Utente:FiloRicci03/Sandbox

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Un biologo del Florida Keys National Marine Sanctuary fotografa i danni arrecati a una barriera corallina da una barca che si è arenata su di essa.

Le barriere coralline sono foreste sottomarine ricche di specie biologiche. Conosciute anche con il nome inglese Reef, la maggior parte delle barriere coralline del mondo sono in realtà composte da molte parti più piccole, che sono collegate in un ecosistema. Le barriere coralline rappresentano il 25% della biodiversità marina. Attraverso la fotosintesi di queste alghe, questi piccoli organismi formano uno scheletro di carbonato di calcio con funzione protettiva e di supporto. Nel tempo, queste ossa si fondono insieme per formare una struttura corallina dura come la roccia. I coralli hanno una relazione simbiotica molto stretta con le alghe unicellulari chiamate zooxantelle. Le zooxantelle forniscono ai polipi corallini zucchero e ossigeno prodotti dalla fotosintesi e preziosi elementi per la mineralizzazione dello scheletro calcareo, ma i polpi corallini hanno tentacoli e possono nutrirsi di cibo sospeso. Occorrono migliaia di anni per formare barriere: milioni di colonie si sviluppano al punto in cui si fondono e formano strutture gigantesche, come la più grande barriera del mondo, lunga 2.000 chilometri. Le barriere a volte hanno altezze impressionanti: ad esempio, la barriera vicino alle Isole Fiji supera i 2.000 m, e raggiunge così le dimensioni di un blocco montuoso veramente sommerso. Oggi, le grandi barriere coralline e le foreste tropicali costituiscono insieme l'ecosistema più complesso e più ricco del mondo. Hanno formato una fauna ricca e colorata, che include decine di migliaia di specie di tutti i gruppi marini. Tuttavia, il cambiamento climatico, la pesca folle, il turismo, lo squilibrio ecologico e l'inquinamento ne stanno danneggiando la crescita e la sopravvivenza. La deforestazione in molte parti dell'Indonesia ha anche causato la morte delle barriere coralline, perché l'acqua piovana porta una grande quantità di detriti nell'oceano che non vengono più trattenuti dalle radici degli alberi e questi detriti soffocano lentamente il corallo.