie di mitigazione e adattamento[17]
  14. Ecosistemi-marini – preservare ed utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile[18]
  15. Ecosistemi – proteggere, rilanciare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità[19]
  16. Istituzioni – promuovere società inclusive e pacifiche per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti il diritto a un equo processo e realizzare istituzioni inclusive, responsabili ed efficaci che operino a tutti i livelli[20]
  17. Sostenibilità – potenziare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile[21]

Nell’agosto 2015, sono stati presentati 169 target per tali obiettivi e 304 indicatori proposti per dimostrarne l’osservanza.[22]

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) sostituiscono gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), validi fino alla fine del 2015. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio vennero stabiliti nel 2000 a seguito del Millennium Summit delle Nazioni Unite. Questi obiettivi adottati dai 189 stati membri dell’ONU e da più di venti organizzazioni internazionali vennero avanzati al fine di contribuire al raggiungimento dei seguenti standard di sviluppo sostenibile del 2015.

  1. Eliminare la fame e la povertà estrema
  2. Rendere universale l’educazione primaria
  3. Promuovere l'uguaglianza di genere e l’empowerment femminile
  4. Ridurre il tasso di mortalità infantile
  5. Migliorare la salute materna
  6. Contrastare l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie
  7. Assicurare la sostenibilità ambientale (uno dei target di tale obiettivo focalizza l’attenzione sull’aumento dell’accessibilità sostenibile ad acqua potabile sicura e a strutture igienico-sanitarie di base)
  8. Sviluppare un partenariato a livello mondiale per lo sviluppo

Sviluppo Sostenibile[modifica | modifica wikitesto]

Stando ai dati forniti alle Nazioni Unite dagli Stati membri, Cuba risulta l’unica nazione al mondo che è rientrata nella definizione del WWF di sviluppo sostenibile, con un’impronta ecologica inferiore a 1,8 ettari pro capite, 1,5, ed un Indice di Sviluppo Umano superiore a 0,8, 0,855.[23][24]

  1. ^ Krebs, 2001, p. 513.
  2. ^ Smil, V., Cycles of Life, New York: Scientific American Library, ISBN 978-0-7167-5079-6.
  3. ^ Millennium Ecosystem Assessment, pp. 6–19.
  4. ^ "United Nations General Assembly Draft outcome document of the United Nations summit for the adoption of the post-2015 development agenda". UN. Archived from the original on 26 September 2015. Retrieved 25 September 2015., su un.org (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2015).
  5. ^ "Goal 1: No poverty". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  6. ^ "Goal 2: Zero hunger". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  7. ^ "Goal 3: Good health and well-being". UNDP. Archived from the original on 28 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  8. ^ "Goal 4: Quality education". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  9. ^ "Goal 5: Gender equality". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  10. ^ "Goal 6: Clean water and sanitation". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  11. ^ "Goal 7: Affordable and clean energy". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  12. ^ "Goal 8: Decent work and economic growth". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  13. ^ "Goal 9: Industry, innovation, infrastructure". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  14. ^ "Goal 10: Reduced inequalities". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  15. ^ "Goal 11: Sustainable cities and communities". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  16. ^ "Goal 12: Responsible consumption, production". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  17. ^ "Goal 13: Climate action". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  18. ^ "Goal 14: Life below water". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  19. ^ "Goal 15: Life on land". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  20. ^ "Goal 16: Peace, justice and strong institutions". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  21. ^ "Goal 17: Partnerships for the goals". UNDP. Archived from the original on 29 September 2015. Retrieved 28 September 2015., su undp.org (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  22. ^ "Technical report by the Bureau of the United Nations Statistical Commission (UNSC) on the process of the development of an indicator framework for the goals and targets of the post-2015 development agenda – working draft" (PDF). March 2015. Retrieved 1 May 2015. (PDF), su sustainabledevelopment.un.org.
  23. ^ "Living Planet Report 2006" (PDF). World Wide Fund for Nature, Zoological Society of London, Global Footprint Network. 24 October 2006. p. 19. Retrieved 18 August 2012. (PDF), su assets.panda.org.
  24. ^ Fanelli, Daniele (3 October 2007) World failing on sustainable development. NewScientist, su science.org.au (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).